+++Qualità della vita 2023: la classifica del Sole 24 Ore sulle PROVINCE DOVE SI VIVE MEGLIO – per la prima volta UDINE al primo posto, seguita da BOLOGNA e TRENTO. MILANO sempre 8°, ROMA scende di 4 posizioni (35° posto)

Buongiorno, vi inviamo qui di seguito le informazioni sui risultati dell’indagine annuale del Sole 24 Ore relativa alla Qualità della vita nelle Province italiane con la classifica delle città in cui si vive meglio che Il Sole 24 Ore pubblica oggi lunedì 4/12, perché possiate darne ripresa.

In allegato i PDF della prima pagina del Sole 24 Ore di oggi e della prima pagina dell’indagine con la classifica completa.

Un cordiale saluto

Franca Piovani – Ufficio stampa Gruppo 24 ORE

Cell. 348/8190904

 

Qualità della vita 2023: tutti i risultati dell’indagine Sole 24 Ore

La città in cui si vive meglio è Udine trainata dal primato nella terza edizione dell’indice delle Donne.

Bologna resta sul podio seguita da Trento al terzo posto.

Milano immobile in ottava posizione, Roma è 35ª (-4 posizioni)

Nella top ten anche Bergamo e Modena

Foggia torna ultima

 

La 34ma edizione dell’indagine sulla qualità della vita del Sole 24 Ore, pubblicata oggi, 4 dicembre, certifica la leadership di Udine, seguita sul podio da Bologna e Trento.

È la prima volta che la provincia di Udine vince la Qualità della vita, raggiungendo il primo posto tra i territori più vivibili: entra così nella storia della classifica che misura il benessere della popolazione italiana, dopo essersi piazzata nella top ten solamente tre volte dal 1990 (prima edizione) ad oggi, precisamente nel 2016, nel 2020 e nel 2021.

Suonano più come delle conferme, invece, il secondo e il terzo posto rispettivamente di Bologna, vincitrice dell’edizione 2022 e sempre in testa nella categoria «Demografia, salute e società» spinta dai livelli d’istruzione elevati, e Trento, già vincitrice dell’Indice della sportività e di Ecosistema Urbano 2023.

 

Le new entry tra le prime dieci

Bergamo, quest’anno capitale della cultura insieme a Brescia, sale al 5° posto della classifica dei territori più vivibili, dove solamente nel 1990 aveva occupato l’ottavo posto, e conquista il primato nella classifica tematica di «Ambiente e servizi». Anche Modena, settima, torna in una top ten che aveva raggiunto solo due volte: nel 1999 e nel 2022.

Più solido, invece, il piazzamento nella parte alta della graduatoria della provincia di Aosta, al quarto posto. Si confermano nella top ten anche Milano, stabile rispetto allo scorso anno e resta prima nella categoria «Affari e lavoro», e Firenze che, dopo aver occupato il podio nel 2022, quest’anno è sesta.

Tra le prime dieci anche Monza e Brianza che conquista 14 posizioni e il primato nella categoria «Ricchezza e consumi» grazie a buoni risultati nella spesa media delle famiglie per l’acquisto di beni durevoli e ai dati immobiliari. Se a chiudere la top 10 c’è Verona, che l’aveva presidiata sia nel 2020 sia nel 2021, si notano particolarmente le assenze di Trieste e Bolzano, scese rispettivamente in 12ª e 13ª posizione.

 

Le ultime 40 posizioni

Anche questa edizione fotografa una concentrazione del Mezzogiorno nella seconda metà della graduatoria, con l’unica eccezione di Cagliari che arriva al 23° posto. Ma non mancano le novità. In primis il ritorno di Foggia, 107ª, a vestire la maglia nera dopo dodici anni (era stata ultima nel 2011 e nel 2002). Nelle ultime 40 posizioni scivolano ben nove province del Centro o del Nord, tre più dell’anno scorso: oltre a Latina (87ª), Frosinone (80ª), Imperia (81ª), Alessandria (70ª) e Rovigo (68ª), ci sono Grosseto (74ª), Viterbo (75ª), Rieti (73ª) e Massa Carrara (72ª). Perdono terreno Agrigento, Sud Sardegna, Palermo, Brindisi, Trapani; conquistano diversi gradini Vibo Valentia, Enna, Catanzaro, Salerno , Potenza e Isernia. Tra le ultime cinque classificate arrivano anche Siracusa (104ª, perde 14 posizioni) e Napoli (105ª, perde 7 posizioni).

 

La fatica delle grandi città

Restano sostanzialmente immobili, invece, le altre grandi aree metropolitane, quasi incapaci di ripartire dopo la pressione generata da emergenze e shock economici negli ultimi anni. Mentre Bologna, Milano e Firenze cercano di non perdere di vista la top ten e i loro primati, Roma è 35ª (-4 gradini), preceduta da Venezia (-12) e seguita da Torino (36ª) e Genova (47ª, in calo di 20 posizioni).

 

La 34esima edizione dell’indagine

Un’edizione, quella di quest’anno, che dà ampio spazio alle disuguaglianze sul territorio. La fotografia scattata dalla 34esima edizione della Qualità della vita del Sole 24 Ore inquadra un Paese sempre più diviso, dal Pil pro capite ai livelli di istruzione. La pandemia, le emergenze climatiche (ondate di calore, siccità, alluvioni), il contesto internazionale aggravato dalle guerre, lo shock energetico e l’inflazione hanno rimescolato le carte e la distanza tra i territori più vivibili e quelli meno vivibili è aumentata.

I 90 indicatori statistici alla base dell’indagine, di cui 46  aggiornati al 2022 e 36 al 2023, presentano una serie di novità inserite per riuscire a stare al passo con i cambiamenti sociali in corso: l’indice dei progetti finanziati dal Pnrr, l’indice della solitudine, le farmacie, le famiglie con Isee sotto i 7mila euro, il gender pay gap, consumo di farmaci contro l’obesità, lavoratori domestici e l’aumento delle temperature. Dieci gli indici sintetici inclusi nell’indagine che aggregano più parametri (Qualità della vita di giovani, bambini e anziani, Qualità della vita delle donne, Ecosistema urbano, Indice della criminalità, Indice di sportività, Indice del clima, ICity Rank sulle città digitali, composto da Amministrazioni digitali e Città aperte).

 

Il sistema editoriale Qdv

Nell’inserto estraibile di 16 pagine all’interno del Sole 24 Ore di oggi vengono presentati tutti i risultati dell’indagine, con infografiche e tabelle, analisi e approfondimenti, oltre ad un progetto di alcuni studenti del corso di laurea in Data Science dell’Università Biccoca di Milano che hanno utilizzato i dati della Qualità della vita per migliorare la ricerca del posto di lavoro ideale.

L’indagine, poi, continua online nella sezione Lab 24 ( www.qualitadellavita.ilsole24ore.com ) dove è possibile consultare i dati, dalle classifiche di tappa ai singoli indicatori, e interrogare i dati in modo personalizzato – per esempio confrontando le performance di due province o rispetto alle edizioni passate.

 

L’evento a Bologna

Oggi a partire dalle ore 16:00 presso la Salaborsa dell’Auditorium Enzo Biagi di Bologna si terrà l’evento “QUALITA’ DELLA VITA 2023. Italia sempre più divisa: i trend nelle città per commentare i risultati della 34esima indagine. Interverranno tra gli altri Eugenia Roccella, Ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità, Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente CEI, Monica Pratesi, Direttrice Dipartimento per la Produzione Statistica, ISTAT, e il campione di basket Marco Belinelli, Cestista, Capitano Virtus Bologna per un affondo particolare sulle opportunità – occupazionali e di carriera oltreché economiche – di puntare sull’Italia. Numerosi saranno inoltre gli interventi dei sindaci delle città italiane che in questa edizione 2023 si sono particolarmente distinte in uno o più parametri dell’indagine: da Matteo Lepore, Sindaco Comune di Bologna, a Giuseppe Sala, Sindaco Milano, Elisabetta Bozzarelli, Vice Sindaca di Trento, da Alberto Felice De Toni, Sindaco Comune di Udine, Roberto Dipiazza, Sindaco Comune di Trieste, a Maria Limardo, Sindaco Comune di Vibo Valentia, Chiara Zappalorto, Assessore all’Ambiente Comune di Chieti.

 

La Qualità della vita sui social network

Sempre in giornata la Qualità della vita 2023 sarà protagonista anche sugli account social del Sole 24 Ore dove verranno condivisi non solo i dati 2023 ma verrà condotta una sorta di “controdiretta” esclusiva dell’evento con backstage inediti.

 

 

 

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