CARCERI. I GARANTI TERRITORIALI ESPRIMONO SCONCERTO E AMAREZZA PER L’ARRESTO DEL GARANTE DEL COMUNE DI NAPOLI

CARCERI. SCONCERTO E AMAREZZA PER L’ARRESTO DEL GARANTE DEL COMUNE DI NAPOLI

I Garanti nominati dalle regioni, dalle province e dai comuni svolgono un lavoro prezioso nella tutela dei diritti dei detenuti che non può essere messo in ombra dall’eventuale abuso dei propri poteri da parte di uno di loro

 

“La denuncia del coinvolgimento del Garante dei detenuti del Comune di Napoli in un traffico di cellulari e droghe in carcere suscita sconcerto e amarezza. Innanzitutto nell’interesse delle istituzioni, speriamo possa dimostrare la sua estraneità ai fatti.”. Così il Portavoce della Conferenza dei Garanti territoriali delle persone private della libertà, Stefano Anastasìa, dopo aver appreso la notizia dell’esecuzione da parte dei Carabinieri di un’ordinanza di custodia cautelare a carico di otto persone, tra le quali Pietro Ioia, Garante dei diritti delle persone private o limitate nella libertà personale del Comune di Napoli.

“I Garanti nominati dalle Regioni, dalle Province e dai Comuni – prosegue Anastasìa -, da vent’anni svolgono un lavoro prezioso nella tutela dei diritti dei detenuti che è parte della legalità penitenziaria e che non può essere messo in ombra dall’eventuale abuso dei propri poteri da parte di uno di loro”.


La rete dei Garanti delle persone private della libertà

La Conferenza dei Garanti territoriali delle persone private della libertà, istituita presso la Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative delle regioni e delle province autonome, rappresenta gli organismi di cui si sono dotati regioni ed enti locali, in base alla legislazione nazionale e regionale. Ne fanno parte 72 Garanti, di cui 16 di regioni e province autonome, sei di province e aree metropolitane e 50 di comuni che hanno istituito garanti delle persone private della libertà ovvero ne hanno formalmente affidato le funzioni ad altri organi di garanzia a competenza multipla. La Conferenza elegge un Portavoce: ricopre tale carica Stefano Anastasìa, Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio. La sede operativa della Conferenza attualmente è nella sede del Consiglio regionale del Lazio.

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