Agenzia nr. 1496 – Rapporto Crea Sanità, Scatigna: “La sanità pugliese è gravemente malata. La cura è mandare a casa Emiliano e il centrosinistra”

 
ANNO XXII
Numero 1496
02/07/2025
Pubblicato in Bari

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Rapporto Crea Sanità, Scatigna: “La sanità pugliese è gravemente malata. La cura è mandare a casa Emiliano e il centrosinistra”

 Nota del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Tommaso Scatigna.

“Quanto emerge dal rapporto Crea Sanità (Centro per la Ricerca Economica Applicata in Sanità) dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, presentato oggi a Roma è dimostrazione plastica dello stato pietoso della sanità pugliese rapportata ad altre regioni italiane. La Puglia, infatti, è in “fascia critica” con un punteggio sotto il 33% (primo il Veneto con il 55%). Lo studio si basa non solo sui Livelli essenziali di assistenza per misurare l’universalità e l’equità, ma anche sui risultati raggiunti in una serie di indicatori selezionati, come l’assistenza ospedaliera, la specialistica ambulatoriale e la prevenzione. 

Dati che non possono che rimandarci alla stretta attualità, alla quotidianità che i pugliesi vivono sulla loro pelle. Cittadini che avrebbero diritto di poter contare su una sanità capace di dare risposte efficaci ed efficienti e che, invece, è malgestita da 20 anni dai governi regionali di centrosinistra: da Vendola a Emiliano.

Nel mio ruolo di consigliere regionale, assieme ai colleghi del gruppo di Fratelli d’Italia, siamo quotidianamente impegnati nell’attività di denuncia delle tante, troppe e gravi carenze che la sanità pugliese è costretta a scontare a causa tanto delle incapacità manageriali quanto, soprattutto, politiche di una Regione a trazione Pd-M5S.

Si possono citare tanti, troppi esempi di disservizi in danno della salute dei cittadini e tante battaglie condotte ogni giorno in Consiglio regionale per cercare di aiutare i cittadini pugliesi ad avere risposte rispetto al loro sacrosanto diritto alla salute.

Questi dati, dunque, ci dimostrano ancora una volta quanto malata sia la sanità nella nostra regione, ma ci ricordi, qualora ve ne fosse ancora bisogno, che per curare un malato ci vuole una medicina. Che non è solo da intendersi come prodotto farmaceutico, ma, in questo caso, da intendersi come possibilità di cambiare le cose attraverso il voto. Affidando le sorti della sanità a chi è capace di governarle e mandando a casa Emiliano e il centrosinistra che l’hanno distrutta”./comunicato