Agenzia nr. 1492 – I lavori della III Commissione

 
ANNO XXII
Numero 1492
02/07/2025
Pubblicato in Bari

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I lavori della III Commissione

Tre i temi oggetto di audizione nella seduta odierna della III Commissione, presieduta da Lucia Parchitelli: lo stato di realizzazione dello screening HCV in Puglia, l’esecuzione a sull’esecuzione dell’art. 4 bis della legge regionale 1/2024 (Programma di vaccinazione anti-papilloma virus umano) e le gravi carenze del sistema sanitario nel territorio del Gargano. 

 

Screening HCV in Puglia

Ritardi e scarso funzionamento nel programma di screening Hcv nella Regione Puglia. E’ quanto emerso nell’audizione richiesta al consigliere Pierluigi Lopalco per sapere come sta procedendo la battaglia per l’eradicazione dell’epatite C, foriera di più gravi ed esiziali malattie, e ormai curabile con la somministrazione di antivirali. 
“Il ministero ha lanciato nel 2020 un programma nazionale di screening, con un target primario tra utilizzatori di droghe e popolazione carceraria e  nella fascia di popolazione nata tra il 1969 e il 1989”, ha sintetizzato

Lopalco, aggiungendo che “appare necessario non solo raggiungere l’intero target ma estenderlo a fasce di età più avanzate”, e in questo senso ha sollecitato la Regione ad attivarsi o con risorse proprie oppure facendo pressione sul governo nazionale per allargare la fascia di persone da sottoporre a screening.

I dati riferiti dal dirigente Nehludoff Albano intervenuto per il Dipartimento Promozione della salute sono stati considerati sconfortanti sia da Lopalco sia da Fabiano Amati. 
In sintesi sui 1,1 milioni di pugliesi aventi diritto allo screening, solo 197

mila hanno aderito finora, di questi i positivi sono risultati 1463.  
Rispetto al target gli inviti partiti con sistema multicanali sono stati sin ora 650 mila. “E’ chiaro che manca un programma strutturato e capillare che permetta di intercettare la popolazione target”, ha considerato Lopalco, “è necesario uno sforzo ulteriore e coordinato”.

Amati e Lopalco hanno chiesto un aggiornamento sia sui dati dello screening sia sugli strumenti da mettere in campo per far funzionare la campagna di reclutamento ai test.  

 

Programma di vaccinazione anti-papilloma virus

Sulla corretta applicazione della legge 1/2024 (Programma di vaccinazione anti-papilloma virus umano), in particolare del’art. 4 bis, introdotto con legge regionale n° 22 del 2024 e sulla cui costituzionalità si è appena espresse la Consulta, si è incentrata l’audizione richiesta da Fabiano Amati.

L’art. 4 bis stabilisce che “l’iscrizione ai percorsi d’istruzione previsti nella fascia di età 11-25 anni, compreso quello universitario, è subordinata, salvo formale rifiuto di chi esercita la responsabilità genitoriale oppure, dei soggetti interessati che hanno raggiunto la maggiore età, alla presentazione di documentazione, già in possesso degli interessati, in grado di certificare l’avvenuta vaccinazione anti-HPV, oppure un certificato rilasciato dai centri vaccinali delle Aziende sanitarie locali (ASL) di riferimento, attestante la somministrazione, l’avvio del programma di somministrazione oppure il rifiuto alla somministrazione del vaccino”.

L’assessore Amati ha quindi lanciato l’allarme: “Le iscrizioni in corso sono illegali”. Occorre, ha chiarito, che i dipartimenti Promozione della salute (per il quale è intervenuto Albano) e Politiche dell’istruzione (rappresentato dalla dirigente Silvia Pellegrino) e la sezione Istruzione e Università, si organizzino, in coordinamento con l’Ufficio scolastico regionale e il coordinamento degli atenei perché la legge venga applicata.  Il punto è stato aggiornato alla prossima settimana. 

 

Criticità nella sanità del Gargano

Su richiesta del consigliere Sergio Clemente si è tenuta l’audizione del sindaco di Vieste Giuseppe Nobiletti, del presidente dell’associazione La Sanità Negata, Giuseppe De Nittis, del direttore del Distretto sociosanitario del Gargano Maria Piccaluga, del dirigente dell’emergenza urgenza Stefano Colelli .

Clemente, su sollecitazione del comitato, ha evidenziato le gravi carenze nell’assistenza sanitaria nel territorio del Gargano, ed in particolare nell’ambito Peschici–Vieste–Vico del Gargano, area disagiata e ad alta intensità turistica. 

Il quadro tracciato da De Nittis descrive un “deserto sanitario”, caratterizzato da assenza di presidi sanitari adeguati, quali un Pronto Soccorso operativo, laboratorio analisi, radiologia e servizi di emergenza con automedica o motomedica; funzionamento limitato del Servizio di Guardia Medica Turistica.

Una situazione confermata dal sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti, anche presidente della Provincia, che – riconoscendo gli sforzi fati dalla Asl, in particolare dal direttore del Distretto sociosanitario, si è concentrato sul problema dell’emergenza-urgenza e sulla necessità di incentivare il personale medico nelle aree a forte vocazione turistica, che in estate passano da poche migliaia di abitanti a centinaia di migliaia. 

Il direttore del distretto Piccaluga ha segnalato le difficoltà nel reclutamento di medici, sia per la guardia turistica sia per la continuità assistenziale, tuttavia ha evidenziato che – con molti sforzi e con la previsione di incentivi anche se minimi – si è riusciti ad assicurare fino a fine luglio la copertura h24 della continuità assistenziale per Peschici e Vieste. Ha poi aggiunto che con l’attivazione regionale degli Aft sarà coperto per dodici ora il servizio di medicina di base. 

Sul sistema dell’emergenza urgenza è intervenuto Stefano Colelli, rivendicando gli sforzi fatti dalla Asl costretta ad operare in carenza di medici. Ha anche assicurato che a Vieste sarà attivata una seconda postazione del 118. 

“Una situazione da monitorare – ha concluso Clemente – perché non bastano risposte estemporanee, bisogna strutturare i servizi nel tempo”.