Agenzia nr. 841 – Storia di Dea. Di Bari : “I ragazzi vogliono raccontarsi. Bene l’idea del concorso regionale”

 
ANNO XXII
Numero 841
14/04/2025
Pubblicato in Bari

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Storia di Dea. Di Bari : “I ragazzi vogliono raccontarsi. Bene l’idea del concorso regionale”

“Aver ascoltato oggi la testimonianza di Mirna Mastronardi sia nell’incontro con i ragazzi dell’Istituto Ettore Carafa che in Commissione regionale, è stata un’esperienza che non dimenticheremo”. lo dichiara la consigliera del M5S Grazia Di Bari.
“Le sue parole – continua –  hanno ci hanno fatto vivere il dolore di questa donna per la perdita di sua figlia a soli 15 anni, ma anche la volontà di raccontare quello che è successo perché non accada ancora e per far capire ai ragazzi che ognuno di loro è straordinario nella sua unicità. Secondo i dati dell’OMS un ragazzo su 5 soffrirebbe di disturbi mentali e il suicidio è la prima causa di morte nei giovani tra i 15 e i 29 anni. Dobbiamo lavorare come istituzioni per fare rete e dare vita a iniziative nelle scuole sull’uso consapevole dei social. La Puglia è stata la prima Regione a dotarsi nel 2018 della legge per il contrasto al bullismo e cyberbullismo, che ho fortemente voluto, perché ritenevo necessario affrontare la tematica a livello normativo. Il fondamento alla base della norma è ascoltare i ragazzi, anche attraverso l’istituzione di punti di ascolto con professionisti. Nel 2023 la legge è stata finanziata con 300.000 euro ed è stata rifinanziata quest’anno con altri 400.000 euro, ma purtroppo siamo lontani sia dalla piena attuazione della norma che per quello che riguarda le risorse che sarebbero necessarie per poter applicare a quanto previsto. Abbiamo però una base da cui partire e si potrebbe pensare di utilizzare quelle risorse per un concorso a livello regionale come quello già bandito dall’associazione ‘Dea per Sempre’, per dare la possibilità ai ragazzi di raccontarsi e per andare a premiare il merito. Quando andiamo nelle scuole scopriamo che gli studenti hanno voglia di raccontarsi senza essere giudicati e li rassicura sapere che non saranno giudicati, ma solo ascoltati e supportati. Dobbiamo continuare in questa direzione, insieme, per poter fare qualcosa di concreto”.