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ANNO XXII Numero 753 27/03/2025 |
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Pubblicato in Bari | ||
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Nave Garibaldi, Di Gregorio: “Uniti per il museo galleggiante a Taranto” |
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Nota del consigliere regionale Vincenzo Di Gregorio (PD), presidente II Commissione consiliare Regione Puglia. “Si torna a parlare del futuro di Nave Garibaldi. Ho aderito con convinzione all’iniziativa del presidente della Camera di commercio Brindisi/Taranto, Vincenzo Cesareo di portare all’attenzione dello Stato Maggiore della Marina Militare e al Ministero della Difesa la candidatura del capoluogo ionico per la trasformazione della gloriosa unità navale in polo museale galleggiante. E non potrebbe essere altrimenti considerato che in passato ho ripetutamente invitato la comunità ionica, nel suo insieme, a fare squadra su questo argomento. La realizzazione di tale ipotesi dipende da una serie di elementi, in primis dalle decisioni che lo Stato Maggiore e il Governo assumeranno in ordine al futuro del primo incrociatore portaeromobili della Marina Militare italiana. Speriamo che non sia troppo tardi. Secondo alcune notizie giornalistiche (theMediTelegraph del 12 marzo), su Nave Garibaldi si sarebbe concentrata l’attenzione della Repubblica d’Indonesia che in passato ha già acquistato due Pattugliatori Polivalenti d’Altura, appartenuti alla nostra Marina militare ed è intenzionata a rafforzare ulteriormente le forze navali per fronteggiare il dominio della flotta cinese in quell’area. Taranto ha, comunque, tutte le carte in regola per candidarsi e per ambire, più di qualsiasi altra realtà italiana, a trasformare l’unità navale in polo espositivo/museale. Per una serie di motivi. Taranto è stata per 40 anni la base operativa di Nave Garibaldi; molte donne e uomini del suo equipaggio sono tarantini e pugliesi; nei cantieri dell’Arsenale di Taranto, ha subito importanti lavori di riparazione e ammodernamento. Possiamo dire che la Marina Militare e nave Garibaldi, sono pezzi della nostra storia cittadina, sono simboli forti e identitari della comunità ionica. Taranto, quindi, deve giocare la partita e tentare di vincerla. Prima di altri abbiamo individuato le grandi potenzialità legate alla dismissione della prima portaerei italiana. Già nel 2019, infatti, l’Agenzia regionale Strategica per lo Sviluppo Ecosostenibile del Territorio (Asset), presentò un progetto per la riconversione di Nave Garibaldi in polo museale, ma all’epoca i tempi non erano maturi. Oggi quella intuizione, con il sostegno dell’intero territorio, può trasformarsi in qualcosa di molto innovativo e di grande valore attrattivo. Per la natura stessa dell’unità navale e in virtù dello storico legame tra Taranto e la Marina Militare, il costituendo polo museale galleggiante, dovrà avere una vocazione storico-marinaresca, oltre che di tutela e valorizzazione del patrimonio marino e costiero. L’obiettivo è alla portata, ma serve coesione, impegno, volontà per costruire un’ipotesi progettuale, valida, credibile e sostenibile in termini economici e di impatto sull’ambiente. E poi occorre avviare una interlocuzione istituzionale con i vertici della MM, il ministero della Difesa, il Governo. Nessuna decisione è stata assunta sul futuro di Nave Garibaldi. Taranto ha le capacità economiche, culturali, tecniche per portare a compimento questa grande operazione”./comunicato
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