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ANNO XXII Numero 719 24/03/2025 |
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Pubblicato in Bari | ||
Direttore Responsabile: Laura Sutto Redazione: Via Capruzzi, 204 – 70124 Bari – Tel 080.540.23.66 – Fax 080.541.40.64 Posta Elettronica: ufficiostampa@consiglio.puglia.it – Sito Web: http://www.consiglio.puglia.it Iscritto al Registro Pubblico della Stampa del Tribunale di Bari in data 25/02/2003 |
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In V Commissione il no del Salento alla riapertura della discarica di Corigliano e all’ampliamento di quella di Ugento |
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La V Commissione, presieduta da Michele Mazzarano, è tornata ad occuparsi, sempre su richiesta di Paolo Pagliaro per la Puglia Domani e di Crisitan Casili per il Movimento 5 stelle, delle discariche di Ugento e Corigliano, per le quali la delibera di giunta n° 130 di febbraio 2025, ha previsto, nel primo caso, una sopraelevazione e, nel secondo caso, la riapertura.
Polveri gialle a Barletta Il tema è stato portato all’attenzione della commissione Ambiente dalla consigliera del Movimento 5 stelle Grazia Di Bari, che ha chiesto l’audizione del sindaco di Barletta, dell’Arpa e del assessore all’Ambiente della Regione per fare chiarezza sulla presenza di “polveri sospette” su balconi, auto, cortili e giardini, fenomeno che da un paio di mesi sta interessando i cittadini del Comune di Barletta che abitano nei pressi della zona industriale (via Trani e via Misericordia), nei pressi del cementificio e dello stabilimento che produce fertilizzanti per l’agricoltura. Sul tema però da gennaio si è attivata al Procura della Repubblica di Trani che ha disposto alcuni campionamenti e analisi che Arpa sta svolgendo al fine di accertare la reale pericolosità delle polveri diffusesi nell’ambiente.
Richiesta di esclusione delle discariche di Corigliano d’Otranto e Ugento dall’aggiornamento del Piano Rifiuti Con l’aggiornamento dell’audizione sulla delibera di modifica del Piano rifiuti, la 130 di febbraio 2025, il consigliere Paolo Pagliaro ha chiesto anche di capire se si è in una situazione di emergenza rifiuti oppure se, “come dichairato dal direttore di dipartimento Paolo Garofoli nella scorsa audizione”, tale emergenza non ci sia. Pagliaro ha ribadito il dramma delle ferite inferte al territori del Salento con la apertura e l’ampliamento delle discariche, richiamando anche l’incidenza sulla salute dei cittadini e ha evidenziato il fallimento del piano rifiuti votato a maggioranza nel 2021 e tuttora in gravissimo ritardo. Sull’importanza della tutela della falda acquifera si è invece contrato Crisitan Casili, che ha evidenziato il rischio di contamniare la riserva di acqua che di fatto disseta tutto il Salento. Entrambi hanno chiesto quindi di fare un passo indietro sulla decisone assunta con la delibera di febbraio, evitando di riaprire la discarica di Corigliano e di ampliare quella di Ugento. Alle loro voci si aggiunta quella della presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, intervenuta per chiedere, anche con una nota scritta alla giunta, un “ripensamento sulla modifica del paino rifiuti”, sospendendone gli effetti per una rivalutazione alla luce delle indicazioni del Piano originario. Per Capone è necessario ripartire dalle previsioni del piano, che stabiliva l’apertura e l’entrata in funzione di altri impianti (Deliceto, Cerignola, Foggia, Trani, Conversano e Brindisi), per lo più pubblici, che però non sono stati avviati. Quindi, conclude la presidente del Consiglio, occorre rivalutare la situazione a livello regionale, accelerare gli iter autorizzativi degli altri impianti, sospendendo gli effetti della delibera sugli impianti salentini. Dura la presa di posizione della sindaca di Corigliano d’Otranto, Dina Manti, che, oltre a lamentare la mancanza di ascolto dei territori ha evidenziato la contraddittorietà della delibera che impone la riapertura della discarica con le attività condotte dal Comune con Aqp per preservare i pozzi e assicurare l’approvvigionamento idrico del territorio: il piano di tutela delle acque infatti impone distanze rigorose che non sarebbero compatibili con la discarica. E’ intervenuto anche il vicesindaco di Ugento, Massimo Lecci, riferendo dell’ordine del giorno adottato all’unanimità dal consiglio comunale di Ugento, presenti i consiglieri regionali Pagliaro, Casili e Dino Basile, che invita la giunta a desistere dalla decisione di aumentare i conferimenti di 190mila metri cubi nell’impianto gestito da Progetto Ambiente. A supporto delle richieste avanzate le dichiarazioni del sindaco di Taurisano Luigi Guidano e del sindaco del Comune di Presicce Acquarica Paolo Rizzo, quest’ultimo anticipando un possibile ricorso al Tar. L’assessora all’Ambiente Serena Triggiani ha spiegato che, nonostante quanto sostenuto dai vari intervenuti, i procedimenti in corso relativi agli impianti oggetto della delibera non hanno evidenziato alcun tipo di criticità, né ambientale né per la salute pubblica. E, con riferimento alla discarica di Corigliano, ha aggiunto che il previsto accordo con il dipartimento di geologia a tutela della falda è la dimostrazione non di una criticità ma solo di una “maggiore attenzione” per quel territorio. Triggiani ha affermato che comunque prende in carico le richieste, tra le quali quella della Capone, ma “le carte parlano”, intendendo che non ci sono ragioni ostative oggettive alle variazioni introdotte al Prgru con la delibera di febbraio, e aggiungendo che altrimenti si rischia di arrivare tra Pasqua e l’estate ad una vera emergenza. Sarà poi la giunta ad assumere le decisioni del caso. Pagliaro si è dichiarato profondamente insoddisfatto delle risposte ottenute in audizione, stigmatizzando il Prgru vigente come obsoleto, privo di una visione e, per altro, rimasto inattuato. Casili ha concluso con la rinnovata richiesta di ritirare la delibera, anche a nome di tutto il movimento 5 stelle. Sulla necessità di un ripensamento complessivo è tornata infine la Capone, confermando il contenuto della nota alla giunta e rimarcando il ritardo di attuazione del paino rifiuti, un piano approvato dal Consiglio regionale ma modificato unilateralmente dalla giunta.
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