Al via oggi il progetto di Terza missione dedicato all’acqua – LE TRE ANIME DEI “VIVAI DISSGEA 2025”

LE TRE ANIME DEI “VIVAI DISSGEA 2025”

Al via oggi il progetto di Terza missione

del Dipartimento di Scienze storiche, geografiche e dell’antichità parte domani con il nuovo podcast “Fluere”, prosegue con la rassegna “Incontri” e si conclude con il “Giardino delle culture”

 

Nel progetto di Terza missione Vivai DiSSGeA 2025 confluiscono tre iniziative: il podcast Fluere, gli Incontri dei Vivai DiSSGeA da aprile a settembre e il tradizionale ciclo di appuntamenti Giardino delle Culture dal 4 al 6 giugno.

Il tema dell’acqua è il filo conduttore di tutte le attività, mentre i “Vivai” rappresentano simbolicamente gli ambienti protetti delle varie discipline coltivate nel dipartimento in cui giovani piante nascono, crescono e si sviluppano, per poi essere trapiantate e iniziare una nuova vita all’esterno, in luoghi dove non sono sempre garantite le condizioni ottimali, ma dove la sfida dell’adattamento si traduce nella ricerca creativa di nuove soluzioni.

 

«La novità dell’edizione 2025 del progetto Vivai DiSSGeA è quella di avere un tema che attraversa e unisce tutte le attività su cui far convergere le nostre discipline. Abbiamo scelto il tema Aquae, l’acqua al plurale, nelle sue molteplici forme, perché rappresenta la risorsa più preziosa, cruciale per le sfide ambientali, determinante chiave di volta nella storia delle civiltà e negli equilibri geopolitici, così come nell’immaginario simbolico e letterario – spiega Martina Elice, Delegata alla Terza Missione del dipartimento. Tre le anime del progetto: Podcast, Incontri e Giardino delle Culture per consolidare la relazione con il pubblico attraverso l’ascolto, l’incontro e la condivisione in presenza. Dopo l’uscita del primo episodio di Fluere, ad aprile comincerà la rassegna di Incontri, che all’inizio di giugno cederà il passo all’evento più atteso, il Giardino delle culture, giunto ormai alla terza edizione. Dopo il grande successo del 2024, con oltre 700 partecipanti, ancora tre pomeriggi e tre serate nel suggestivo cortile di palazzo Luzzatto Dina, per esplorare il tema dell’acqua da prospettive nuove e con diversi linguaggi quali quelli del teatro, musica e video».

 

Domani venerdì 21 marzo si potrà fruire la prima puntata del podcast Fluere in occasione delle Giornate mondiali dei Ghiacciai, il 21 marzo, e dell’Acqua, 22 marzo – che esplora le acque del passato e del presente interrogandosi sul futuro della nostra risorsa più preziosa. Il titolo scelto per il podcast è la parola latina fluĕre – da fluire, scorrere – evoca l'immagine di un movimento continuo e naturale che attraverso lo spazio e il tempo riesce a plasmare paesaggi, culture e civiltà. Le dieci puntate previste nell’arco del 2025 racconteranno, insieme a professionalità del mondo universitario e della società civile, alcune pagine del complesso rapporto tra l’umanità e l’acqua in una prospettiva storica, geografica e antropologica. Ospiti della prima puntata, dal titolo “L’acqua che scompare”, sono Mauro Varotto, docente del DiSSGeA ed esperto di geografia montana, e Mauro Valt del Centro Valanghe di Arabba – ARPAV. Tra i temi affrontati nell’intervista, i cambiamenti climatici, la crisi idrica, la biodiversità, ma soprattutto i ghiacciai e lo stato delle nostre montagne, con un commento sulle speranze offerte dalla ricerca scientifica.

 

«Da almeno dieci anni, e ancora di più a partire dalla pandemia del 2020, il podcast è diventato uno dei medium più fruiti per accedere a contenuti scientifici. Si potrebbe persino dire che i podcast hanno superato i media più tradizionali per veicolare il sapere, in particolar modo quello umanistico. Conosciamo tutti e tutte il successo di alcuni programmi di podcasting a tema storico, nello specifico, che molto ci dicono sulla “fame” di conoscenza del pubblico generalista. Eppure, fino a poco tempo fa le università e gli ambienti accademici sono sembrati ritrosi ad adottare questo mezzo di comunicazione come strumento educativo e divulgativo – commenta Enrico Valseriati, professore associato di Storia moderna e coordinatore del progetto Podcast –. Solo recentemente gli atenei italiani, a partire dal corpo docente, hanno compreso sino in fondo il potenziale dei podcast per disseminare il sapere. Anche per questa ragione, il DiSSGeA ha deciso di impegnarsi quest'anno nella realizzazione di un programma di podcasting dedicato alle nostre specializzazioni, ovvero la Storia, la Geografia e l'Antropologia. Per farlo, ci siamo avvalsi di reti di collaborazione inedite e fruttifere, grazie al lavoro di studentesse e studenti, di docenti e del personale tecnico amministrativo. Il risultato che abbiamo ottenuto è Fluere, un podcast in dieci episodi tutti dedicati al bene più prezioso dell'umanità, ovvero l'acqua; un tema che indaghiamo attraverso il filtro delle nostre sensibilità e delle nostre competenze scientifiche, dialogando con persone provenienti dalla società civile – conclude Enrico Valseriati . Non è infatti immaginabile raggiungere il pubblico senza coinvolgerlo direttamente nella discussione. Siamo anche molto fiere e fieri di aver aperto, con l'occasione del nostro programma, una proficua collaborazione con il Conservatorio di musica di Padova, che ci ha fornito dei brani inediti per delineare l'identità sonora del programma. Ora non rimane che attendere il riscontro da parte del pubblico, che speriamo possa essere sì numeroso, ma soprattutto coinvolto dai nostri contenuti».

La composizione delle musiche originali di Fluere, ispirate anch’esse al tema dell’acqua, è stata affidata ad Enrico Benato e Maria Sensolo, studenti del biennio specialistico di musica elettronica e assistenti del laboratorio SaMPL – Sound and Music Processing Lab del Dipartimento di Nuove Tecnologie e Linguaggi Musicali presso il Conservatorio Pollini di Padova, sotto la guida di Julian Scordato. Frutto dell’intensa collaborazione tra docenti, personale tecnico-amministrativo e corpo studentesco del dipartimento, la produzione del podcast è stata integrata, lo scorso febbraio, da due giornate di formazione intensiva aperte a tutti, “Dal suono alla voce”. Il workshop ha affrontato sia gli aspetti creativi e di scrittura di un podcast, con il contributo di esperti come Lorenzo Civolari (Power Pizza Podcast) e Sara Sanzi (RAI Radio 3), sia quelli tecnici, offrendo l'opportunità di sperimentare la post-produzione audio presso il MobiLab di Palazzo Wollemborg.

 

Il ciclo Incontri, dal 3 aprile all’11 settembre, intende sperimentare nuove modalità di divulgazione scientifica e culturale, per condividere con un pubblico ampio e variegato ricerche, esperienze, visioni. Il tema dell’acqua sarà affrontato da prospettive diverse, innovative e interdisciplinari, privilegiando un approccio di tipo esperienziale. Nel primo appuntamento della rassegna, “Navigare l’Europa: vie d’acqua come patrimonio comune”, che si terrà giovedì 3 aprile alle ore 17.00 nel Museo di Geografia, la dottoranda in Geografia Umana Lisa Zecchin proporrà un affascinante confronto tra il Canale Battaglia (Padova) e il Canale di Oxford (Inghilterra). Si alterneranno nelle settimane seguenti Vittorio Berti con “Le acque vive del battesimo. Un percorso padovano”, Aldino Bondesan in “Le acque di Venezia: una storia millenaria di evoluzione geologica e intervento umano”, Silvia Piovan “L'alluvione programmata del 1918 lungo la Linea Mincio-Po”, e Luca Beltramini con Andrea Savio che parleranno di “Acque pericolose: il commercio e i suoi rischi dall’antichità all’età moderna”. Inoltre, nel mese di giugno, è prevista una “Summer School” rivolta in particolare alle studentesse e agli studenti della scuola secondaria di secondo grado, in collaborazione con l’Ufficio Progetto Giovani del Comune di Padova. L’obiettivo è quello di stimolare il pensiero critico e la riflessione sul tema dell’acqua come risorsa e come scenario di eventi cruciali dal punto di vista geopolitico, trasversale a vari indirizzi di scuola e centrale per l’educazione civica, nell’ottica degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile.

 

Giardino delle culture, da mercoledì 4 a venerdì 6 giugno, tre pomeriggi e serate – per esplorare il tema dell’acqua da prospettive nuove e con diversi linguaggi quali quelli del teatro, musica e video – nel cortile di Palazzo Luzzatto Dina in via del Vescovado 30 a Padova. Il festival Giardino delle Culture, nato per condividere i saperi coltivati ogni giorno all’interno del dipartimento offre un cartellone di eventi che intende rafforzare il legame del dipartimento con la cittadinanza, proponendosi come quel luogo di scienza e incontro fra le culture auspicato anche nel lascito con cui Augusta Luzzatto Dina donò il suo palazzo all’Università di Padova trentacinque anni fa.

 

Vivai DiSSGeA è realizzato in collaborazione con: Ufficio Progetto Giovani del Comune di Padova, Conservatorio di Musica “C. Pollini” di Padova, Centro Internazionale Crocevia Onlus, Consorzio Bonifica Bacchiglione.

Sito attivo da domani venerdì 21 marzo https://vivaidissgea.unipd.it/

 

Programma di Incontri 2025

giovedì 3 aprile – ore 17Museo di Geografia – Lisa Zecchin, Navigare l’Europa: vie d’acqua come patrimonio comune

lunedì 12 maggio – ore 17.30 (chiesa di Santa Sofia) e 18.30 (Duomo)Vittorio Berti, Le acque vive del battesimo. Un percorso padovano

giovedì 22 maggio – ore 17 – Museo di Geografia Aldino Bondesan, Le acque di Venezia: una storia millenaria di evoluzione geologica e intervento umano

mercoledì 28 maggio – ore 17Museo di Geografia – Silvia Piovan, L'alluvione programmata del 1918 lungo la Linea Mincio-Po

giovedì 11 settembre Luca Beltramini – Andrea Savio, Acque pericolose: il commercio e i suoi rischi dall’antichità all’età moderna