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ANNO XXII Numero 625 12/03/2025 |
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Pubblicato in Bari | ||
Direttore Responsabile: Laura Sutto Redazione: Via Capruzzi, 204 – 70124 Bari – Tel 080.540.23.66 – Fax 080.541.40.64 Posta Elettronica: ufficiostampa@consiglio.puglia.it – Sito Web: http://www.consiglio.puglia.it Iscritto al Registro Pubblico della Stampa del Tribunale di Bari in data 25/02/2003 |
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I lavori della Commissione sanità |
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Seduta di audizioni in Commissione sanità, presieduta da Mauro Vizzino, con all’ordine dei lavori i punti relativi alla situazione del Centro diurno socioeducativo e riabilitativo “La Casa del Sorriso” a Cassano delle Murge, dell’Associazione 180amici Puglia APS di Latiano e alla prosecuzione attività e gestione del personale presso il Centro sperimentale pubblico “Marco Cavallo” di Latiano e dell’attuale modello distributivo del Cenobamato in Puglia. Centro Sperimentale Pubblico “Marco Cavallo” L’esperienza del Centro Sperimentale Pubblico “Marco Cavallo” è iniziata nel 2008 ed è proseguita fino al 2025 a seguito del susseguirsi di innumerevoli proroghe bimestrali, fino all’ ultima ed in particolare quella del 27 febbraio 2025 dell’Asl Brindisi rigettata però dal Consiglio direttivo dell’Associazione 180amici Puglia APS, che ritiene quest’ultima non congrua ed inaccettabile, che reitera il periodo di proroga dell’ultima disposizione per soli 15 giorni, unilateralmente, ed in particolare fino al 15 marzo 2025, data in cui i lavoratori saranno licenziati e il centro chiuso dopo 17 anni di attività a grave danno per l’ utenza brindisina di riferimento, con l’impegno di chiedere un tavolo definitorio di determinazioni regionali in merito alla previsione di ridefinizione di un nuovo badget e alla programmazione funzionale per la gestione del centro Marco Cavallo di Latiano. Nel corso degli interventi dei soggetti auditi (la direzione Asl BR, i rappresentanti della FP Cgil Puglia ed il presidente del Centro Marco Cavallo), è stato fatto un excursus dell’attività del Centro a partire dalla fase della “sperimentazione” di co-gestione tra operatori del pubblico e cittadini che si è ottenuta attraverso la nascita dell’Associazione “180amici Puglia” Aps. A marzo 2012 è arrivato il primo finanziamento e l’esperienza ha potuto fare un salto in avanti, soprattutto con la possibilità di inserimento lavorativo dei Sepe (Soci Esperti Per Esperienza) che nel frattempo erano nati all’interno dell’Associazione. La preoccupazione in ordine alla difficoltà evidente è stata espressa da Chiara Cleopazzo e Luigi Lonigro della FP Cgil in ordine alla perdita del posto di lavoro per gli operatori. Da qui la richiesta di garantire l’unità assistenziale e operativa dopo che per 17 anni si è andati avanti per proroghe e oggi, che si ha la possibilità di dare una stabilità all’attività che svolgono, chiedono che si dia continuità e stabilità ad una esperienza che non può più essere sperimentale ma che deve diventare stabile. Il presidente del Centro “Marco Cavallo” il dott. Carlo Minervini ha evidenziato le condizioni di estrema difficoltà, chiedendo che si possa formalizzare un atto attraverso cui anticipare le risorse per assicurare continuità da parte dei SEPE. La dirigente del Servizio strategie e governo dell’assistenza alle persone con fragilità Elena Memeo, ripercorrendo la storia della collaborazione a partire dal 2019, ha ricordato che la Regione e la parte sanitaria non possono non tener conto delle regole da rispettare e che nella fattispecie, la delibera rimasta inattuata prevedeva lo schema tipo della convenzione ed il rispetto della procedura di manifestazione pubblica per la gestione del Centro ed invece si è andati avanti per proroghe. Partendo da quello che si svolge all’interno della struttura si era pensato di dare dignità al Centro come struttura socio-sanitaria ma era necessario reperire altre risorse per remunerare tutte le attività che si svolgono, a quel punto l’Ambito di riferimento non ha potuto mettere a disposizione delle somme. Oggi l’unica possibilità è mettere a disposizione le risorse destinate alla salute mentale, pari a 1 milione 200mila euro a livello regionale per i sei Centri di salute mentale, del cui importo toccherebbe a Brindisi una somma di 200 mila euro, utili a far fronte alle spese sanitarie. In virtù della specificazione fatta dalla direzione dell’Asl BR, che eroga 250 mila euro per coprire solo le spese di natura sanitaria, resta da capire in che modo poter reperire le risorse del sociale.
Centro diurno socioeducativo e riabilitativo “La Casa del Sorriso” Su richiesta del consigliere Renato Perrini, si è scolta un’audizione per fare chiarezza sulla situazione del Centro diurno socioeducativo e riabilitativo “La Casa del Sorriso” di Cassano delle Murge, in nome e per conto delle famiglie dei ragazzi disabili assistiti presso il Centro Diurno Socioeducativo e Riabilitativo “La Casa del Sorriso” gestito dalla Cooperativa Sociale Videca Onlus. Il consigliere Perrini nell’illustrare le ragioni della sua richiesta, ha evidenziato la necessità di analizzare le problematiche connesse alla mancata contrattualizzazione del Centro Diurno “La Casa del Sorriso” e di individuare soluzioni concrete e immediate per garantire la continuità dei servizi riabilitativi. Nella premessa ha detto che il Centro Diurno “La Casa del Sorriso” è accreditato per 30 posti, come da determinazione del Dipartimento salute del 26 marzo 2024. Da oltre dieci anni eroga prestazioni riabilitative e socioeducative a persone con disabilità, ma non ha ancora ottenuto la contrattualizzazione con l’ASL Bari. Inoltre, questa mancanza ha reso impossibile per la cooperativa ottenere il pagamento della quota sanitaria (pari al 70% del costo per ogni utente), nonostante il Centro operi in conformità con tutti i requisiti normativi. Tale situazione sta mettendo in seria difficoltà le famiglie degli utenti, che temono la sospensione dei servizi essenziali erogati dal Centro, a meno che non si trovi una soluzione rapida da parte della Regione e dell’ASL. La Asl Ba rappresentata dalla dirigente Angela Ilaria Zingaro ha chiarito che la Asl si è sempre comportata nel pieno rispetto di parità di trattamento e non di discriminazione. La struttura “Casa del sorriso” è stata trattata al pari delle altre strutture inserite negli atti ricognitivi adottati dalla Regione nel pieno rispetto delle norme regionali vigenti. L’Asl ha dato esecuzione a quanto previsto e statuito concedendo il primo 30% del contingente dei posti accreditabili ed il secondo contingente nel 2021. Nel caso specifico, non si è proceduto alla stipula del contratto con il Centro, perché non hanno ottenuto l’accreditamento entro la data del 28 febbraio 2024, data in cui sono state ripartite le risorse. A tal proposito è intervenuta la dirigente della Servizio strategie e governo dell’assistenza alle persone con fragilità Elena Memeo, la quale ha precisato che si possono sottoscrivere gli accordi contrattuali in presenza di disponibilità di risorse e che nessun ritardo c’è stato sul rilascio di accreditamento del Centro diurno in questione. Modello distributivo del Cenobamato in Puglia Su segnalazione da parte di persone con epilessia, il Coordinatore regionale della Lega ltaliana contro I’Epilessia (LICE) ha chiesto un incontro per discutere dell’attuale modello distributivo del Cenobamato in Puglia.
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