Buongiorno,
di seguito e in allegato invio un commento sull’inflazione headline degli indici del prezzo al consumo del Regno Unito che aiuterà il CPM a tagliare più di quanto atteso dai mercati. La parte anteriore della curva dei Gilt dovrebbe scendere, invece, poiché meno influenzata da fattori internazionali, a cura di Tomasz Wieladek, Chief European Economist, T. Rowe Price.
Un caro saluto,
Diana Ferla
T. Rowe Price – Una sorpresa dovish sull’inflazione aiuterà il CPM a tagliare più di quanto atteso dai mercati. La parte anteriore della curva dei Gilt dovrebbe scendere
A cura di Tomasz Wieladek, Chief European Economist, T. Rowe Price
L’inflazione headline degli indici del prezzo al consumo del Regno Unito è scesa al 2,5% a dicembre, rispetto al 2,6% di novembre. Il dato si è attestato al di sotto del 2,6% previsto dal consenso. L’inflazione IPC core è scesa al 3,2% a dicembre dal 3,5% di novembre e al di sotto delle aspettative del consenso. L’inflazione dei servizi è scesa al 4,4% a dicembre dal 5% di novembre, soprattutto a causa delle categorie sensibili ai tassi di interesse. I fattori più importanti che hanno contribuito al calo sono stati gli alberghi, i ristoranti e le attività ricreative, tutte categorie che riflettono le pressioni sui prezzi domestici. È importante notare che l’inflazione dei servizi è risultata significativamente inferiore al 4,8% previsto dal consenso. Chiaramente, i livelli dell’inflazione IPC core e dell’inflazione IPC dei servizi sono ancora elevati. L’inflazione IPC dei servizi è il miglior indicatore dell’inflazione sottostante. Questi dati mettono in discussione l’idea che il Comitato di Politica Monetaria (CPM) taglierà solo meno di due volte quest’anno, come suggerisce il mercato. Sono più probabili quattro o cinque tagli. Questo è il risultato di un calo significativo dei prezzi di alberghi e ristoranti.
Questa categoria è stata finora molto più forte del previsto e il calo della pressione inflazionistica osservato oggi è il primo segnale che la disinflazione dei servizi è finalmente in arrivo. L’inflazione complessiva sarà per ora dominata dagli effetti di base dell’energia. Tuttavia, il calo odierno dei servizi dimostra che anche l’inflazione sottostante sta finalmente diminuendo. Sebbene l’inflazione sottostante rimanga a livelli ancora significativamente superiori all’obiettivo, il significativo calo dell’inflazione dei servizi mostra che la disinflazione ha probabilmente accelerato. Resta da vedere se questo ritmo di disinflazione sottostante potrà essere mantenuto, ma nel complesso i dati di oggi sono un chiaro via libera a un’altra serie di tagli.
Il CPM ha ripetutamente affermato che l’inflazione dei servizi sarà un indicatore importante per capire se l’inflazione generata a livello nazionale stia scendendo in modo sostenibile. La lettura odierna del 4,4% mostra che l’inflazione dei servizi è finalmente in discesa. La Banca d’Inghilterra aveva previsto un aumento dell’inflazione dei servizi del 4,7% a dicembre, in occasione del rapporto di politica monetaria di novembre. I dati di oggi sostengono l’idea che il tasso di interesse della Banca sia significativamente al di sopra del tasso neutrale. Questi dati sosterranno i membri del CPM che sono convinti che debbano continuare a tagliare. Anche le indagini sul mercato del lavoro si stanno chiaramente indebolendo al momento. In assenza di dati ufficiali affidabili, l’unica conclusione è che le condizioni economiche favoriranno una minore crescita dei salari e dell’inflazione in futuro. Ciò consentirà al CPM di tagliare il tasso di interesse quattro o cinque volte quest’anno, un numero significativamente superiore alle previsioni del mercato.
I rendimenti dei Gilt, soprattutto nella parte anteriore della curva, dovrebbero iniziare a disaccoppiarsi dal recente sell-off guidato dagli Stati Uniti. La parte lunga della curva dei Gilt tende a essere guidata da fattori internazionali. Tuttavia, il Gilt a due anni è tipicamente ancorato alla politica monetaria. Poiché i dati odierni mostrano un percorso economico molto diverso nel Regno Unito rispetto agli Stati Uniti, i rendimenti dei Gilt, soprattutto nella parte breve della curva, dovrebbero iniziare a riflettere questa situazione. Probabilmente saranno meno reattivi a ulteriori sell-off negli Stati Uniti in futuro.
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