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ANNO XXI Numero 2582 04/12/2024 |
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Pubblicato in Bari | ||
Direttore Responsabile: Laura Sutto Redazione: Via Capruzzi, 204 – 70124 Bari – Tel 080.540.23.66 – Fax 080.541.40.64 Posta Elettronica: ufficiostampa@consiglio.puglia.it – Sito Web: http://www.consiglio.puglia.it Iscritto al Registro Pubblico della Stampa del Tribunale di Bari in data 25/02/2003 |
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I lavori della III Commissione. Approvata legge sui disturbi dello spettro autistico |
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La III Commissione, presieduta da mauro Vizzino, ha approvato all’unanimità la proposta di legge presentata dal gruppo di Fratelli d’Italia (primo firmatario Antonio Gabellone) “Disturbi dello spettro autistico. Programma di ricerca per la diagnosi precoce e la presa in carico tempestiva rispetto ai processi di sviluppo”. Su iniziativa del capogruppo di Fratelli d’Italia, Renato Perrini questa legge, ampiamente condivisa da tutte le forze politiche, sarà portata all’attenzione della capigruppo – con la sottoscrizione dei nove commissari presenti – per la discussione urgente nella seduta di domani nel Consiglio regionale. “Il disturbo dello spettro autistico – ha detto Gabellone – è un disturbo che colpisce circa 20mila pugliesi, dei quali circa 5mila nella provincia di Lecce, pesando sulle famiglie a causa di una mancata presa in carico tempestiva. Si tratta di agire sui modelli organizzativi per assicurare l’assistenza necessaria senza gravare sui costi del servizio sanitario” La legge ha lo scopo di rafforzare il sistema di diagnosi precoce, a partire dal 12 anno di vita, introducendo un sistema integrato per lo screening e la diagnosi teso a ridurre al massimo i tempi tra insorgenza dell’autismo, preoccupazione dei genitori, individuazione del rischio, diagnosi clinica e intervento precoce. E’ previsto un piano operativo strutturato in due fasi: una prima fase al 12° mese di vita mediante la somministrazione del test FYI e uno al 18° mese di vita mediante la somministrazione del test CHAT per verificare la presenza dei sintomi dell’autismo. In caso di esito positivo i bambini saranno sottoposti ad ulteriori accertamenti da un neuropsichiatra infantile del servizio sanitario, secondo un calendario che preveda una drastica riduzione dei tempi di attesa. Al termine delle operazioni di screening i report devono essere inderogabilmente trasmessi al CAT competente che ne cura la conservazione e l’elaborazione ai fini del fabbisogno regionale. L’arruolamento dei programmi al sistema integrato di screening avviene su base volontaria e per espresso consenso informato degli esercenti la responsabilità genitoriale. La Giunta Regionale ha il compito di emanare, entro 45 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, sentita la Commissione consiliare permanente in materia di sanità, specifiche linee guida per disciplinare il piano operativo e individuare nel Piano Regionale di Governo delle Liste di Attesa la classe di priorità assoluta da attribuire ai pazienti i cui test FYI e CHAT hanno dato esito positivo.
La seduta è proseguita con tre audizioni. Ospedale Santissima Annunziata di Taranto, rischio chiusura neonatologia L’audizione, richiesta dal consigliere di Forza Italia Massimiliano Di Cuia, mirava a comprendere se esista un rischio di interruzione del reparto di neonatologia del Santissima Annunziata e quali iniziative siano in atto per contrastare tale rischio. Ha risposto il direttore sanitario dell’ospedale Sante Minerba chiarendo che alcuni problemi esistono e sono connessi al fatto che la neonatologia è anche una unità di urgenza, quindi con carichi lavorativi più impegnativi e che alcuni medici hanno preferito optare per una più remunerativa attività come pediatri di base. Tuttavia non esiste alcun rischio di interruzione della continuità assistenziale. Già sono state sottoscritte due convenzioni, una con l’Azienda ospedaliera del policlinico di Bari e l’altra con il MIulli per l’espletamento dei turni di guardia in favore delle strutture complesse di Pediatria e di Neonatologia del Santissima Annunziata, che prevede prestazioni di guardia pediatrica neonatologica e di terapia intensiva neonatale. Inoltre sarà bandito domani il concorso per cinque dirigenti medici di neonatologia che permetterà di avere personale in loco.
Cronoprogramma per la realizzazione dell’Ospedale del Sud Salento Sul cronoprogramma dei lavori dell’ospedale di Maglie-Melpignano e l’effettivo stato di attuazione del progetto, con particolare attenzione alle risorse finanziarie stanziate, alle tempistiche di realizzazione e all’utilizzo delle stesse, ha chiesto ragguagli il consigliere Antonio Gabellone (FdI), lamentando un certo ritardo rispetto ai progressi di altre nuove strutture ospedaliere della regione, come l’ospedale di Andria e il San Cataldo di Taranto. Il direttore generale della Asl di Lecce Stefano Rossi ha spiegato che il ritardo è stato dovuto alla richiesta, da parte della cabina di regia coordinata dal capo di Gabinetto, di contenere i costi, lievitati da una valutazione iniziale di 160 milioni di euro agli oltre 420 milioni del progetto definitivo partorito dal gruppo di progettazione. Per tale esigenza è stato necessario – ha riferito il direttore generale – un parere legale che definisse il perimetro delle modifiche possibili. Come esito di questo percorso sono state ritenute possibili economie per non più di una decina di milioni a cui aggiungere, eventualmente, quelle connesse alla possibilità, da parte dell’impresa esecutrice dei lavori, di realizzare il parcheggio multipiano a proprie spese avendone poi la gestione privatistica. Il nuovo progetto, revisionato in questo senso, sarà pronto per fine dicembre. Nel frattempo è stata approntata la delibera per l’affidamento alla società di verifica. L’assessore al Bilancio Fabbiano Amati ha rilevato il ritardo di un mese rispetto agli impegni presi a settembre che prevedevano la consegna del progetto a fine novembre. Questo – ha chiarito – comporta anche uno slittamento del procedimento da parte degli uffici della giunta e della conseguente rivalutazione per la nuova Mexa, il documento programmatico con allegati gli studi di fattibilità degli interventi per i quali si chiede il finanziamento. Riguardo alla levitazione dei costi l’assessore ha rassicurato che non dovrebbe essere un problema recuperare le risorse sia con il nuovo accordo di programma sia tramite finanziamenti Cipe. L’obiettivo dovrebbe essere quello di far coincide la sottoscrizione del nuovo accordo di programma con la pubblicazione della gara di affidamento lavori.
Criticità del Presidio Ospedaliero Giannuzzi di Manduria Antonio Scalera (La Puglia Domani) ha portato in commissione il tema delle carenze, sia di personale sia strutturali, dell’ospedale Giannuzzi di Manduria. Scalera ha evidenziato che il presidio ospedaliero della città di Manduria serve un’utenza che conta ben sette comuni del distretto socio sanitario n. 7 dell’Asl di Taranto (Avetrana, Maruggio, Sava, Torricella, Lizzano, Fragagnano e Manduria), ma territorialmente è punto di riferimento, per le urgenze, di diversi comuni limitrofi della vicina provincia di e di tutta l’utenza di una lunga fascia costiera che va da Punta Prosciutto in provincia di Lecce sino alla Marina di Lizzano. Il consigliere ha anche ricordato che nei mesi scorsi la Regione Puglia aveva garantito la possibilità di assunzione, per mezzo di un pubblico concorso, di ben 20 dirigenti medici entro l’anno 2024 e di altri 13 a partire dal mese di gennaio 2025 per colmare la quasi totalità degli attuali vuoti d’organico. Tuttavia l’ospedale continua a non avere personale. Il direttore sanitario della Asl Taranto Sante Minerba, intervenuto insieme alla direttrice sanitaria del presidio Anna Rita De Santis, ha spiegato che effettivamente, e nonostante i concorsi espletat, l’ospedale di Manduria, essendo un ospedale di base, non è attrattivo per i medici. Allo stesso tempo non è possibile assumere specializzandi in quanto l’ospedale non rientra nella rete formativa. Quindi si è potuto procedere all’assunzione di un primario di radiologia e uno di cardiologia ma ai vari concorsi banditi per dirigenti medici di cardiologia, chirurgia generale, radiologia e pronto soccorso hanno risposto solo specializzandi. Il consigliere Perrini ha ribadito che è necessario che tutti i consiglieri del Tarantino si attivino per chiedere alla Giunta regionale di aumentare le risorse destinate alla sanità tarantina: un impegno forte e coeso per un territorio che – ha considerato – è sempre stata penalizzato rispetto ad altre provincie.
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