Quante persone riusciremo, nei prossimi mesi, a sottrarre alla violenza dello Stato, che impone condizioni di sofferenza insopportabile contro la loro volontà, alla fine della vita?
Dipende da loro, dipende da noi. Non dal Parlamento, dalla politica che si muove solo per sabotare i diritti già strappati con le disobbedienze civili, ma da quante energie, risorse, capacità di aiuto (legale, medico, informativo, nonviolento) saremo nelle condizioni di poter offrire e fornire.
Negli ultimi 12 mesi abbiamo condotto 140 azioni giudiziarie. 13 di noi sono indagati per un reato punito fino a 12 anni di carcere.
Siamo riusciti a rispondere a 15.500 richieste di informazione arrivate al nostro Numero Bianco (il servizio gestito dai nostri volontari per fare luce sui diritti per il fine vita), il 28% in più dell’anno precedente.
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