Quante persone riusciremo a sottrarre alla violenza dello Stato?

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Quante persone riusciremo a sottrarre alla violenza dello Stato?

Quante persone riusciremo, nei prossimi mesi, a sottrarre alla violenza dello Stato, che impone condizioni di sofferenza insopportabile contro la loro volontà, alla fine della vita?

Dipende da loro, dipende da noi. Non dal Parlamento, dalla politica che si muove solo per sabotare i diritti già strappati con le disobbedienze civili, ma da quante energie, risorse, capacità di aiuto (legale, medico, informativo, nonviolento) saremo nelle condizioni di poter offrire e fornire.

Negli ultimi 12 mesi abbiamo condotto 140 azioni giudiziarie. 13 di noi sono indagati per un reato punito fino a 12 anni di carcere.

Siamo riusciti a rispondere a 15.500 richieste di informazione arrivate al nostro Numero Bianco (il servizio gestito dai nostri volontari per fare luce sui diritti per il fine vita), il 28% in più dell’anno precedente.

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My body my choice

Diritti negati: una violenza silenziosa verso le donne che non sono ancora libere di scegliere

In Italia, la libertà di scelta delle donne è ancora limitata da leggi inadeguate e restrizioni ideologiche che impediscono loro di esercitare pienamente i propri diritti fondamentali.

Dall’accesso non uniforme all’aborto alla discriminazione verso le persone singole e le coppie nello sfruttamento della procreazione medicalmente assistita, fino alla criminalizzazione della gravidanza per altri, le donne continuano a subire una violenza silenziosa. 

È tempo di un cambiamento che garantisca diritti riproduttivi, contraccezione gratuita e il rispetto delle scelte personali.

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Laura Santi

Laura Santi, il coraggio di scegliere: via libera al suicidio assistito dopo una lunga battaglia

Dopo due anni di attesa e un percorso fatto di denunce, diffide e ricorsi, Laura Santi, 50enne di Perugia affetta da sclerosi multipla avanzata, ha ottenuto il riconoscimento del diritto di accedere alla morte volontaria assistita. 

La commissione medica ha accertato il possesso di tutti i requisiti previsti dalla storica sentenza della Consulta sul caso Cappato/DJ Fabo, incluso il sostegno vitale inizialmente negato. Laura diventa così la prima persona in Umbria e la nona in Italia a raggiungere questo traguardo. 

La sua storia rappresenta una vittoria per il diritto di scegliere e un monito per l’urgenza di una legge regionale che garantisca tempi certi per questi percorsi.

👉 Leggi di più sulla sua storia e sull’impegno dell’Associazione Luca Coscioni cliccando qui.

Oltre 50 coppie ci hanno contattato

Legge Varchi, ci hanno contattato oltre 50 coppie: pronti a difendere i loro diritti

La firma del Presidente Mattarella sulla legge Varchi apre scenari preoccupanti per le coppie che ricorrono alla gravidanza per altri all’estero.

Oltre 50 coppie da tutta Italia si sono già rivolte al team legale dell’Associazione Luca Coscioni per tutelarsi dagli effetti di una normativa definita “ingiusta e irragionevole”.

Giovani coppie, persone con gravi patologie e famiglie arcobaleno rischiano conseguenze penali che potrebbero compromettere i loro progetti di vita. 

L’Associazione promette battaglia in ogni sede, puntando a ristabilire diritti garantiti in ben 66 paesi.

👉 Approfondisci il tema e scopri di più sulla nostra azione legale cliccando qui.

ASL Toscana

Suicidio assistito: due donne in Toscana costrette a fare causa alle ASL

Due donne toscane, entrambe in condizioni irreversibili e riconosciute idonee per accedere al suicidio assistito secondo la sentenza Cappato-DJ Fabo della Corte Costituzionale, vedono bloccato il loro iter dalle ASL regionali che si rifiutano di fornire il farmaco e la strumentazione necessaria.

Nonostante il parere favorevole delle aziende sanitarie, le pazienti si trovano ora costrette a intraprendere vie legali per ottenere ciò che è loro diritto. La prima udienza per una delle due donne si è già svolta a Firenze, ma la battaglia è appena iniziata.

👉 Leggi tutti i dettagli e scopri come sostenere questa causa cliccando qui.

Aggiornamento nomenclatore tariffario

Il nomenclatore tariffario è finalmente aggiornato: ora serve un Piano sanitario nazionale

Dopo oltre due decenni di attesa, con l’approvazione del Decreto sulle nuove tariffe sanitarie si chiude una vicenda iniziata negli anni ’90.
 

Questo passo storico sblocca anche l’aggiornamento annuale dei LEA, fermo da sette anni, e include dispositivi innovativi come i comunicatori a comando oculare, la cui introduzione era stata richiesta già da Luca Coscioni nei primi anni 2000. 

Tuttavia, il ritardo accumulato mette in luce gravi carenze di governance nel Servizio Sanitario Nazionale e richiama l’urgenza di approvare un nuovo Piano Sanitario Nazionale, fermo da 16 anni.

👉 Scopri i dettagli e le criticità ancora aperte cliccando qui.

Liberi subito Lombardia

Lombardia, il Consiglio regionale affossa “Liberi Subito”

Con una decisione irresponsabile, il Consiglio regionale della Lombardia ha dichiarato la propria incompetenza a normare il diritto all’aiuto alla morte volontaria, ignorando il dovere del Servizio sanitario regionale di rispettare la sentenza “Cappato-DJ Fabo”. 

Questa scelta priva le persone malate e i medici di garanzie sui tempi e le modalità per ottenere una risposta, lasciando spazio a lungaggini che già hanno segnato casi analoghi.

L’Associazione Luca Coscioni continuerà a lottare per i diritti di chi chiede di essere aiutato a morire con dignità, ringraziando le oltre 8.000 persone che hanno sostenuto il dibattito sulla legge “Liberi Subito”.

👉 Scopri di più sulla decisione e le sue conseguenze cliccando qui

Appello ricerca

Il parere della Commissione europea conferma l’incompatibilità della legge ugherese sulla carne coltivata

Dal 10 gennaio 2024, Università ed Enti pubblici di ricerca sono obbligati a utilizzare la piattaforma MePA per tutti gli acquisti, causando gravi rallentamenti.

Questa procedura, progettata per combattere la corruzione, si adatta malamente alle esigenze della ricerca, che richiede rapidità e flessibilità per restare competitiva a livello internazionale.

L’Associazione Luca Coscioni chiede alla Ministra Bernini di ripristinare l’esenzione per il settore della ricerca pubblica, penalizzato da regole pensate per contesti molto diversi.

👉 Firma la petizione per sbloccare la ricerca cliccando qui

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