Sarà un incontro tra l’assessore all’Agricoltura Donato Pentassuglia e il commissario straordinario pe le bonifiche di Taranto, Vito Felice Uricchio, insieme ad altri attori istituzionali – tra i quali il dipartimento Ambiente – e alla presenza dei consiglieri regionali del territorio, ad avviare “una sinergia tra i convergenti impegni di molti attori, che permetta di superare con una visione di lungo periodo il problema della mitilicultura di Taranto”. Parallelamente si coordinerà un’iniziativa dei consiglieri in vista del prossimo bilancio per dedicare al tema l’attenzione necessaria. E’ il risultato ottenuto oggi in IV Commissione con l’audizione richiesta – separatamente – dai consiglieri Massimiliano Di Cuia (Forza italia) e Antonio Paolo Scalera (La Puglia domani) e supportata da Renato Perrini (FdI), Massimilano Stellato (Gruppo misto) e Enzo Di Gregorio (Pd) sulla sempre più grave emergenza della coltivazione di cozze a Taranto. I danni sono ingenti, quantificati in 9mila tonnellate di prodotto andato perduto per un valore economico di 8 milioni di euro. Ma ancora più grave la perdita del 90 per cento del seme, che pregiudica la produzione del prossimo anno. “L’obiettivo – ha detto Di Cuia – è trovare soluzioni che assicurino la produzione del prossimo anno ma diano una prospettiva di medio-lungo periodo all’economia jonica”. Una questione di complessa risoluzione, perché – a parte le reiterate e ormai prevedibili dichiarazioni di stato di calamità, i ristori e i possibili interventi in supporto deli operatori non solo come disoccupazione ma anche contribuzioni integrative, formazione professionale, occorre intervenire su più livelli. Le soluzioni temporanee, con lo spostamento dei mitili da un seno del mar piccolo al mar grande, con i conseguenti problemi di gestione amministrativa (autorizzazioni e concessioni) e quelle strutturali, prevedendo, come ha evidenziato il presidente di Legacoop, Carmelo Rollo, facendo programmazione industriale di impianti diversi da quelli attuali e in mare aperto. Ma il tema dal quale non si può prescindere, ha ribadito Pantassuglia, è quello delle bonifiche, in particolare la bonifica del mar piccolo. Un passaggio cruciale, che sta provando ad affrontare il commissario straordinario Antonio Felice Uricchio, nominato a marzo scorso ma ancora privo di struttura di missione e fondi di funzionamento, con una disponibilità di 52 milioni di euro ma soggetti a limitazioni per cui non possono essere impiegate per il Mar Piccolo. Un quadro piuttosto disarmante reso ancora più fosco da quanto riportato oggi dallo stesso Uricchio: il Cis, Contratto istituzionale di sviluppo per Taranto, ha ritenuto la bonifica del mare tarantino non praticabile perché eccessivamente onerose (stimate grosso modo tre miliardi di euro). Nel frattempo il commissario straordinario, già all’opera con interlocutori istituzionali e scientifici per portare avanti il suo compito, sta disegnando scenari e strategie meno onerosi e più sostenibili sia dal punto di vista ambientale (creando delle “filiere verdi”) sia da quello economico per consentire la sopravvivenza della mitilicultura. “Si tratta di dotare la struttura commissariale di risorse umane e finanziarie”, ha evidenziato Stellato, invitando i consiglieri di minoranza a fare pressione sul governo centrale perché queste risorse siano rese disponibili. Un appella raccolto da Perrini, ribadendo che “queste battaglie non hanno colore politico. Io mi sto già muovendo con i miei interlocutori a livello nazionali e con l’assessore Pentassuglia. la cozza non è solo la più grande ‘azienda’ di Taranto, ma anche il simbolo di quella città e della Puglia”. I sindacati intervenuti hanno consegnato un documento che sintetizza le richieste di tutte le sigle. Riconoscendo il merito e l’impegno dell’assessore all’Agricoltura, si chiede di ampliare il fondo per gli interventi di sostegno regionale (bando 530) e semplificare ii requisiti di ammissibilità ai bandi da emanare in futuro; la modifica dell’ordinanza regionale 171 del 2012 (misure sanitarie straordinarie di controllo del rischio per diossina e policlorobifenili – diossina simili (PCB-DL) nelle produzioni dei molluschi bivalvi di Taranto; fare chiarezza sugli obiettivi che il ministero competente intende perseguire per il mar Piccolo e che la regione confermi con forza la necessità della bonifica integrale del mar Piccolo. Intervenuti anche l’assessore Circaci del Comune di Taranto e il rappresentante del Dipartimento di Prevenzione della Asl Taranto.
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