Agenzia nr. 1911 – La destinazione dei proventi dalle sanzioni del Nucleo di vigilanza ambientale in seduta congiunta I e V Commissione

 
ANNO XXI
Numero 1911
30/09/2024
Pubblicato in Bari

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La destinazione dei proventi dalle sanzioni del Nucleo di vigilanza ambientale in seduta congiunta I e V Commissione

La destinazione dei proventi derivanti dalle sanzioni comminate dal Nucleo di Vigilanza Ambientale afferente alla Sezione regionale di vigilanza per violazioni al Codice della Strada, è l’unico punto all’ordine dei lavori della seduta congiunta delle Commissioni I e V, presieduta da Fabiano Amati e Michele Mazzarano.

L’argomento è stato portato all’attenzione delle Commissioni dal consigliere Luigi Caroli (FdI), in considerazione della necessità di fare chiarezza sul contenuto di un disegno di legge finalizzato a regolarizzare gli introiti delle sanzioni elevate dal Nucleo di vigilanza, valutate in 7.500 euro l’anno. Secondo la relazione tecnica, il personale di vigilanza, con la dotazione di microcamere, è in grado di elevare 50 sanzioni amministrative l’anno. 

In sede di audizione, è stata ascoltata la dirigente della Sezione regionale di Vigilanza Maria Rocca Ettorre, la quale ha relazionato sul punto attenendosi alle disposizioni normative regionali in materia, a partire dalla legge n. 37 del 2015 di istituzione della Sezione regionale di vigilanza della Regione Puglia, avente per oggetto le funzioni di controllo e vigilanza ambientale derivanti dalle competenze non fondamentali delle Province e delle Città Metropolitane, in particolare, della vigilanza e salvaguardia del patrimonio ambientale. La dirigente ha citato anche il Regolamento regionale n. 21 del 2019, attraverso cui sono state disciplinate l’organizzazione, la struttura, le modalità di funzionamento e le funzioni della Sezione regionale di Vigilanza e tra i suoi compiti principali c’era l’accertamento degli illeciti in materia ambientale. 

Quanto alle risorse di cui è disponibile la Sezione che dirige, la Ettorre ha riferito che trovano giustificazione nella deliberazione della Giunta n. 946 del 4.7.2022, con cui si è inteso tracciare le strategie di medio e lungo periodo per contrastare il fenomeno di maggiore interesse e preoccupazione nella pubblica opinione. In tale materia infatti è intervenuto poi un articolo nelle disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2023 e Bilancio pluriennale 2023-2025 della Regione Puglia, che ha previsto una dotazione finanziaria annua di 500 mila euro. 
Per ciò che attiene i sequestri eseguiti dagli agenti della vigilanza ambientale, la dirigente ha chiarito che sono stati fatti con le deleghe delle Procure, con cui il personale si trova a collaborare a stretto braccio. 

Il consigliere Caroli ha avvertito la necessità di ascoltare nel merito anche l’assessore all’ambiente Serena Triggiani, assente ai lavori pur essendo stata convocata insieme al direttore del Dipartimento competente Paolo Garofoli, al fine di chiarire i dubbi sulle funzioni del Nucleo di vigilanza ambientale, in considerazione soprattutto del fatto che nel frattempo è sopraggiunta una nota da parte della Prefettura di Bari, da cui si evince che c’è stato un errore di interpretazione della norma.  Da qui anche una presunta incompatibilità del servizio svolto dagli agenti.  

A ciò si è aggiunta anche la voce del consigliere Antonio Tutolo, che ha chiesto di sapere quale è stata l’attività svolta finora dagli agenti regionali, in virtù anche della cospicua somma di denaro che ogni anno la Regione destina a questa Sezione.  

Il punto è stato aggiornato nella seduta di lunedì prossimo.