Unione Naz. Consumatori su Arera luce: +43 euro, +29,3% su ottobre 2020, -60,6% su ottobre 2022

COMUNICATO STAMPA DELL’UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI DEL 27-09-24

 

Bollette: Arera +8,8% per la luce

 

Unc: luce, +43 euro per vulnerabili

 

Roma e Milano: nessuna offerta del libero più bassa del tutelato

 

Luce: +29,3% su ottobre 2020, ma -60,6% su ottobre 2022

 

Secondo quanto stabilito da Arera, dal 1° ottobre 2024 il prezzo di riferimento della luce per il Servizio di Maggior Tutela sale dell’8,8%.

“Pessima notizia, anche se il rialzo era ampiamente previsto per via e per colpa dell’andamento dei prezzi all’ingrosso. Sia chiaro, però, che i prezzi per i vulnerabili, nonostante l’aumento di oggi, restano ancora più convenienti di quelli del mercato libero. In questo momento a Roma, su ben 1039 offerte registrate sul Portale di Arera con prezzo variabile e per fasce, nessuna per il cliente tipo che consuma 2.000 kWh all’anno è più conveniente della tutela e la più conveniente del mercato libero costa oltre 67 euro in più all’anno; nessun vantaggio anche in caso di prezzo fisso o monorario. Anche a Milano, su 1049 offerte con prezzo variabile e per fasce, nessuna costa meno della tutela! Una dimostrazione del fallimento del mercato libero” afferma Marco Vignola, vicepresidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

Secondo lo studio dell’Unione Nazionale Consumatori, per il nuovo cliente tipo che consuma 2.000 kWh all’anno e ha una potenza impegnata pari a 3 kW, il +8,8% significa spendere 43 euro in più su base annua. La spesa totale nei prossimi dodici mesi (non, quindi, secondo l’anno scorrevole, ma dal 1° ottobre 2024 al 30 settembre 2025, nell’ipotesi di prezzi costanti), sale così, per i vulnerabili, da 486 euro a 529 euro, che sommati ai 1244 euro dell’utente tipo che consuma 1100 metri cubi di gas, determinano una spesa complessiva pari a 1773 euro.

Se il prezzo della luce sale oggi dell’8,8%, nel confronto con i tempi pre-crisi del quarto trimestre 2020 il prezzo è ora superiore del 29,3%, rispetto al picco dell’ottobre-dicembre 2022 è inferiore del 60,6%, mentre rispetto all’ottobre del 2023, in base alla nuova serie storica ricostruita secondo il nuovo cliente tipo, è oggi inferiore del 10,7 per cento. Non si può fare, invece, il confronto con la vecchia spesa annua, non essendo più valida per il passato quella dell’anno scorrevole.

 

Ufficio stampa e ufficio studi: 338/4031534 (Mauro Antonelli)