I lavori della IV Commissione in seduta odierna, sono stati interessati anche dai temi riguardanti le rese vitivinicole e soluzioni a tutela degli agricoltori danneggiati dai sempre più frequenti eventi atmosferici estremi.
In particolare, sull’argomento della riduzione delle rese di uva per ettaro, il consigliere regionale di FdI Tommaso Scatigna ha chiesto la convocazione in audizione dell’assessore regionale all’agricoltura, per chiarimenti in merito alla delibera della Giunta regionale dell’agosto scorso, con cui è stata disposta la riduzione delle rese di uva per ettaro, da applicarsi per tutti i disciplinari IGP per la tipologia “rossi”. Questa pare che avesse generato diversi dubbi interpretativi sulla circostanza se le nuove regole siano da riferirsi all’annata attualmente in corso o se, invece, debbano essere applicate a quella precedente, per la quale erano vigenti le disposizioni del vecchio disciplinare.
Pertanto, considerata l’importanza del settore vitivinicolo per l’economia regionale, si è ritienuto fondamentale ottenere chiarimenti puntuali su tale questione, al fine di garantire una corretta applicazione delle norme e di evitare eventuali disparità di trattamento tra i produttori.
La pronta risposta data dall’assessore al ramo Donato Pentassuglia, in sede di audizione, ha chiarito che il tema delle rese è stato impostato tre anni fa con l’intento di bloccare l’impianto dei vini rossi, a seguito delle giacenze registrate. L’assessore ha spiegato che le rese sono un tema che fa parte di un problema più ampio e che viene affrontato puntualmente con decisioni prese all’unanimità da parte di tutto il partenariato. Nello specifico, l’obiettivo di tale delibera va nella direzione di giungere ad una ristrutturazione dei vigneti, puntando ad una maggiore qualificazione delle cultivar e che quest’anno ha dovuto tener conto anche della riduzione di quasi il 50% della produzione, a causa della siccità. Nella delibera in questione è stato confermato comunque l’impegno del 2023 ed evidenziata la necessità di tutelare le produzioni e di rafforzare l’indirizzo politico addivenendo, con le modalità previste da legge, ad una riduzione delle rese di uva per ettaro da applicarsi per tutti i disciplinari IGP per la tipologia “rossi”. È stato modificato quanto disposto con la DGR 843/2023 prevedendo per i Vini ad indicazione geografica tipica “Puglia”, “Salento”, “Tarantino”, “Valle D’Itria”, “Daunia”, “Murgia” le seguenti produzioni massime di uva per ettaro di vigneto in coltura specializzata, nell’ambito aziendale: 14 tonnellate per la tipologia rosso con la specificazione del vitigno Primitivo; 15 tonnellate per la tipologia rosso con la specificazione del vitigno Susumaniello; 15 tonnellate per la tipologia rosso con la specificazione del vitigno Negramaro e Malvasia Nera, e 15 tonnellate 15 per la tipologia rosso con la specificazione del vitigno Aleatico
All’esito della specificazione data nel merito dall’assessore Pentassuglia, il consigliere Scatigna si è detto soddisfatto cogliendo benevolmente l’azione di diffusione del dialogo tra piccoli e grandi produttori.
Su richiesta del consigliere Fabio Romito (Lega), è stata portata all’attenzione della Commissione l’opportunità di trovare delle soluzioni da adottare per tutelare gli agricoltori dai sempre più frequenti eventi atmosferici estremi, chiedendo nello stesso tempo misure urgenti per il comparto olivicolo danneggiato dalla grandinata del 19 settembre scorso, avvenuta nell’agro di Ruvo di Puglia.
Sul punto è intervenuto il sindaco di Ruvo Pasquale Chieco, il quale ha evidenziato la necessità di un intervento sistemico in termini di tempistica, sulle procedure relative al riconoscimento dei danni da eccezionali avversità atmosferiche, ma anche sulla bassa percentuale dei ristori che vengono concessi rispetto ai danni subiti, se si considera che non superano la portata dell’8%.
L’assessore regionale all’agricoltura Donato Pentassuglia, interpellato sull’argomento, si è detto pronto ad accogliere la richiesta che sarà inviata da parte del Comune di Ruvo, per attivare la valutazione dei danni e giungere alla deliberazione della Giunta di riconoscimento dei danni. L’assessore ha anche detto che in merito al tema si è aperta una discussione a livello centrale, visto che la farraginosità del sistema non consente di dare risposte al grido di allarme delle aziende danneggiate. Tutti temi che si stanno regolando con il Ministero ed il sistema bancario, con l’obiettivo di semplificare le procedure, ma anche l’opportunità di alimentare il fondo rischi.