Da venerdì 13 settembre al MUDEC di Milano
la nuova mostra Deutsche Bank “Artist of the Year”:
Guaymallén dell’artista La Chola Poblete,
vincitrice nel 2023 del prestigioso premio globale
dedicato all’arte contemporanea
Fino al 20 ottobre 2024
MUDEC – Museo delle Culture di Milano Via Tortona, 56 – Milano
www.mudec.it
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Installation view, La Chola Poblete – Guaymallén, Deutsche Bank Artist of the Year 2023, MUDEC, Milano. ©julehering
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Dal 13 settembre al 20 ottobre 2024 il MUDEC di Milano presenta con Deutsche Bank e in collaborazione con 24 ORE Cultura la mostra Guaymallén dell’artista argentina La Chola Poblete, vincitrice nel 2023 del prestigioso premio internazionale “Artist of the Year” che la Banca dedica all’arte contemporanea, e di recente premiata con una menzione speciale per il suo contributo alla 60a Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia.
La mostra è a cura di Britta Färber, Global Head of Art & Culture di Deutsche Bank.
Dopo l’apertura al PalaisPopulaire di Berlino, l’“Artist of the Year” torna al MUDEC di Milano rinnovando l’importante collaborazione tra Deutsche Bank e 24 ORE Cultura che ha preso il via nel 2022 da una comune attenzione verso i linguaggi e i temi del contemporaneo e dall’intento condiviso di presentare al pubblico italiano alcuni degli artisti più interessanti del panorama internazionale che si sono distinti per l’originalità della ricerca e la creatività del proprio lavoro. Anche quest’anno, per avvicinare un pubblico sempre più ampio alle tematiche più attuali dell’arte, la mostra sarà accompagnata da un ricco palinsesto culturale, progettato da 24 Ore Cultura con il supporto di Fondazione Deutsche Bank Italia, con una serie di attività gratuite per scuole, adulti e ragazzi, fra cui visite guidate e laboratori didattici.
In particolare, in occasione dell’apertura della mostra venerdì 13 settembre alle ore 17.00 La Chola Poblete sarà protagonista di un’Artist Talk presso l’Auditorium del MUDEC per raccontare al pubblico gli spunti più rilevanti del suo lavoro e la sua esperienza tra arte e attivismo, in dialogo con la curatrice Britta Färber. Al termine del Talk, sarà possibile visitare la mostra con l’artista e la curatrice. Evento gratuito previa prenotazione obbligatoria.
Roberto Parazzini, Chief Country Officer di Deutsche Bank in Italia, ha dichiarato: “La cifra dell’impegno di Deutsche Bank nel mondo dell’arte è da sempre la capacità di individuare le espressioni che meglio rappresentano il presente e di renderle accessibili a un pubblico sempre più ampio. Siamo lieti di rinnovare la collaborazione con il Comune di Milano e 24 ORE Cultura e di portare per il terzo anno di fila al MUDEC il progetto Artist of the Year, ancora una volta con un’artista in grado di distinguersi per la forza dei suoi messaggi”.
Federico Silvestri, Amministratore Delegato di 24 ORE Cultura, afferma: “Siamo felici di rinnovare la collaborazione con Deutsche Bank per questo prestigioso premio internazionale che ci vede vicini nella promozione dell’arte come strumento fondamentale di interpretazione e interrogazione del nostro presente. In particolare la mostra di La Chola Poblete ci porta a riflettere su importanti temi quali i diritti, l’inclusione, le questioni di genere, l’incontro tra culture diverse, rispecchiando la mission del museo: uno spazio di dialogo e scambio sui temi della contemporaneità attraverso la voce degli artisti di tutto il mondo”.
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Installation view, La Chola Poblete – Guaymallén, Deutsche Bank Artist of the Year 2023, MUDEC, Milano. ©julehering
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Il 2023 è l’anno di La Chola Poblete, che con il progetto Guaymallén rende omaggio alle sue origini indigene e all’identità queer. Prendendo il nome dalla sua città natale nel nord dell’Argentina, a Mendoza, ai piedi delle Ande, l’esposizione fonde la vita, le radici, l’esperienza e la visione dell’artista in un racconto profondamente personale e schietto, ricco di bellezza, crudeltà e ribellione.
Artista, performer e attivista per i diritti LGBTQ+, nel suo lavoro La Chola Poblete (1989) esamina in modo critico le conseguenze del colonialismo e della supremazia bianca nel suo Paese, l’Argentina. Attraverso differenti media come scultura, pittura, performance, disegno, acquarello e fotografia, riflette sulle sue radici indigene e queer e si oppone alla stereotipizzazione e all’esotizzazione delle popolazioni indigene confrontandosi con il ruolo storico di donne, travestiti e transessuali, espressioni della femminilità prese di mira o emarginate dalle strutture di potere religiose e patriarcali.
A questi temi si associa una riflessione più ampia che riguarda la posizione dell’artista nel mondo dell’arte in relazione alla sua identità (trans, indigena) e il ruolo delle istituzioni occidentali nel determinare i canoni di ciò che chiamiamo “arte”, un processo che non è solo un prodotto storico ma dipende attivamente da determinate condizioni ideologiche e post-coloniali.
Per Guaymallén l’artista ha progettato uno spazio che si riferisce allo stile architettonico del barocco andino, ridisegnando gli ambienti di Mudec Photo come una straordinaria “cattedrale del disegno” contemporanea, un luogo dai colori intensi che variano dal rosso al giallo zolfo, composto da stanze simili alle navate laterali di una chiesa. Un ambiente immersivo popolato da motivi e simboli religiosi, politici, erotici, pop-culturali e indigeni che si sovrappongono tra loro, dove storie di salvezza, vergini, martiri e antiche dee sono filtrate da una lente di auto-emancipazione, di guarigione e di reclamazione sovversiva.
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Installation view, La Chola Poblete – Guaymallén, Deutsche Bank Artist of the Year 2023, MUDEC, Milano. ©julehering
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In particolare, la mostra presenta una serie di opere inedite realizzate con una tecnica molto particolare, che prevede la cottura in forno di sculture in pasta di pane, un materiale che gode di vita propria e si trasforma in qualcosa di nuovo, sfuggendo al controllo dell’artista.
Da qui la collaborazione con Panificio Davide Longoni attivata per la tappa italiana della mostra Guaymallén. Nello storico forno milanese La Chola ha realizzato due sculture antropomorfe a grandezza naturale e una serie di maschere, instaurando così un parallelismo tra il rituale della panificazione e quello della creazione artistica.
L’opera Maria & papas lays (Maria & patatine fritte) è una figura ibrida che rimanda alla santità e che mescola cattolicesimo, spiritualità indigena e ideologia queer. Una forma femminile che viene spogliata della sua intrinseca sensualità e, allo stesso tempo, suggerisce una sessualità potenzialmente mutevole.
Nell’installazione Sin tìtulo (Senza titolo), a forma di croce, La Chola combina la natura rigida della lancia di metallo con l’essenza poetica e fluida degli acquerelli, insieme alla malleabilità del pane, associato al calore e al nutrimento.
La mostra presenta anche una serie di acquarelli di grandi dimensioni. Per l’artista, i processi di pittura ad acquerello e di cottura del pane sono simili. Afferma La Chola Poblete: “Quando realizzo una maschera di pane o lavoro con l’acquerello fuso, entrambi seguono un percorso irreversibile. Da un lato, la pasta assume diverse sfumature di colore a seconda di quanto tempo rimane nel forno, cambiando forma, lievitando, crepando e bruciando. Allo stesso modo, l’acquerello distorce il disegno, si mescola con altre macchie e crea nuove forme. Ho la sensazione che questi materiali abbiano una qualità performativa, incarnando la mutevolezza e il flusso”.
Il percorso espositivo include inoltre una nuova serie di tre lavori fotografici in cui La Chola interpreta il personaggio principale, ispirandosi da una parte alle figure della mitologia, come ad esempio la lupa capitolina nell’opera La Loba (The She-Wolf), e dall’altra parte all’iconografia cristiana, come ne La Virgen de la leche (Madonna Lactans), che nutre con il suo latte nella bocca un mormone – gruppo religioso molto presente in Argentina – chiaro riferimento allo sfruttamento portato dal colonialismo. Il terzo soggetto, stampato su una maglietta, mostra una situazione estrema che ha come protagonista la stessa La Chola mentre viene scuoiata.
Con la sua arte, che può essere sia brutalmente candida sia condita di umorismo acerbo, La Chola Poblete smantella gerarchie e ordini prestabiliti, sfida paradigmi culturali e tassonomie di genere, mette in discussione stereotipi e cliché costruiti dalle narrazioni del dominio patriarcale occidentale nel nostro mondo moderno.
Grazie alla collaborazione con Deutsche Bank per il progetto “Artist of the Year”, il Mudec conferma ulteriormente il suo ruolo di spazio votato alla sperimentazione e ai linguaggi più innovativi, dove il pensiero e le pratiche di artisti tra i più importanti della scena contemporanea – come ad esempio Maxwell Alexandre, Conny Maier, Zhang Xu Zhan e LuYang – hanno trovato massima espressione.
Dopo Wangechi Mutu (2010), Yto Barrada (2011), Roman Ondàk (2012), Imran Qureshi (2013), Victor Man (2014), Koki Tanaka (2015), Basim Magdy (2016), Kemang Wa Lehulere (2017), Caline Aoun (2018-2019), Maxwell Alexandre, Conny Maier e Zhang Xu Zhan (biennio 2020 – 2021), Lu Yang (2022), e La Chola Poblete (2023), l’“Artist of the Year” 2024 è Rohini Devasher.
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Installation view, La Chola Poblete – Guaymallén, Deutsche Bank Artist of the Year 2023, MUDEC, Milano. ©julehering
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La Chola Poblete
La Chola Poblete (1989 Mendoza, Argentina) è un’artista multidisciplinare che vive e lavora a Buenos Aires. Ha partecipato a diverse mostre personali e collettive in Argentina e all’estero. Tra le mostre personali si segnala Ejercicios del llanto al Museo de Arte Moderno di Buenos Aires (2022), curata da Victoria Noorthoorn, direttrice del museo, che ha proposto La Chola Poblete al Deutsche Bank Global Art Advisory Council come “Artist of the Year” 2023.
Dall’assegnazione del premio di Deutsche Bank nasce la mostra Guaymallén, presentata prima al Palais Populaire di Berlino (2023) e poi al MUDEC di Milano (2024). Sue mostre personali si sono tenute alla Kunsthalle di Lisbona (2023), alla Galleria Pasto di Buenos Aires (2021), al Museo Carlos Alonso di Mendoza (2019); ha partecipato a diverse collettive presso Galleria POGGI di Cavaillon, Francia (2022), ISLAA Institute of Studies on Latin American Arts di New York (2022), Centro Internacional Das Artes José de Guimarães di Lisbona (2022); Museo Moderno de Buenos Aires (2021).
Nel 2024 espone alla 60. Esposizione Internazionale d’Arte, Biennale di Venezia, dal titolo Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere, a cura di Adriano Pedrosa ricevendo una menzione speciale della giuria. Nel 2023 partecipa alla 22^ edizione del Festival Internazionale d’Arte Contemporanea SESC_Videobrasil a San Paolo e nel 2024 è presente ad Art Basel con uno stand dedicato
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La Chola Poblete ©julehering
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L’impegno di Deutsche Bank per l’arte
Attraverso il suo impegno nell’arte contemporanea, Deutsche Bank ha stabilito degli standard a livello mondiale, sia con la sua collezione d’arte, una delle più importanti al mondo di opere contemporanee su carta e di fotografia, sia con il suo programma espositivo internazionale, sia con il PalaisPopulaire, il suo forum per l’arte e la cultura nel cuore di Berlino. Da molti anni la banca è presente anche in fiere d’arte selezionate come Frieze London, New York, Los Angeles e Seoul.
Deutsche Bank
Deutsche Bank offre servizi e prodotti di banca retail e private, corporate e transaction banking, lending, asset e wealth management, oltre che una proposta ben focalizzata di investment banking, a privati, piccole e medie imprese, grandi aziende, governi e investitori istituzionali. Deutsche Bank è banca leader in Germania, con solide radici europee e un network globale. L’Italia, dove l’istituto opera da 45 anni, rappresenta il suo primo mercato UE dopo la Germania.
24 ORE Cultura
24 ORE Cultura è una società leader di mercato nella ideazione e realizzazione di mostre d’arte e progetti culturali. In 20 anni di attività ha realizzato più di 250 esposizioni in Italia e all’estero, migliaia di eventi e pubblicato oltre 2500 titoli di volumi illustrati. Dal 2015, gestisce il Mudec – Museo delle Culture, secondo un innovativo modello di governance pubblico privato con il Comune di Milano.
INFORMAZIONI MOSTRA
“Deutsche Bank Artist of the Year” 2023
Guaymallén – La Chola Poblete
MUDEC – Museo delle Culture di Milano
13 settembre – 20 ottobre 2024
Via Tortona 56, Milano
Orari
Lunedì 14.30 – 19.30
Martedì – mercoledì – venerdì – domenica 9.30 – 19.30
Giovedì – sabato 9.30 – 22.30
(ULTIMO INGRESSO UN’ORA PRIMA)
Ingresso libero
Sito
www.mudec.it
Info Tel. 02/54917
INFORMAZIONI STAMPA
Ufficio stampa mostra – ddl |arts|
Alessandra de Antonellis @: elisa.fusi@ddlstudio.net Tel. +39 339 3637.388
Elisa Fusi @: elisa.fusi@ddlstudio.net Tel. +39 347 8086.566
Ilaria Bolognesi @: ilaria.bolognesi@ddlstudio.net Tel. +39 339 1287.840
Ufficio stampa 24 ORE CULTURA – GRUPPO 24 ORE
Elettra Occhini @: elettra.occhini@ilsole24ore.com Tel. +39 02 3022.3917
Ufficio stampa COMUNE DI MILANO Elena Conenna @: elenamaria.conenna@comune.milano.it
Ufficio stampa Deutsche Bank
Communications & CSR Italy
Valerio Mancino Tel. +39 02 4024.3218 @: valerio.mancino@db.com
Federica Iaia Tel. +39 02 4024.3379 @: federica.iaia@db.com
SEC Newgate – Tel. 02 6249991
Nicola Guglielmi – nicola.guglielmi@secnewgate.it
Giorgia Tardivo – giorgia.tardivo@secnewgate.it
Chiara Andreotti – chiara.andreotti@secnewgate.it
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