Agenzia nr. 976 – I lavori della III Commissione

 
ANNO XXI
Numero 976
24/04/2024
Pubblicato in Bari

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I lavori della III Commissione

Quattro le audizioni nella seduta della III commissione. All’ordine del giorno l’interruzione della possibilità di prescrizione dell’ossigenoterapia domiciliare nell’ospedale di Copertino; la questione della mancata internalizzazione del servizio di logistica dei magazzini e del servizio postale della Asl Taranto; la crisi economica e lavorativa nelle Rsa del San Raffaele di San Nicandro Garganico e di Troia e la riduzione delle ore di terapia per ragazzi autistici in cura al Cat di Lecce.

 

Esclusione della possibilità di prescrizione dell’ossigenoterapia domiciliare all’ospedale di Copertino

L’audizione è stata richiesta per approfondire le ragioni per le quali alcune strutture sanitarie, nel caso specifico l’ospedale di Copertino, non hanno più la possibilità di effettuare la prescrizione, ai pazienti che ne necessitano, della terapia domiciliare con ossigeno liquido.  Una situazione, ha spiegato il dirigente della sezione farmaci, dispositivi medici ed assistenza integrativa, Paolo Stella, che non stata provocata da alcuna modifica del regolamento, ma conseguente al fatto che l’informatizzazione del sistema ha fatto emergere “alcune anomalie” rispetto alla delibera del 2012 che traccia le linee guida ed esclude dalle strutture autorizzate quell’ospedale in quanto non dotato di una pneumologia. Tuttavia, ha riconosciuto il dirigente, quelle linee guida sono molto vecchie e sono in fase di esame e di aggiornamento da parte della commissione tecnica regionale, anche con l’obiettivo di  fare in modo che nelle strutture ospedaliere senza pneumologia sia possibile, previa esecuzione dei necessari esami diagnostici, offrire ai pazienti in uscita la terapia domiciliare.  “Nelle more di tale aggiornamento – ha detto Stella – è comunque possibile far ricorso a consulenza ai centri autorizzati con procedure a distanza”. 

 

Servizio di logistica dei magazzini e del servizio postale della Aal Taranto

La questione della mancata internalizzazione del servizio di logistica della Asl Taranto dura da oltre due anni. I rappresentanti sindacali hanno fatto presente che si sarebbero tutti i presupposti per procedere. Si tratta di stabilizzare circa 50 lavoratori in servizio presso la Asl ma dipendenti da una società privata aggiudicataria del bando. Il tema è tornato all’attenzione della Commissione perché è stato appena avviato il nuovo bando, mentre il business plan propedeutico all’internalizzazione da tre anni non è mai stato fatto. E se i sindacati chiedono la revoca della gara, il responsabile patrimonio della Asl Taranto, rup del procedimento in essere, Francesco Russo, ha evidenziato che il bando non può essere bloccato ma che nello stesso è prevista una sorta di clausola risolutiva in caso di internalizzazione. Nel frattempo la Commissione ha proposto la creazione di un tavolo con Asl, Sanitaservice e sindacati, per muoversi più rapidamente nell’elaborazione del business plan, con l’auspicio di potr riprendere i percorsi di internalizzazione ultimamente sospesi. 

 

Strutture sanitarie del San Raffaele a Troia e San Nicandro garganico

Le residenze sanitarie assistenziali del San Raffaele di Troia e San Nicandro garganico stanno subendo, come altre strutture, l’effetto di una riduzione tariffaria introdotta con delibera n. 1293 del 20 settembre 2022 che fissa un costo giornaliera di 100,33 euro per posto letto mentre precedentemente era di 130 euro. La conseguenza è una riduzione delle entrate per le strutture, che si traduce in una pesante ricaduta sia sul personale – con il rischio di licenziamenti per gli operatori – sia sulle famiglie degli ospiti, costrette a sostenere un onere economico maggiorato che passa, con decorrenza da luglio 2023, dal 30 per cento della tariffa al 50 per cento.
Tale situazione si è determinata perché, ha spiegato la dirigente regionale del servizio strategie e governo assistenza alle persone in condizioni di fragilità Elena Memeo, è da ricercare nella nuova delibera 1293 del 2022 che aggiorna le tariffe regionali per l’Assistenza Sociosanitaria in favore di non autosufficienti e archivia il preesistente regolamento 8 del 2002 che distingueva tra Rsa e Rssa. 
E’ da tener presente, ha evidenziato la dirigente, che le strutture del San Raffaele stanno operando in proroga rispetto a contratti ormai scaduti. Occorre quindi rifare le gare, prevedendo la verifica e riclassificazione delle residenze sanitarie. Nelle more, la Regione ipotizza un accreditamento temporaneo sulla base delle nuove regole. 
Riguardo invece alla quota di partecipazione delle famiglie la Regione non può intervenire in quanto essa è stabilita dal Dpcm del 2017: i trattamenti estensivi sono integralmente a carico del Servizio sanitario nazionale mentre i trattamenti di lungoassistenza sono a carico del Servizio sanitario nazionale per una quota pari al 50 per cento della tariffa giornaliera.
“Con questi riferimenti – ha aggiunto Memeo – possiamo rivedere il numero di assegnazioni per il foggiano parallelamente all’attività di verifica per i nuovi setting assistenziali”.

 

Cat Lecce. Riduzione orario prestazioni terapeutiche su minori affetti da autismo

All’esame della III Commissione la preoccupazione, soprattutto di molti genitori di ragazzini affetti da disagio dello spettro autistico, per la riduzione pari al 50 per cento delle ore di intervento previste dal programma regionale integrato, nel Cat di Lecce, in particolare per la fascia di età compresa tra i 6 e gli 11 anni. 
I genitori hanno rappresentato il fondato timore di una regressione tale da compromettere lo sviluppo psico –educativo e comunicativo con danni irreversibili per i loro bambini. Per i minori di questo modulo (ne sono previsti tre per tre fasce di età: 0-5; 6-11 e 12-18) è stata confermata la drastica riduzione delle ore di trattamento.  La responsabile Responsabile dell’ Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria Infantile della Asl di lecce, Adriana Margiotta, ha giustificato tale riduzione a seguito di una modifica organizzativa che ha comportato la redistribuzione del budget disponibile tra i tre moduli di attività assistenziale. Precedentemente, in ragione dell’esiguo numero di minori della fascia 12-18 (solo quattro), una parte del budget era stato destinato alla fascia 6-11, “permettendo di raddoppiare il numero dei bambini assistiti”.  “La necessaria riprogrammazione sulla base dell’ultimo regolamento – ha proseguito Ruggiero – avrebbe comportato la dimissione della metà dei bambini della seconda fascia. E’ stato quindi ritenuto utile, chiamare le famiglie e rivalutare i pazienti riducendo le ore per bambino”. 
Una scelta, a parere dei commissari, “inappropriata sulla quale bisognerebbe tornare, ripristinando le ore di prestazione”.  Non solo, la necessità di sottoporre a verifica l’opportunità della scelta e le disponibilità di budget fanno ritenere improcrastinabile l’audizione del direttore generale della Asl De Giorgi, posta come urgente in calendario. 
Per il Dipartimento della Regione, la dirigente Elena Memeo ha proposto di valutare, in attesa di una verifica dei fabbisogni per tutto il territorio, la possibilità di una rapida modifica del regolamento che permetta di non fare attribuzioni stringenti di posti per le tre fasce ma – preservando la differenziazione dei moduli – unificare il numero di posti, in modo da consentire una maggiore flessibilità da parte delle strutture accreditate. Soluzione che ha convinto genitori e operatori ma ritenuta solo preliminare  alla revisione dei fabbisogni e, come è stato più volte sottolineato da un consigliere salentino, al corretto utilizzo dei cinque milioni annui stanziati  con la Legge di Bilancio 2022 a titolo di contributo per il metodo ABA e non distribuiti.  
La prossima seduta sul tema potrebbe essere convocata dal presidente della Commissione il 30 aprile

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