Allarme rosso per lo Smart Working

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Comunicato sindacale della Giunta Regionale del 17/01/2024

Allarme Rosso

Lo smart working è a rischio. Venerdì l’Amministrazione ha trasmesso a tutte le Organizzazioni Sindacali una proposta con la quale si concedono 4 giorni al mese.

L’altro ieri alle ore 12:00 sembra si sia riunito il “fantomatico” Organismo paritetico per l’innovazione previsto all’articolo 6 del CCNL 2019-2021.

Tra le competenze attribuite a questa ennesima entità burocratica vi sono la “qualità del lavoro e del benessere organizzativo, anche con riferimento alle politiche formative, al lavoro agile ed alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro”. Mentre i componenti di parte sindacale sono 4: un componente designato dalla CISL, un componente designato dalla UIL, un componente designato dalla CGIL e un componente designato dal CSA.

Incredibilmente, qualche settimana fa, in un contesto decisamente kafkiano, a questo “fantomatico” Organismo paritetico è stata attribuita la paternità delle bozze di regolamento per le progressioni verticali e di nuova disciplina delle Elevate Qualificazioni, trasmesse dall’Amministrazione lo scorso 30 novembre 2023 a tutte le Organizzazioni Sindacali, e poi espunte da ogni discussione perché destinatarie di numerosissime critiche.

Oggi, ancora più incredibilmente, sembra proprio che la bozza, in allegato, riguardante la nuova disciplina del lavoro agile, trasmessa dall’Amministrazione lo scorso 12 gennaio 2024 a tutte le Organizzazioni Sindacali, sia opera di questo “fantomatico” Organismo paritetico! Perché “fantomatico”? Perché il CCNL, all’articolo 6, comma 3 lettera c) prevede che l’Organismo paritetico per l’innovazione “trasmette le proprie proposte … omissis … alle parti negoziali della contrattazione integrativa” quindi anche ai componenti dell’Assemblea RSU ai quali non è pervenuto niente di niente!

Nel merito della questione

Premesso che viviamo in un Paese in cui l’Organizzazione datoriale per eccellenza, Confindustria, attraverso il proprio organo ufficiale (vedi link: https://amp24.ilsole24ore.com/pagina/AFbNgCqB ) sostiene testualmente, e secondo noi a ragione, che “… omissis … in contesti in cui la leadership è di qualità, non solo i lavoratori manifestano un livello di soddisfazione maggiore perché si sentono valorizzati da una relazione positiva con il “capo”, ma in generale tutte le performance aziendali sono migliori … omissis …” e che, ormai, è opinione comune che il lavoro agile sia un mero strumento organizzativo (quindi neutro) di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, USB propone innanzi tutto:

  1. l’applicazione della direttiva ministeriale dello scorso 29 dicembre 2023;
  2. un rispetto pedissequo di quanto disposto all’articolo 17, comma 1 lettere d), d bis) ed e) del decreto legislativo 165/2001, ovvero: i dirigenti dirigono, coordinano e controllano gli uffici che da essi dipendono, concorrono all’individuazione delle risorse e dei profili professionali necessari allo svolgimento dei compiti dell’ufficio cui sono preposti, e provvedono alla gestione del personale e delle risorse finanziarie e strumentali assegnate ai propri uffici;
  3. il rispetto delle priorità previste all’articolo 18, comma 3 bis della legge 81/2017;
  4. la possibilità di usufruire dei permessi previsti all’articolo 66, comma 2 del CCNL;
  5. l’innalzamento a 12 del limite massimo mensile delle giornate lavorative in modalità agile.

La difesa degli interessi dei lavoratori passa esclusivamente attraverso l’auto-organizzazione con la conseguente attribuzione della propria Rappresentanza a Sindacalisti seri ed onesti.

 

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