Agenzia nr. 2334 – Casili: “Parlerò con l’assessore Pentassuglia dell’accordo con i CAA. Non possiamo penalizzare migliaia di professionisti”

 
ANNO XX
Numero 2334
07/12/2023
Pubblicato in Bari

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Casili: “Parlerò con l’assessore Pentassuglia dell’accordo con i CAA. Non possiamo penalizzare migliaia di professionisti”

Il vicepresidente del Consiglio regionale Cristian Casili annuncia un’audizione urgente in IV Commissione in merito alla delibera regionale dello scorso 8 agosto con cui è stato approvato lo schema di convenzione tra assessorato all’Agricoltura e i CAA, i Centri di Assistenza Agricola per la gestione delle domande per l’accesso ai finanziamenti comunitari, nazionali e regionali per le imprese agricole. 

“Non possiamo – dichiara Casili – ignorare l’allarme lanciato dagli ordini degli agronomi, perché in questo modo i CAA non limiterebbero più i loro compiti all’assistenza burocratica degli operatori del settore, ma gestirebbero le pratiche fino all’erogazione dei contributi, alterando così il libero mercato. La delibera prevede che i CAA possano effettuare l’attività istruttoria delle domande e rilasciare la relativa autorizzazione, diventando così ‘controllori’ delle pratiche per cui loro stessi avrebbero effettuato la consulenza, una posizione che di fatto taglierebbe fuori dal mercato gli agronomi, con la giustificazione della semplificazione dell’iter burocratico. E purtroppo non si tratta del primo tentativo. Ho appreso da interlocuzioni con gli stessi professionisti che gli ordini hanno presentato ricorso al Tar per chiedere l’annullamento della delibera, che di fatto finisce con il penalizzare anche le aziende. Credo che la questione vada approfondita il prima possibile, mettendo allo stesso tavolo gli ordini e l’assessorato all’Agricoltura, così da cercare una soluzione immediata. Dalla stampa leggiamo notizie che non possono non preoccuparci. Migliaia di professionisti sarebbero ingiustamente penalizzati, e non possiamo permetterlo. Parlerò per le vie brevi con l’assessore Pentassuglia per esporgli le ragioni che hanno portato al ricorso al Tar e capire se da parte dell’assessorato ci sia la volontà di ascoltare gli agronomi per trovare una soluzione di equilibrio come avvenuto in altre Regioni”./comunicato 

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