Agenzia nr. 2190 – “Vite spezzate”, la mostra sul tema della violenza sulle donne, nell’ambito di “Futura, la Puglia per la parità”

 
ANNO XX
Numero 2190
25/11/2023
Pubblicato in Bari

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“Vite spezzate”, la mostra sul tema della violenza sulle donne, nell’ambito di “Futura, la Puglia per la parità”

Domenica 26 novembre alle 18,00 al Museo ME&DA Museo Etnografico e delle Arti di Castelluccio dei Sauri (FG) si terrà l’inaugurazione della mostra documentaria sul tema della violenza sulle donne dal titolo “VITE SPEZZATE, finanziata dal Consiglio regionale della Puglia nell’ambito dell’Avviso “FUTURA. La Puglia per la Parità”, chiude una attività di ricerca del Centro Studi Diomede O.d.V., iniziata negli anni scorsi, sul tema della violenza sulle donne.

All’incontro partecipano, dopo il saluto delle autorità, il rappresentate dell’Arma dei Carabinieri, Francesca Vecera (pedagogista del Centro Antiviolenza “Libellula” di Troia) e Michele Paglia (presidente del Centro Studi Diomede OdV).

La mostra è articolata in un percorso di pannelli che riassumono ed espongono i dati raccolti sul tema della violenza di genere: violenza domestica, sui luoghi di lavoro, violenza sociale, femminicidi e altre forme di abusi nei confronti delle donne.
I pannelli finali sono dedicati ad alcune donne che hanno subìto in prima persona queste forme di violenza e sono riuscite a darne testimonianza oppure, purtroppo, sono finite sulle pagine di cronaca nera.
Al di là dei dati raccolti dall’ISTAT (la cui ultima indagine risale a una decina di anni fa), le notizie di cronaca, vicine e lontane, devono farci riflettere sulla necessità del cambiamento.
Sono ancora tanti i casi di femminicidi, così come i casi di violenza fisica, economica e psicologica, anche se poco denunciati.
Il numero dei casi denunciati è inferiore nel Sud Italia, dove è ancora forte il retaggio culturale che vede nell’uomo il gestore della vita economica della famiglia e nella donna un essere meno capace dell’uomo e dedito all’ubbidienza al capofamiglia e all’accudimento dei figli.
Altrettanto interessanti sono i dati sugli stereotipi, ovvero quei modi di pensare e vedere le cose che ci vengono inculcati dalla società e non hanno alcun fondamento scientifico o razionale.
Gli stereotipi sui ruoli e sui comportamenti che la donna “deve” tenere sono diffusi soprattutto nel Sud Italia, in una fascia di età più avanzata e in misura simile tra uomini e donne.
Ciò deve spingerci a fare una riflessione, ovvero che gli stereotipi possono essere combattuti con la cultura, l’informazione, l’educazione.
Educare al rispetto dell’altro, della sua diversità, deve essere un obiettivo principale sin dalla più tenera età.
L’intento di questa mostra è quello di gettare un seme per le nuove generazioni, sensibilizzando gli uomini e le donne di oggi e di domani, spingendoli a non accettare più situazioni di violenza, di qualunque tipo essa sia, affinché le “Vite Spezzate” non siano state spezzate invano./comunicato

 

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