DESIRÒ (LIB-POP): IL CETO MEDIO COME BANCOMAT DELLO STATO. ABBASSARE VERAMENTE LA PRESSIONE FISCALE DI TUTTI DEVE ESSERE UNA PRIORITÀ

“I dati presentati ieri al CNEL nell'incontro organizzato da Itinerari Previdenziali, fotografano un Paese in cui non è più rispettato l'articolo 53 della nostra costituzione, che sancisce la compartecipazione di ogni cittadino alle spese pubbliche a seconda della propria capacità contributiva”, Claudio Desirò, Segretario di Italia Liberale e Popolare, commenta così i dati della Settima Regionalizzazione sul Bilancio del Sistema Previdenziale Italiano.

“Oggi, nel nostro Paese, circa il 40% della popolazione non versa nemmeno un Euro di Irpef e ne consegue che 2 contribuenti su 3 siano soggetti ad un'imposizione fiscale per coprire il non versato dal terzo”, aggiunge Desirò.

“Ciò che è ancora più iniquo è l'enorme pressione fiscale che pesa sulle spalle del Ceto Medio, cioè su coloro che guadagnano più di 2000 Euro netti al mese: pur rappresentando solo il 13,9% dei contribuenti attivi, versano ogni anno più del 62% del totale Irpef complessivamente incassato ogni anno dallo Stato”, continua Desirò.

“Una situazione che continua e si aggrava nel tempo, tipica degli approcci economici e fiscali della sinistra, attualmente protratti anche dal Governo di Centrodestra. Adoperarsi per ridurre la pressione fiscale di tutti, compreso quel Ceto Medio sempre più povero, deve essere una priorità, evitando di sperperare ulteriori risorse a favore delle solite categorie, già tutelate, ed invertendo la rotta delle fallimentari politiche dei bonus e delle misure una-tantum. Una priorità non più procrastinabile per il rilancio del Paese, degli investimenti e del mercato interno”, conclude Desirò.

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