DESIRÒ (LIB-POP): LE PIAZZE PACIFINTE ED ANTISEMITICHE CHE PARLANO DI LIBERTÀ AUGURANDOSI LA TEOCRAZIA

“A coloro che dalle nostre parti sfilano nelle piazze del pacifintismo, a favore di Hamas ed intrise di antisemitismo, bisogna ricordare che se i terroristi islamici l'avessero vinta, come malauguratamente si augurano loro, non ci sarebbe alcuna “libertà” per la Palestina ed il suo popolo. Si instaurerebbe, infatti, un regime teocratico come quello iraniano, dove le donne vengono picchiate ed uccise anche solo per un velo indossato male. Dove la comunità LGBT subisce persecuzioni ed esecuzioni in piazza. Un regime nel quale “diritti” e “democrazia” non avrebbero mai spazio”, così Claudio DesiròSegretario di Italia Liberale e Popolare, commenta le manifestazioni pro Palestina che si susseguono in questi giorni.
“Piazze dalle quali si lanciano urla e slogan contro Israele, augurandosi una sua scomparsa. Dalle quali si levano striscioni e cartelli in cui si paragonano, indegnamente, gli ebrei ai nazisti. Nelle quali il pacifintismo non riesce a nascondere un sentimento antisionista ed antisemita più che evidente e preoccupante”, aggiunge Desirò.
“Gli episodi di antisemitismo che si susseguono in tutta Europa ai danni delle comunità ebraiche sono preoccupanti e che molti aderenti agli ambienti di sinistra, che sempre si schierano a parole dalla parte dei deboli, non si accorgano di quanto sta accadendo è imbarazzante. Così come è imbarazzante che esponenti politici del centrosinistra dichiarino con orgoglio la propria partecipazione a manifestazioni con cori e slogan decisamente censurabili“, continua Desirò.
“Alle tante anime belle che si riempiono la bocca della parola pace bisognerebbe chiedere di ragionare un po' più a fondo prima di scendere in piazza ad urlare slogan privi di aderenza alla realtà. Non ci può essere pace con un'organizzazione terroristica che ha come unico scopo l'eliminazione di Israele e che per fare questo è disposta a sacrificare donne e bambini palestinesi, soggiogati, come annunciato sabato da uno dei suoi maggiori esponenti”, conclude Desirò.
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