da Pictet WM – Cina: il rischio a breve termine è sovrastimato, ma le azioni restano penalizzate dalle preoccupazioni per la crescita

Buongiorno,

inviamo di seguito e in allegato la flash note “Cina: il rischio a breve termine è sovrastimato, ma le azioni restano penalizzate dalle preoccupazioni per la crescita” a cura di Dong Chen, Head of Asia Macroeconomic Research, e Julien Holtz, Emerging Market Strategist di Pictet Wealth Management.

 

Restiamo a disposizione.
Un saluto,
Lucrezia Pisani

+39 3476732479

 

 

Cina: il rischio a breve termine è sovrastimato, ma le azioni restano penalizzate dalle preoccupazioni per la crescita

  • Nelle ultime settimane i mancati rimborsi del debito da parte di un altro importante promotore immobiliare e di uno dei maggiori istituti bancari ombra hanno innescato il timore di rischi finanziari sistemici in Cina.
  • A nostro avviso, tuttavia, tali preoccupazioni sono esagerate a causa della limitata esposizione diretta del settore bancario cinese agli operatori immobiliari e delle dimensioni relativamente ridotte (e in contrazione) delle attività di istituzioni bancarie ombra.
  • In risposta, le autorità cinesi hanno intrapreso azioni per alleviare le forti pressioni di liquidità presenti in diversi comparti del settore privato e in alcune amministrazioni locali.
  • Sebbene non ci aspettiamo un tracollo finanziario, il crollo immobiliare probabilmente costerà all’economia cinese in termini di crescita potenziale a lungo termine, soprattutto a causa di un forte rallentamento degli investimenti.
  • Il sentiment del mercato verso le azioni cinesi è indubbiamente depresso. Nonostante le basse valutazioni (P/E forward 10x e 11,7x rispettivamente per i titoli offshore e onshore), che appaiono ancora più tese su base settoriale, è evidente che gli investitori non fanno la fila per comprare azioni cinesi.
  • Anche il quadro degli utili rimane poco allettante: le aspettative di crescita degli utili per quest’anno, pari a quasi il 20%, rimangono infatti troppo elevate e le revisioni sono costantemente negative, soprattutto in termini di USD.
  • Sebbene il quadro generale sia negativo, il ribasso sulle azioni cinesi potrebbe aver raggiunto un picco locale e, pertanto, ci asteniamo dal ridurre la nostra esposizione. Tuttavia, abbiamo corretto al ribasso il nostro obiettivo di fine anno per l’MSCI China, portandolo a 65 HKD, prevedendo una leggera rivalutazione degli utili a termine (rapporto P/E a 12 mesi pari a 10,5x da 11,0x precedente) e una crescita degli utili a una sola cifra.

 

 

English version

Near-term risk is overblown, but equities are weighed down by growth concerns

  • In recent weeks, missed debt repayments by another major property developer and one of the largest shadow-banking institutions have triggered fears of systemic financial risks in China.
  • In our view, however, such concerns are overblown due to the Chinese banking sector’s limited direct exposure to property developers and the relatively small (and shrinking) size of shadow banking activities.
  • In response, the authorities have taken action to alleviate the acute liquidity stress in parts of the private sector and at some local governments.
  • While we do not expect a financial meltdown, the property slump will likely cost the Chinese economy in terms of long-term growth potential, primarily because of a sharp slowdown in investment.
  • Sentiment towards Chinese equities is undoubtedly depressed. Despite low valuations (10x and 11.7x forward P/Es respectively for offshore and onshore stocks), which look even more stretched on a sector-adjusted basis, investors are clearly not queuing to pile into Chinese stocks.
  • The earnings picture, too, remains unappealing, as expectations for profit growth this year of almost 20% remain too high, and revisions steadily negative, particularly in USD terms.
  • While the overall picture is grim, bearishness around Chinese equities may have reached a local peak and we therefore are refraining from cutting our exposure. But we have adjusted downward our year-end target for the MSCI China to HKD65, expecting a slight re-rating of forward earnings (12-month P/E ratio at 10.5x from 11.0x previously) and high single-digit earnings growth.

 

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