da Pictet WM – Markets Weekly Outlook: nessuno è infallibile – AA+

Buon pomeriggio,

inviamo di seguito la flash note “Nessuno è infallibile – AA+” a cura di César Pérez Ruiz, Head of Investments & CIO di Pictet Wealth Management con una view settimanale sulle principali tematiche globali e sull’andamento dei mercati finanziari.

 

Restiamo a disposizione.
Federica Guerrini

+39 340 7500862

 

 

Nessuno è infallibile – AA+

La scorsa settimana Fitch ha seguito altre agenzie di valutazione abbassando il rating creditizio degli Stati Uniti da AAA ad AA+. Fitch ha citato come motivi della sua decisione un deterioramento delle prospettive del bilancio pubblico, il crescente peso del debito governativo e una «erosione della governance».  È una situazione che abbiamo già vissuto. Ad agosto 2011, Standard & Poor’s aveva tagliato il rating di eccellenza degli Stati Uniti per timori simili, innescando un fortissimo sell off delle azioni e dei bond statunitensi che era durato un giorno. Nonostante la montagna del debito statunitense sia cresciuta negli ultimi 12 anni, la reazione del mercato questa volta è stata molto più smorzata. Una delle spiegazioni potrebbe essere che l’economia americana è probabilmente in forma migliore (la crescita economica aveva subìto una battuta d’arresto nel 1° semestre 2011). A tale proposito, bisogna ricordare il balzo della crescita della produttività non agricola ad un massimo da tre anni a questa parte nel 2° trimestre (+3,7% trimestre su trimestre dopo un calo nel 1° trimestre), che ha limitato di conseguenza la crescita dei costi del lavoro unitari ad un 2,4% annuale rispetto a circa il 7% di un anno fa.  Anche se questo trend deve ancora trovare conferma, il dato sulla produttività aumenta le ragioni dei sostenitori di un «atterraggio morbido» per gli Stati Uniti. Esso potrebbe anche aiutare le imprese americane a sopportare la recente pressione sui margini – confermata dalla diminuzione del rapporto utile per azione delle società S&P 500 per il terzo periodo consecutivo nel 2° trimestre. Questa settimana seguiremo con attenzione il rapporto sull’indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti per il mese di luglio.

Anche se l’effetto nel breve periodo è stato modesto, le giustificazioni di Fitch per il dowgrade del rating sono problemi reali che hanno implicazioni a lungo termine per gli asset statunitensi.  Il downgrade ha anche creato il clima per un sell off degli US Treasury con le scadenze più lunghe dopo che gli Stati Uniti avevano ampliato i programmi di indebitamento per i prossimi mesi. Il rapporto piuttosto debole sui posti di lavoro non agricoli per il mese di luglio ha aiutato ad arrestare la discesa, ma il rally dei bond con scadenza breve (mentre il mercato si convinceva maggiormente dell’idea di una Fed arrivata alla fine o vicina alla fine del suo ciclo di aumento dei tassi) ha determinato un nuovo irripidimento della curva dei tassi statunitensi la scorsa settimana.  In considerazione della possibile ulteriore volatilità nelle obbligazioni statunitensi, ci piacciono i derivati che permettono di trarre profitto dall’irripidimento della curva dei tassi e nel contempo di proteggere il capitale.

Le banche centrali di alcuni mercati emergenti hanno iniziato a tagliare i tassi di riferimento. Un taglio dei tassi in Cile è stato seguito da un allentamento superiore al previsto da parte del Banco do Brasil la scorsa settimana. Avendo agito più tempestivamente e con maggiore determinazione di molti altri pari nelle economie avanzate, diverse monete dell’America Latina figurano ai primi posti tra le top performer quest’anno. Grazie alla loro disciplina, le banche centrali di alcuni paesi emergenti sono ora in condizioni di tagliare i tassi, mentre con la moderazione dell’inflazione i loro bond e le loro monete continuano a offrire tassi reali interessanti.

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