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Lunedì 12 giugno 2023, la Corte dei conti europea, il custode delle finanze dell’UE, pubblicherà la propria valutazione in merito a se la Commissione abbia sviluppato sistemi efficaci per gestire il debito contratto per finanziare NextGenerationEU (NGEU).
Il tema trattato
Nel giugno 2021 la Commissione ha varato NGEU, il più grande programma di assunzione di prestiti nella storia dell’UE. L’iniziativa è finanziata integralmente tramite indebitamento e fornisce sovvenzioni e prestiti agli Stati membri al fine di sostenerli nella ripresa economica dopo la pandemia. Entro la fine del 2026, la Commissione mira a emettere obbligazioni dell’UE per un importo massimo di 807 miliardi di euro sui mercati dei capitali. Il debito contratto a titolo di NGEU dovrà essere integralmente rimborsato entro il 2058, o dagli Stati membri mutuatari (nel caso dei prestiti) o a valere sul bilancio dell’UE (nel caso delle sovvenzioni).
L’audit
La Corte si è concentrata sulla concezione e sull’iniziale funzionamento del sistema di gestione del debito connesso a NGEU nel periodo compreso tra giugno 2021 e giugno 2022. Mediante l’audit, la Corte intende contribuire alla sana gestione finanziaria delle future operazioni di gestione del debito fondate sulla nuova strategia di finanziamento diversificata che, nel dicembre 2022, è diventata l’approccio applicato di default dall’UE alla gestione del debito.
Per la stampa
- La relazione e il comunicato stampa saranno pubblicati nel sito Internet della Corte (eca.europa.eu) lunedì 12 giugno alle ore 17:00 (ora dell’Europa centrale).
- Il Membro della Corte responsabile per questa relazione è Jorg Kristijan Petrovič.
- Per interviste, dichiarazioni e domande dei media, si prega di contattare l’Ufficio stampa della Corte: press@eca.europa.eu.
Le relazioni speciali della Corte dei conti europea illustrano le risultanze degli audit espletati su politiche e programmi dell’UE o su temi di gestione relativi a specifici settori di bilancio. La Corte seleziona e pianifica detti compiti di audit in modo da massimizzarne l’impatto, tenendo conto dei rischi per la performance o la conformità, del livello delle entrate o delle spese, dei futuri sviluppi e dell’interesse pubblico e politico.
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