da Payden & Rygel: Chart of the Week – Inflazione e disoccupazione rendono improbabile un taglio dei tassi nel 2023 da parte della Fed

Buon pomeriggio,

 

inviamo di seguito e in allegato la Chart of the Week con il commento a cura dell’Economic Team di Payden & Rygel. Il grafico illustra il rapporto tra tasso di disoccupazione USA e inflazione core al primo taglio dei tassi del ciclo da parte della Fed dal 1994 ad oggi, evidenziando come la banca centrale statunitense non abbia mai effettuato un taglio dei tassi con un’inflazione così al di sopra del suo target come è oggi.

 

Restiamo a disposizione.
Una buona giornata,
Giulia Franzoni

+39 334 333 7756

 

 

 

Questa settimana i tassi di interesse sono saliti, in particolare nella parte anteriore delle curve di Stati Uniti, Regno Unito, Canada ed Europa, mentre gli investitori si sono confrontati con la realtà che le banche centrali potrebbero non soltanto essere lente a tagliare i tassi, ma alcune potrebbero addirittura proporre ulteriori rialzi. I dati economici incoraggiano un ripensamento del mercato obbligazionario, con le vendite al dettaglio statunitensi che hanno sorpreso al rialzo e l’inflazione canadese che è apparsa più solida di quanto sperato. Ma gli stessi banchieri centrali hanno anche pronunciato parole di cautela per gli operatori dei tassi.

Il governatore della Banca d’Inghilterra Andrew Bailey ha avvertito che il Regno Unito è lontano dal suo obiettivo del 2%. Lorie Logan, membro votante del FOMC in qualità di Presidente della Fed di Dallas e precedentemente alla Fed di New York, temeva che il ritorno al 2% non avvenisse abbastanza rapidamente. Eppure, fino a poco tempo fa, i futures sulle obbligazioni statunitensi implicavano un punto percentuale di tagli entro gennaio 2024. Da quando la Fed ha iniziato a fissare esplicitamente l’obiettivo del tasso sui fed funds, non ha mai tagliato i tassi quando l’inflazione era così al di sopra del suo obiettivo. Inoltre, con il tasso di disoccupazione ben al di sotto delle stime del tasso naturale, continuiamo a ritenere altamente improbabile la prospettiva di tagli dei tassi nel 2023.

 

 

 

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