COMUNICATO STAMPA GIUSEPPE URBINO (SEGR. NAZIONALE CONFSAL-UNSA CULTURA):
MINISTERO DELLA CULTURA AL COLLASSO
PER LA GRAVE CARENZA DI PERSONALE RISCHIANO DI CHIUDERE GLI ISTITUTI
BASTA SCUSE, BISOGNA PASSARE AI FATTI
Dopo circa tre mesi dalla nostra lettera inviata al Ministro, arriva la richiesta di aiuto da parte della Reggia di Caserta, inizia così a parlare il Segretario Nazionale Confsal-Unsa Giuseppe Urbino, a causa della grave carenza di personale, rischia di chiudere uno degli Istituti più importanti in Italia. Tale situazione purtroppo è destinata a peggiorare considerati i numerosi pensionamenti previsti già nel 2023 a fronte delle pochissime unità che vengono assegnate.
Infatti, continua Urbino, rispetto alle 233 unità contemplate dal DM 401/2022, la Reggia di Caserta si trova oggi ad operare con 124 unità (di cui 89 AFAV e 35 amministrativi/tecnici), di cui 9 in distacco. Tale situazione di carenza si fa progressivamente più ingestibile, considerato da un lato il costante affinamento delle procedure amministrative da mettere in atto.
La tutela di un patrimonio tanto prezioso e imponete – oltre 35.000 mq di percorso museale e 123 ettari di parco – dichiara Giuseppe Urbino – non può essere affidata a soli 89 custodi in totale (disposti su due turni – mattutino e pomeridiano – più il turno notturno) che si trovano spesso a vigilare più sale, aree enormi di verde, con l’annessa impossibilità di effettuare la dovuta sorveglianza in maniera attenta e scrupolosa.
Ciò comporta il contingentamento degli accessi per evitare ingestibili pressioni antropiche e la sovente chiusura di spazi museali impedendone così la pubblica fruizione. Analoga situazione asserisce il sindacalista – si rileva per il personale degli Uffici, laddove i pochi funzionari ed assistenti sono tenuti a far fronte alla complessità di atti/procedure/adempimenti che consentono la corretta funzionalità dell’Istituto.
Ma la Reggia di Caserta prosegue il Segretario Nazionale Confsal-Unsa MiC non è l’unico istituto che rischia la chiusura, basta ricordare la vicenda della biblioteca isontina di Gorizia, l’Archivio di Stato di Pordenone, il Palazzo Reale di Napoli, e tantissimi altri istituti che versano in situazioni di criticità.
Caro Ministro, continua Urbino sono passati mesi da quando si è insediato, con i suoi “viaggetti” in giro per l’Italia, sarà sicuramente riuscito a scrutare in che stato versa il nostro ministero. Bene continua Urbino, occorre urgentemente passare ai fatti, le soluzioni ci sono, basta attingere il personale dalle graduatorie esistenti, e ridurre i tempi lunghissimi di attesa per espletare e concludere nuovi concorsi.
Per questo, conclude Urbino, ci aspettiamo seri impegni da parte del Ministro Sangiuliano, per uscire dal guado e restituire piena professionalità e dignità a tutto il personale a vari livelli che fronteggia da anni una situazione ormai insostenibile.
Roma, 18 maggio 2023
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