ANNO XX Numero 966 16/05/2023 |
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Pubblicato in Bari | ||
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I lavori della III Commissione del presidente Vizzino. Diventano 61 le malattie neonatali con screening obbligatorio |
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È con l’unanimità che la III Commissione del presidente Mauro Vizzino ha detto sì all’integrazione di altre due malattie in materia di screening neonatale. Si tratta della proposta di legge del presidente Fabiano Amati, con la quale la Puglia, “già leader italiana in materia di screening neonatale” aggiunge alle immunodeficienze congenite severe a alle malattie da accumulo lisosomiale, l’adrenoleucodistrofia e la sindrome adrenogenitale, arrivando così a 61 malattie scrinate obbligatoriamente, “consolidando ancor più la condizione di eccellenza della Puglia – ha detto Amati.
Saranno programmate le audizioni per la proposta di legge del consigliere Marco Galante “percorsi formativi e progetto pilota su infermiere di famiglia e di comunità”. Una proposta che sostituisce la legge esistente e ne aggiorna gli aspetti tecnici formativi in linea con le previsioni del Ministero della salute. Per Galante la figura dell’infermiere professionale è destinata ad avere una centralità sempre maggiore anche alla luce dell’esperienza Covid. L’assessore Palese ha sottolineato che la “grande debolezza della assistenza territoriale non può che essere colmata dai contributi importanti di queste figure professionali, da cosiddetti infermieri di comunità, destinate a diventare figure centrali rispetto alla richiesta di prestazioni. Già nel corso della pandemia abbiamo avuto prova della necessità di queste professionalità”.
A che punto è la realizzazione del nuovo ospedale di Andria? Se lo chiede il presidente Filippo Caracciolo e anche il presidente della I Commissione Fabiano Amati. Dal Dipartimento salute e dall’assessore arrivano notizie confortanti. Una cabina di regia è al lavoro per accelerare i processi già avviati. Un ospedale di 400 posti letto che ha subito un rallentamento a causa di adeguamenti dovuti alle norme sopraggiunte in particolare dopo la pandemia Covid, anche perché parliamo di un progetto originato nel 2002 Il direttore del Dipartimento, Vito Montanaro ha sottolineato che le regole somministrate dal Ministero dopo il Covid, hanno costretto la Regione a rivedere il Piano clinico gestionale, per il quale si dovranno anche implementare le risorse. L’assessore Palese ha rassicurato che i tempi non saranno lunghi anche perché le risorse si potranno attingere dai fondi ex articolo 20 per le attrezzature, dai Por 2021/27 o dal PNRR “l’unico problema che non abbiamo sono i fondi di finanziamento” – ha detto Palese. Per Amati è importante comunque decidere la fonte di finanziamento a priori per poter controllare la tempistica.
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