da Pictet WM – Markets Weekly Outlook: lunga vita a re Carlo III

Buongiorno,

inviamo di seguito la flash note “Lunga vita a re Carlo III” a cura di Cesar Perez Ruiz, Head of Investments & CIO di Pictet Wealth Management con una view settimanale sulle principali tematiche globali e l’andamento dei mercati finanziari.

 

Restiamo a disposizione.
Una buona giornata,
Federica Guerrini

+39 340 7500862

 

 

Lunga vita a re Carlo III

La scorsa settimana il Regno Unito ha celebrato l’incoronazione di re Carlo III e la Fed ha alzato i tassi di 25 punti base. Alcuni segnali mostrano che la Fed starebbe considerando una pausa, avendo eliminato la previsione che «qualche ulteriore stretta di politica monetaria può essere appropriata» e avendo lasciato invariato il suo programma di quantitative tightening (sebbene la  forza dei dati sull’occupazione e la sorpresa dell’aumento del guadagno medio orario supportino il commento di Jerome Powell sul fatto che «il lavoro sull’inflazione non è ancora stato completato»). Dopo l’acquisizione di First Republic da parte di JP Morgan il deflusso dei depositi verso il mercato monetario continua, ma ora è guidato dagli investitori retail anziché da quelli istituzionali. Sarà necessario monitorarne gli sviluppi nelle prossime settimane. La salita del Bank Term Funding Program (BTFP) al livello ancora elevato di USD 76 miliardi indica che la tensione bancaria rimane. L’attenzione immediata del mercato si sta spostando sul tetto del debito federale negli Stati Uniti, con il Tesoro che ha aggiornato l’ora X già a giugno. L’incertezza riguardo allo stallo sul debito ci porta a essere sottopesati sul dollaro e a sovrappesare l’oro. Tra le altre fonti di incertezza, l’«attacco» con un drone sul Cremlino, il sequestro di due petroliere da parte dell’Iran nello stretto di Hormuz e le imminenti elezioni in Turchia – tutte in grado di contribuire all’accentuazione della volatilità nelle prossime settimane. Il tasso dei titoli di Stato statunitensi a 2 anni è ora dell’1% inferiore al tasso sui Fed funds – un livello normalmente non sostenibile. La casa produttrice dell’iPhone ha rassicurato i mercati sulle prospettive del settore tecnologico pubblicando utili migliori del temuto, ma il nostro posizionamento sulle azioni statunitensi rimane prudente in particolare a causa delle attuali valutazioni.

L’aumento di 25 punti base da parte della BCE è stato il più basso rispetto alle tre riunioni precedenti. A differenza della Fed, Christine Lagarde ha menzionato che la BCE «non si prende una pausa», cosa che rende probabile almeno un altro aumento da 25 punti base a giugno. Questa opinione è rafforzata dai dati sull’inflazione, anche se la flessione delle vendite al dettaglio nell’eurozona e la frenata dell’attività manifatturiera tedesca a marzo denotano che i tassi più elevati stanno iniziando ad avere un impatto sull’economia in generale, nonostante il basso dato record sulla disoccupazione al 6,4% nell’eurozona. L’ultimo sondaggio sull’attività di prestito delle banche ha evidenziato una restrizione delle condizioni creditizie, in particolare un crollo della domanda di finanziamenti da parte delle imprese. La stagione degli utili in Europa è appena iniziata. Finora il messaggio è molto positivo, con letture favorevoli sia per i ricavi che per l’utile e una grande sorpresa positiva per i margini. 

Anche se la spesa per le festività di maggio in Cina è arrivata a superare i livelli di prima della pandemia, con 270,2 milioni di passeggeri – in linea con il nostro tema del dividendo della riapertura cinese – l’indice PMI manifatturiero ufficiale è stato inferiore alle previsioni di consenso, facendo registrare la prima contrazione dall’inizio dell’anno. Anche il sub indice dell’occupazione è peggiorato ulteriormente, indicando il permanere di una debolezza nel mercato del lavoro nel settore manifatturiero. A nostro avviso il recupero del settore delle abitazioni residenziali avrà una importanza cruciale in ragione della sua influenza determinante sulla fiducia delle famiglie. 

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