Agenzia nr. 907 – I lavori della V Commissione

 
ANNO XX
Numero 907
05/05/2023
Pubblicato in Bari

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I lavori della V Commissione

Le concessioni dei beni del demanio idrico è stato l’argomento su cui si è concentrata l’attenzione nella seduta odierna della V Commissione, presieduta da Paolo Campo.
Su tale tematica è stata chiesta l’audizione dal consigliere regionale Francesco Ventola, in virtù di un articolo inserito nella legge di bilancio regionale del 2023, in cui è fatto esplicito riferimento che con regolamento regionale, secondo lo schema adottato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore competente, devono essere disciplinate ai sensi dell’articolo 86 del d.lgs. 112/1998 ed in attuazione dell’articolo 24, comma 2, lettera f), della l.r. 17/2000, le concessioni del demanio idrico in materia di utilizzo delle pertinenze idrauliche e concessioni in area parco regionale del fiume Ofanto. Pertanto, il consigliere Ventola ha ribadito la necessità di dotarsi quanto prima di un Regolamento attuativo e che contenga una disciplina ben specifica per il fiume Ofanto, considerato che è l’unico Parco in cui ricade un fiume. Tale necessità scaturisce inoltre dal bisogno urgente di comprendere in che termini possa avvenire la concessione, data anche la natura agricola del Parco. 

Per la Provincia della BAT è intervenuto il funzionario Mauro Iacoviello, nelle funzioni anche di referente del Parco regionale fiume Ofanto, il quale ha evidenziato che importante è il contratto di fiume che possa determinare un’azione integrata con un partenariato che oggi conta circa 90 soggetti. C’è bisogno di una forte azione di diversificazione dell’azione manutentiva, infatti la Provincia BAT ha avviato una ricognizione dello stato patrimoniale naturalistico idraulico. Al momento tutti gli utenti ricadenti nell’area idrica sono soggetti non riconoscibili, quindi al momento la problematica da risolvere è quella di attivare un’azione di ricognizione per una mappatura e un catasto di soggetti individuabili, sui cui il Parco può intraprendere un’azione di tutela attiva del Parco. 

La dirigente della Servizio Parchi e tutela della biodiversità Caterina Dibonto ha fatto presente che il Piano territoriale del Parco conterrà tutto ciò che si potrà fare all’interno del Parco, e saranno le concessioni che dovranno adeguarsi a quanto individuato nel Piano. Una specificazione a parte sarà fatta per il demanio idrico incluso nel Parco, in cui enfatizzare come deve essere rilasciata l’autorizzazione. È una situazione particolare di governo del territorio, ammettendo inoltre, che l’Ufficio regionale dei Parchi è in forte ritardo per l’istruttoria dei Piani dei Parchi. 

Secondo il referente dell’Autorità idrica lavori pubblici regionale Giovanni Scannicchio, chi ha l’onere della pulizia del corpo idrico potrebbe essere quello più idoneo a rilasciare l’autorizzazione. 

Aggiornato il punto alla prossima seduta con l’audizione della Sezione demanio.
 

I lavori della Commissione hanno riguardato anche la discussione sulle due proposte di legge a firma del consigliere Cristian Casili “Disposizioni per la riduzione del consumo di suolo” e Disposizioni per la qualificazione e la valorizzazione del sistema del verde urbano”, sulle quali era stato convocato in audizione l’Istituto Nazionale di Urbanistica Sezione Puglia, i cui referenti, però, impossibilitati nella partecipazione ai lavori, hanno fornito un contributo scritto contenente delle osservazioni.
Anche su questi due punti, la Commissione si è aggiornata a giovedì 18 maggio.
 

  

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