COMUNICATO – Il Comune di Fucecchio ricorda il poeta e giornalista Enzo Fabiani

COMUNICATO STAMPA

Il Comune di Fucecchio ricorda il poeta e giornalista Enzo Fabiani

 

Sabato 6 maggio una giornata interamente dedicata allo scrittore fucecchiese

 

Un uomo di cultura a cui Fucecchio ha dato i natali prima che Milano divenisse la sua terra di adozione. Sabato 6 maggio il Comune di Fucecchio, in collaborazione con la Fondazione Montanelli Bassi, la Pro Loco Torre e la rivista Erba d'Arno, organizza una giornata dedicata al poeta e giornalista Enzo Fabiani, torrigiano di nascita, in memoria del quale sono state avviate le pratiche per intitolare il giardino di Torre. Al mattino, alle ore 11, in programma la Santa Messa in memoria presso la parrocchia di San Gregorio Magno a Torre, celebrata da Mons. Andrea Cristiani. Il pomeriggio, alle ore 17, presso la Sala consiliare del Comune, saranno presentati i libri editi da Edizioni dell'Erba, “La via fonda”, di Enzo Fabiani, e “Enzo Fabiani, poeta arduo e popolare”, a cura di Rosa Di Benedetto Odazio. Dopo i saluti del sindaco Alessio Spinelli e dell'assessore alla cultura Daniele Cei, introdurranno l'incontro Roberto Pellegrini della Pro Loco Torre, Aldemaro Toni di Erba D'Arno e Alberto Malvolti della Fondazione Montanelli Bassi. Interverranno inoltre la curatrice Rosa Di Benedetto Odazio e il professor Don Angelo Pellegrini della Facoltà Teologica dell'Italia Centrale, mentre l'attore Andrea Giuntini leggerà “Un alito insembruno”, versi tratti da “La via fonda”, e “Lamentazione 1944”, una rievocazione drammatica dell'eccidio del Padule tratta dal n.12/1983 di Erba d’Arno.

Enzo Fabiani, poeta, narratore e giornalista, nacque nel 1924 a Torre (Fucecchio), dove tornò saltuariamente per rivedere i boschi delle Cerbaie e il Padule, luoghi che rimasero a lui sempre cari e che tornarono spesso come sfondo e ispirazione dei suoi racconti e delle sue poesie. Dopo aver frequentato gli ambienti culturali fiorentini, lasciò il paese natale negli anni Sessanta per trasferirsi a Milano, dove Salvatore Quasimodo lo aiutò a trovare lavoro. Fu a lungo giornalista presso il settimanale “Gente”, curando il settore letterario e artistico e pubblicando migliaia di articoli grazie ai quali fu nominato Commendatore della Repubblica. Al contempo si mise in luce come poeta e nel 1964 si aggiudicò il Premio Cervia per la poesia. 

A Fucecchio, presso il Circolo Culturale Il Poggio, presentò la sua raccolta di poesie “Nomen”, con interventi di Piero Malvolti, Carlo Betocchi e del teologo don Divo Barsotti. Dopo “Nomen” pubblicò altre raccolte poetiche: “Le ferite”, “Beati gli amori”, “Nel canto del fuoco”, “L’Ordinotte”, “La sposa vivente”, “Il trono d’ombra”, poi confluite nel libro in cui sono reperibili tutte le sue opere, “Il cammino e la pietà”, contenente poesie scritte dal 1954 al 1999 (editore Connect). Morì a Milano nel 2013. Di lui hanno scritto critici e poeti come Giorgio Caproni, Carlo Betocchi, Giuseppe Prezzolini, Mario Pomilio, Silvio Ramat, Divo Barsotti, Giacinto Spagnoletti, e più recentemente Enzo Bianchi e il cardinale Gianfranco Ravasi. 


Fucecchio, 3 maggio 2023



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