Fondi UE per la digitalizzazione delle scuole: potenzialità non pienamente sfruttate

Comunicato stampa

Lussemburgo, 24 aprile 2023

Fondi UE per la digitalizzazione delle scuole: potenzialità non pienamente sfruttate

  • Gli Stati membri hanno fatto un uso limitato del sostegno dell’UE per la digitalizzazione delle scuole
  • Le scuole non sono state sufficientemente coinvolte nella definizione delle necessità
  • Il conseguimento dell’obiettivo dell’UE di dotare tutte le scuole di connessioni Internet veloci entro il 2025 è a rischio

Secondo una nuova relazione della Corte dei conti europea, i finanziamenti dell’UE per sostenere il potenziamento della digitalizzazione delle scuole non hanno prodotto tutto l’impatto atteso, soprattutto perché negli Stati membri è mancato un orientamento strategico nel loro utilizzo.

Tra il 2014 e il 2026 sono stati o verranno erogati importi significativi attraverso vari programmi dell’UE per sostenere l’istruzione digitale. Le sole risorse assegnate nell’ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza post-pandemico ammonteranno ad oltre 11 miliardi di euro.

La pandemia di COVID-19 ha mostrato che i sistemi scolastici di quasi tutti gli Stati membri non erano ben preparati per la didattica a distanza”, ha dichiarato Pietro Russo, il Membro della Corte responsabile dell’audit. “In effetti, le connessioni Internet delle scuole erano spesso inadeguate e mancavano apparecchiature digitali per studenti e insegnanti. L’UE ha piani ambiziosi per l’istruzione digitale e può aiutare le scuole in questo sforzo per sfruttare maggiormente la tecnologia. Riteniamo tuttavia che i finanziamenti dell’UE potrebbero essere usati meglio”.

Per esaminare i progressi della digitalizzazione delle scuole, gli auditor della Corte hanno visitato sei Stati membri nel 2022 (Germania, Grecia, Croazia, Italia, Austria e Polonia), constatando che le azioni finanziate dall’UE avrebbero potuto produrre un maggiore impatto se fossero state meglio integrate nelle strategie nazionali o regionali per la digitalizzazione delle scuole.

Nella maggior parte dei casi, i progetti finanziati dall’UE hanno fornito le realizzazioni desiderate. Tuttavia, talvolta i finanziamenti dell’UE hanno semplicemente sostituito fondi nazionali che erano già stati assegnati. Una delle ragioni per cui le scuole spesso non hanno potuto utilizzare al meglio i fondi dell’UE è che non sono state sufficientemente coinvolte nella definizione delle loro necessità in termini di digitalizzazione. Per di più, molte scuole non erano a conoscenza del sostegno offerto dall’UE. Numerosi istituti scolastici segnalano tuttora la carenza di attrezzature oppure ulteriori necessità di formazione degli insegnanti. Gli auditor dell’UE hanno constatato inoltre che spesso è mancato un approccio comune all’uso delle nuove tecnologie in aula, per cui le scuole non hanno potuto sfruttare appieno tutte le potenzialità offerte dalla digitalizzazione.

Nel 2016, la Commissione aveva stabilito che, entro il 2025, le scuole degli Stati membri avrebbero dovuto disporre di connessioni Internet a un Gigabit al secondo, in modo da poter utilizzare apparecchiature informatiche all’avanguardia e adottare modalità di insegnamento ed apprendimento innovative. Tuttavia, nel 2022, solo un ridotto numero di istituti scolastici disponeva effettivamente di queste connessioni Gigabit. I paesi dell’UE hanno applicato approcci diversi per promuovere la connessione delle scuole, ma l’assenza di una pianificazione strategica rigorosa, unitamente a ritardi nell’attuazione dei programmi dedicati, hanno accresciuto il rischio che l’UE non raggiunga l’obiettivo della connessione Gigabit a Internet entro il 2025.

La Commissione non dispone di dati completi sull’ammontare complessivo dei finanziamenti dell’UE spesi per la digitalizzazione delle scuole. Solo pochi paesi dell’UE procedono ad una valutazione dei risultati raggiunti grazie al sostegno finanziario dell’UE in termini di miglioramento dell’istruzione digitale nelle scuole. Per le misure finanziate dal dispositivo per la ripresa e la resilienza, la Corte dei conti europea ha ritenuto che il collegamento tra i risultati attesi in termini di miglioramento dell’istruzione digitale ed i finanziamenti dell’UE non sia sufficientemente forte. Inoltre, in alcuni casi le stime dei costi accettate dalla Commissione durante i negoziati sui piani nazionali differivano significativamente dai costi effettivi sostenuti durante l’attuazione.

Informazioni sul contesto

Nell’UE, la definizione della politica in materia di istruzione e organizzazione delle scuole è competenza primaria degli Stati membri. L’UE affianca e sostiene le azioni da questi intraprese e fornisce un significativo sostegno finanziario per la digitalizzazione delle scuole attraverso diversi strumenti: i fondi della politica di coesione, il dispositivo per la ripresa e la resilienza, il meccanismo per collegare l’Europa e il programma Erasmus+. Nel 2018, la Commissione ha adottato il piano d’azione per l’istruzione digitale per sostenere l’adattamento dei sistemi di istruzione e formazione degli Stati membri all’era digitale. Detto piano è stato aggiornato nel 2020.

La relazione speciale 11/2023, intitolata “Sostegno dell’UE alla digitalizzazione delle scuole – Investimenti significativi, ma mancanza di un orientamento strategico nell’uso dei finanziamenti UE da parte degli Stati membri”, è disponibile sul sito Internet della Corte.

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