Il territorio prima di tutto. E in questo caso quello di Serralunga d’Alba, con le sue caratteristiche e la sua personalità. Un pregiato microcosmo da cui provengono Baroli iconici che la storica cantina Damilano ha scelto per ampliare la propria gamma con una nuova referenza, al debutto con l’annata 2019.
“La ricerca e la sperimentazione sono elementi fondamentali della nostra filosofia produttiva: abbiamo scelto un’area, quella di Serralunga, per continuare un percorso legato all’innovazione. Ne è uscito un vino rigoroso, austero, longevo e dai profumi nobili che arricchisce la nostra collezione con una nuova nota distintiva del territorio. Serralunga persegue l’intento di valorizzare al meglio le caratteristiche che rendono unica ogni singola parcella: lavoriamo in maniera meticolosa e questo ci consente di accogliere le innumerevoli sfumature del Barolo, celebrandolo in una bottiglia che racconta le peculiarità del luogo, perché il vino è riscoperta di autenticità.” afferma Guido Damilano.
L’eccellenza di Serralunga è determinata dalla particolare composizione del suolo: le viti crescono su una Formazione di Lequio (creatasi tra circa 13, 8 e 11,6 milioni di anni fa) che ha dato origine a terreni limosi, che alternano strati di marna argillosa e sabbia. Nasce qui il Barolo di Serralunga docg di Damilano, a circa 260 metri sul livello del mare con esposizione a sud, a garanzia di una perfetta maturazione delle uve. È un vino deciso, solenne, dal colore intenso e vivo, profumi penetranti, mineralità e tannino marcato, elementi che indicano un potenziale evolutivo molto ampio.
Di colore granato intenso, al palato si presenta pieno, succoso, armonico ed equilibrato con un tannino sobrio, dalla struttura ben delineata. Il bouquet aromatico è un mix armonico di piccole bacche rosse, lampone e ciliegia, con accenno di note speziate e mentolate. Caratteristiche sostenute da un’annata regolare, che ha visto piogge a novembre e nevicate moderate a dicembre. La primavera fresca e piovosa ha garantito un’ottima riserva idrica, fondamentale per accompagnare i mesi più caldi. La parte finale della stagione estiva è stata caratterizzata da un clima mite con precipitazioni sporadiche, notti fresche ed escursioni termiche importanti che hanno agevolato la graduale maturazione dei grappoli nei tempi canonici di un grande millesimo. Il Nebbiolo è stato vendemmiato nella seconda metà di ottobre e i suoi parametri si sono presentati con un buon tenore zuccherino e un quadro polifenolico adatto a garantire vini dall’ottimo potenziale di invecchiamento.
In cantina, la vinificazione è avvenuta in un lotto unico, con fermentazione a temperatura controllata per 20 giorni. Sono seguiti 24 mesi di invecchiamento in botte grande e 12 mesi di affinamento in bottiglia.
Di questo Barolo sono state prodotte 3000 bottiglie e circa 100 Magnum.