da Moneyfarm: Cinque motivi per cui è ancora un buon momento per investire

Buongiorno,

 

di seguito e in allegato inviamo il commento: “Cinque motivi per cui è ancora un buon momento per investire a cura Roberto Rossignoli, Portfolio Manager di Moneyfarm.

 

Restiamo a disposizione per ulteriori informazioni.

Un caro saluto,

Giovanni Prati

+39 351 529 3362

 

Cinque motivi per cui è ancora un buon momento per investire

  • Restare investiti per battere l’inflazione (che nel 2023 non si prevede scenderà sotto il 2% né negli Stati Uniti né in Europa) è più efficiente di provare a battere il mercato: la storia dimostra che dopo ogni crisi i tempi di recupero dei mercati sono imprevedibili
  • Nei prossimi 10 anni l’azionario dei paesi sviluppati è l’asset class destinata a generare i maggiori rendimenti e i rendimenti attesi dell’obbligazionario sono i più elevati dell’ultimo decennio. La diversificazione è l’approccio vincente: storicamente, dopo ogni periodo di crisi, i portafogli multi-asset impiegano meno di 10 mesi per raggiungere il pareggio 
  • Raggiungere obiettivi di medio termine investendo è possibile: alle correzioni sui mercati segue sempre un rimbalzo che solitamente determina una performance più forte entro un anno
  • Nonostante la recente crisi che ha coinvolto il settore bancario, le banche centrali continuano a dare priorità alla lotta all’inflazione, che è tra le cause principali dell’aumento della correlazione tra asset rischiosi e asset sicuri nel 2022. Inoltre tale correlazione non è la norma, ci sarà una normalizzazione nel medio-lungo periodo come abbiamo visto negli ultimi 20 anni
  • Il 2022 non è stato un anno positivo per gli investimenti ESG, ma nel lungo termine ci sarà un’accelerazione verso l’energia pulita e la transizione green che rappresenteranno un catalizzatore sempre più forte di investimenti

A cura di Roberto Rossignoli, Portfolio Manager di Moneyfarm

Milano, 29 marzo 2023Se si guarda alla storia dei mercati finanziari degli ultimi anni non si può negare che il sistema abbia saputo autoregolarsi, evolversi, smussare i propri limiti e garantire agli investitori un percorso di crescita costante, reggendo in maniera solida di fronte a crisi rilevanti come la grande recessione del 2008 o la pandemia da Covid. 

Negli ultimi tempi abbiamo assistito alla fine della fase espansiva guidata dall’innovazione tecnologica, che ha aumentato la produttività e compresso i costi, alla recrudescenza delle tensioni geopolitiche e al rallentamento della globalizzazione. È necessario osservare da vicino queste tendenze, prestando attenzione a non confondere il breve con il lungo termine ed evitando di compromettere i propri investimenti. Sono almeno cinque i motivi per cui avere ancora fiducia nel sistema economico e finanziario.

 

  1. Battere l’inflazione

In periodi di elevata volatilità è facile farsi prendere dallo sconforto e decidere di disinvestire parte del proprio capitale o provare a “battere il mercato”, cioè vendere per anticipare la fase negativa, poi magari rientrare al momento che si ritiene “giusto”. Si tratta di scelte che, pur comprensibili, non si dimostrano vincenti nel lungo periodo perché i tempi di recupero dei mercati sono imprevedibili e molto variabili: a riprendersi dal Covid hanno impiegato poco più di quattro mesi, ma se guardiamo alle ultime quattro crisi finanziarie (grafico sotto) notiamo che altre riprese hanno richiesto fino a quattro anni.


Indipendentemente da questo, crediamo che la scelta migliore sia investire o restare investiti per battere un’inflazione che nel 2023 non vedremo scendere sotto il 2% né negli Stati Uniti né in Europa, anziché provare a battere il mercato, così da non perdere i rendimenti positivi delle fasi di recupero.

 

2.               Il premio al rischio resta significativo sia per l’azionario che per l’obbligazionario

Nonostante la liquidità oggi possa sembrare un’alternativa attraente, a nostro avviso l’approccio diversificato è quello vincente. Storicamente, infatti, i portafogli multi-asset impiegano meno di 10 mesi per raggiungere il pareggio dopo un periodo di crisi (grafico sotto a sinistra). È vero che il 2022 è stato il terzo anno peggiore dal 1930 per i portafogli multi-asset, ma gli anni storicamente positivi superano in modo schiacciante quelli negativi (grafico sotto a destra).

pdf icon 2023_03_29_Roberto-Rossignoli_Cinque-motivi-per-investire_Moneyfarm.pdf

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