DESIRÒ (LIB-POP): BENE DIMISSIONI ANASTASIO, MA È IMBARAZZANTE IL SILENZIO POLITICO DI CHI LO HA PROPOSTO

“Il caso Anastasio evidenzia ancora una volta il degrado culturale e politico che affligge trasversalmente la classe dirigente del nostro Paese e che porta tutti noi a dover leggere od ascoltare parole imbarazzanti derivanti da atteggiamenti a dir poco censurabili”, così Claudio DesiròSegretario di Italia Liberale e Popolare, commenta il caso del manager pubblico che ha inserito nella sua mail di insediamento in 1-3! il discorso con cui Mussolini rivendicò la responsabilità politica del delitto Matteotti.
“Accogliamo con favore la decisione di Anastasio di dimettersi, con effetto immediato, dalla carica in cui si era insediato solo poche ore prima”, continua Desirò, “a seguito delle polemiche scatenate da una sua scelta di difficile comprensione nei metodi, nei toni, nei contenuti e nel contesto in cui è stata calata”.
“In un clima politicamente teso come quello attuale, in cui la sinistra non perde occasione per tornare ad evocare fantasmi del passato per ritrovare un'unione della propria base annoiata dall'assenza di temi e proposte, episodi come questo non fanno che offrire il fianco a strumentalizzazioni di parte evidenziando la scarsa capacità politica di parte della classe dirigente attuale”, aggiunge Desirò.
“Nell'imbarazzo totale scatenato da Anastasio del quale, anche le dimissioni, sono passate in sordina, è però assordante il silenzio e la mancata censura da parte del suo partito di riferimento e degli esponenti politici dell'esecutivo che avevano proposto una sua nomina. Risulta evidente una necessaria revisione delle modalità di scelta delle personalità e dei professionisti da indicare a ruoli di primaria responsabilità pubblica, sfuggendo dalla ripartizione delle quote ed individuando figure di spessore culturale che possano essere guida e riferimento occupando con dignità e merito le cariche pubbliche attribuite”, conclude Desirò.
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