A differenza dei classici influencer, i micro influencer vengono molto apprezzati per la loro autenticità e godono della fiducia della loro community di riferimento, ma a causa dell’audience contenuta che riescono a raggiungere hanno un potenziale limitato per quanto riguarda attività di branding o transazionali. Il Nuvolindex medio della categoria è dell’11%, il secondo più alto tra le quattro tipologie di influencer ma anche quello che fa riferimento al minor numero di commenti totali.
I brander invece, hanno una buona reach e si rivolgono a un pubblico più ampio, sono ideali per attività che hanno come obiettivo l’awareness ma non hanno un taglio transazionale, e quindi sono poco adatti alla conversione. Il Nuvolindex dell’1,3%, il più basso tra le categorie, rispecchia a pieno la loro spiccata capacità di branding.
Le celebrity registrano un Nuvolindex del 2,5%, si rivolgono a un’audience molto vasta e hanno una buona capacità transazionale, anche se nel momento in cui quest’ultima viene rapportata al numero di follower risulta essere limitata. Inoltre, le celebrity hanno un costo molto elevato che spesso risulta essere fuori budget per molte aziende.
Gli influencer che rientrano invece nella categoria “NuvolX” sono quelli con il miglior rapporto follower/commenti transazionali, si rivolgono a un pubblico più piccolo rispetto alle celebrity ma mantengono un ottimo tasso di conversione, infatti il Nuvolindex del 31% è il più alto della categoria.
Nel dettaglio, secondo i risultati delle attività di XChannel, in media le celebrity hanno un costo 20 volte superiore a un influencer NuvolX e convertono 13 volte meno, una differenza lampante che mostra il valore aggiunto degli influencer NuvolX nelle strategie che hanno come obiettivo le transazioni.
Ecco due esempi pratici del funzionamento di NuvolX, in questo caso XChannel ha analizzato un influencer più portato ad attività di branding e uno con un’inclinazione verso la conversione.
Durante l’analisi sono presi in considerazione un minimo di 5 post per ogni influencer, e per ognuno di essi viene analizzato il totale dei commenti, mettendo poi in evidenza quelli più interessanti.
Il primo caso fa riferimento a un brander, ovvero un influencer con scarsa capacità transazionale, un numero di follower molto alto (compreso tra i 100.000 e i 500.000) e che quindi si presta ad attività che mirano ad aumentare l’awareness di una marca. I commenti si concentrano sulla persona ed esprimono apprezzamento e/o sostegno per quello che fa il protagonista.