Agenzia nr. 156 – Confindustria.Stellato: “Indotto ha manifestato sofferenza reale. Ora la città sia unita e punti a risultati”.

 
ANNO XX
Numero 156
23/01/2023
Pubblicato in Bari

Direttore Responsabile: Laura Sutto
Redazione: Via Capruzzi, 204 – 70124 Bari – Tel 080.540.23.66 – Fax 080.541.40.64
Posta Elettronica: ufficiostampa@consiglio.puglia.it – Sito Web: http://www.consiglio.puglia.it

Iscritto al Registro Pubblico della Stampa del Tribunale di Bari in data 25/02/2003


Confindustria.Stellato: “Indotto ha manifestato sofferenza reale. Ora la città sia unita e punti a risultati”.

 

“Lo strappo, da parte delle aziende dell’indotto, che si è consumato in Confindustria Taranto, nel bel mezzo di una complessa vertenza avviata tra le forze del territorio e il Governo sul futuro del siderurgico, pone seri interrogativi rispetto al tessuto produttivo e sociale della provincia jonica. Ma non solo. Le aziende rivendicano la legittima rappresentanza ai tavoli romani in una trattativa che, ormai, non è semplicemente appannaggio di un confronto tra privati. In mezzo ci sono le istituzioni e, con le aziende, i destini di migliaia di lavoratori con le loro famiglie”.

Lo dichiara Massimiliano Stellato, consigliere regionale e comunale.

“Serve, da tutte le parti, il massimo sforzo di coesione e comprensione delle ragioni altrui – prosegue. Non ci sono posizioni valide sic et simpliciter.

Veniamo da dieci anni difficili e una soluzione, al problema “ex Ilva”, ancora non si intravede.

La questione, a questo punto, non si risolve con soluzioni temporanee. Occorre una terapia d’attacco, strutturale, durevole nel tempo necessario per la transizione giusta. Queste imprese avanzano legittime rivendicazioni e il loro dissenso é causato dalle incertezze e dalle preoccupazioni per il destino dell’indotto, ancora sofferente dopo anni di agonia; un indotto che ha ricominciato a lavorare con grandi difficoltà di liquidità e di accesso al credito, conquistando giorno dopo giorno un diritto alla sopravvivenza, ora nuovamente messo a rischio.

Le diversità di linea di pensiero, di posizionamento, sono legittime. Ci sono sempre state e ci saranno. L’importante é avere chiarezza su obiettivi e finalità. Marciando uniti sulla salvaguardia dei diritti, dei cittadini e delle imprese”.

ARTICOLI RECENTI
Video