Lavori Bonifica Amianto sede centrale

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Comunicato sindacale del 18/1/2023

LAVORI NELLA SEDE DI VIA GARIBALDI: SE NON SI FANNO…E’UN DANNO!!

Come preannunciato la nostra O.S. ha continuato a monitorare con attenzione lo stato dei lavori di efficientamento nella palazzina B di Via R.R. Garibaldi (cfr. comunicati del 23 giugno 2022, del 14 luglio 2022 e del 20 ottobre 2022), in particolare per quel che riguardava la pubblicazione da parte dell’Amministrazione dei documenti sulla sicurezza relativi ai rischi derivanti dalla rimozione dei pannelli di cemento amianto e tutto quel che concerne l’esecuzione del contratto (a tale riguardo abbiamo anche fatto istanza di accesso agli atti con nota del 17 ottobre , prot. n. 101812, alla quale l’Amministrazione ha dato risposta fornendo i documenti richiesti).

Il punto è che, a gennaio 2023, dei LAVORI NON C’È TRACCIA!!! Non sono MAI iniziati!!! Già ad ottobre chiedemmo i motivi del ritardo (comunicato del 20 ottobre 2022) ma senza risposta alcuna da parte della Regione.

Forse i costi di esecuzione con i quali la ditta si è aggiudicata la gara sono aumentati e l’impresa non è più in grado di adempiere? Non sarebbe stato il caso che l’Amministrazione, prudentemente, non avesse sottoscritto, a luglio 2022, un contratto redatto prima dei mutati scenari (guerra, inflazione, approvvigionamento dei materiali)? Era prevedibile che i lavori non sarebbero stati eseguiti?

Nel frattempo, però, i danni causati dalla mancata esecuzione dei lavori sono piuttosto ingenti.

Primo tra tutti, i costi derivanti dalla stipula di un contratto di locazione relativo a nuovi locali della sede di Campo Romano al fine di trasferire i lavoratori ubicati nei piani XII, XI e X della palazzina B di Via R.R. Garibaldi: infatti, mentre tre piani di un immobile di sua proprietà sono pressoché vuoti, la Regione Lazio corrisponde un canone di affitto ad un soggetto privato! Per non parlare poi delle spese sostenute per il facchinaggio e lo smaltimento dei materiali.

Secondo, il danno causato ai lavoratori, specie per quelli che abitano molto lontano dalla sede individuata, in termini di costi di trasporto e di tempo; proprio per evitare aggravi ai lavoratori e all’Amministrazione, il C.S.E FLPL aderente all’USB, nell’incontro del 6 luglio con le OO.SS., aveva proposto di ampliare per il tempo necessario l’utilizzo dello strumento dello smart working, anche al fine favorire la conciliazione familiare.

Terzo, il disagio causato dalla delimitazione dell’area di cantiere realizzata nel parcheggio attiguo alla sede di Via Garibaldi – con sottrazione di decine di posti auto a svantaggio sia dei lavoratori che dei residenti.

Siamo di fronte all’ennesimo “caso all’italiana”: lavori mai iniziati, uffici sparsi sul territorio senza una logica e con aggravio di costi, lavoratori a cui era stato assicurato che dopo tre mesi (da settembre 2022!) sarebbero tornati in sede.

Il C.S.E FLPL aderente all’USB continua a chiedere trasparenza e chiede di ripristinare l’utilizzo delle stanze dei piani X, XI E XII per consentire di essere nuovamente impiegate dai lavoratori della Giunta.

 

        

 

 

 

 


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