È stato un dibattito ricco di spunti essenziali per rafforzare l’azione pratica, la verifica del nostro impatto sociale e le ragioni ideali del nostro lavoro.
📌 Siamo partiti da alcuni dati:
✔ 390.000 persone, in Italia, non avrebbero potuto curarsi senza realtà assistenziali e caritative
✔ chi è povero può spendere solo 5,85 euro al mese in farmaci, vs 26 euro di chi non è povero
✔ oltre il 43% della spesa farmaceutica è pagata interamente dalle famiglie. Solo il restante 47% è coperto dal SSN, senza distinzioni tra poveri e non poveri
✔ povertà e sacrifici lambiscono anche le famiglie non povere: 4 milioni 768 mila famiglie (10 milioni 899 mila persone) hanno dovuto risparmiare, rinviare o rinunciare alle cure
📌 Abbiamo esposto i risultati di una ricerca che misura l’impatto nei termini delle giornate di copertura terapeutica attribuibili al numero di confezioni di farmaci raccolte e donate: 👉 nel 2022, sono state oltre 12 milioni!
📌 Abbiamo evidenziato i risultati di un’indagine campionaria effettuata su un gruppo di aziende donatrici, da cui è emerso che sostenere Banco Farmaceutico è un’occasione per rafforzare il proprio posizionamento rispetto alle dimensioni della sostenibilità, dei criteri ESG, dell’economia circolare e della CSR
Tra i presenti, era interamente rappresenta la filiera del dono di Banco Farmaceutico, l’insieme degli stakeholder (farmacisti, aziende, istituzioni, realtà assistenziali) grazie a cui possiamo operare, e che rappresenta il valore costitutivo della nostra operatività.
Perché i medicinali donati contribuiscono, certamente in buona parte, alla salute di chi vive in povertà; ma chi vive in povertà necessità non solo di assistenza sanitaria, ma anche di un ambito in cui sia umanamente valorizzato e l’insieme dei suoi bisogni (salute, ma anche attenzione, ascolto, socialità ecc…), integralmente riconosciuto.
Grazie a chi è intervenuto, contribuendo alla buona riuscita dell’evento: Gian Carlo Blangiardo (Istat), Leonardo Palombi (Sant’Egidio), Andrea Mandelli (FOFI), Alfredo Procaccini (Federfarma), Enrique Hausermann (Egualia), Massimo Gaiotto (Farmindustria), Enrico Allievi (Assosalute) e Pierluigi Petrone (ASSORAM)
Il 10° Rapporto è stato realizzato grazie al contributo incondizionato di IBSA Farmaceutici e Aboca Italia