Agenzia nr. 2846 – Presicce-Acquarica. Impianto Ecolio 2. Casili : “Priorità è la tutela dell’ambiente e della salute delle comunità coinvolte”

 
ANNO XIX
Numero 2846
12/12/2022
Pubblicato in Bari

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Presicce-Acquarica. Impianto Ecolio 2. Casili : “Priorità è la tutela dell’ambiente e della salute delle comunità coinvolte”

È necessario tenere alta l’attenzione sull’impianto Ecolio 2, soprattutto in questa fase in cui è in via di definizione presso la Provincia di Lecce la Conferenza di Servizi per il riesame dell’AIA, rilasciata nel 2011, per adeguamento alle migliori tecnologie disponibili. Sto seguendo con attenzione l’iter e confido nel lavoro approfondito di tutti gli enti coinvolti. Sono tanti gli aspetti da considerare, a cominciare dalla questione relativa alla compatibilità urbanistica dell’impianto rispetto alla quale, come sostenuto dal TAR, la conferenza di servizi potrà valutare ogni profilo progettuale e impiantistico successivo all’AIA del 2011. Bisogna poi ancora approfondire gli aspetti tecnici e impiantistici e quelli relativi alle misure di monitoraggio ambientale, rispetto ai quali ARPA ha chiesto ulteriori approfondimenti, oltre a chiarire alcuni aspetti gestionali relativi alle operazioni di trattamento dei rifiuti. Infine, non può non tenersi conto del procedimento penale di fronte al Tribunale di Lecce sulla gestione illecita dei rifiuti presso l’impianto, nel quale Provincia e Regione si sono costituite parte civile. Tutti questi aspetti vanno attentamente considerati, perché negli anni le criticità dell’impianto sono state davvero tante e più volte segnalate dai cittadini che sono stati costretti a convivere con le emissioni maleodoranti dell’impianto. La condotta nella gestione dell’impianto da parte di Ecolio 2, come emerso dalle indagini, non è sembrata sempre chiara e trasparente, per questo ogni aspetto deve essere attenzionato, non possiamo riconsegnare ai cittadini un impianto che non sia in grado di garantire un esercizio sicuro, a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini. Per conoscere le caratteristiche del progetto oggetto di riesame, avere chiarimenti sulle misure prescritte per garantire il monitoraggio dell’impianto e ascoltare la posizioni delle associazioni che da anni seguono la questione di Ecolio ho chiesto di convocare in audizione l’Arpa, il Comune di Presicce-Acquarica, la Provincia di Lecce e le associazioni”. È quanto dichiara il Vicepresidente del Consiglio regionale Cristian Casili in merito alla complessa vicenda dell’impianto Ecolio 2. 

Il 17 novembre scorso si è tenuta l’ultima seduta della Conferenza di servizi per il procedimento di riesame dell’AIA. L’impianto è attualmente sotto sequestro per presunto smaltimento illecito di rifiuti. Lo stop è stato deciso in seguito ad accertamenti da cui sono emerse diverse criticità legate al mancato rispetto di alcune prescrizioni dell’AIA e del piano di monitoraggio e controllo.

Pur trattandosi di procedimenti diversi – continua Casili – quanto è emerso nell’ambito del procedimento penale, non ancora concluso, non ci lascia tranquilli sulla condotta del gestore. Per questo ogni aspetto del processo di trattamento dei rifiuti che saranno conferiti e di quelli in uscita deve essere approfondito attentamente, come anche la questione relativa alla validità dell’Aia, che secondo la tesi della Procura sarebbe ‘macroscopicamente illegittima’. L’attenzione sulle ricadute dell’attività dell’impianto sull’ambiente e sulla salute dei cittadini delle comunità di Presicce-Acquarica, Salve e Morciano deve essere massima, soprattutto in un territorio come quello in esame che da anni subisce gli impatti cumulativi di diversi impianti, in particolare della discarica di Burgesi, e presenta una forte incidenza di patologie tumorali. Per questo, il parere favorevole della ASL condizionato alla puntuale applicazione delle prescrizioni di ARPA non ancora pienamente recepite dal gestore soprattutto con riferimento alla definizione del piano di monitoraggio e controllo, non può che suscitare preoccupazione tra i cittadini. E’ necessario mettere in campo controlli severi, periodici e costanti non solo delle emissioni atmosferiche ma anche del suolo e della falda, oltre che garantire un adeguato ed efficiente sistema di confinamento delle sorgenti odorigene. I cittadini meritano risposte certe e tutele adeguate.”

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