Agenzia nr. 2815 – Umanizzazione dei Pronto Soccorso e delle strutture ospedaliere, Perrini: “Emiliano e Palese diano risposte per la prosecuzione del progetto”

 
ANNO XIX
Numero 2815
09/12/2022
Pubblicato in Bari

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Umanizzazione dei Pronto Soccorso e delle strutture ospedaliere, Perrini: “Emiliano e Palese diano risposte per la prosecuzione del progetto”

“Portare avanti il progetto sperimentale di umanizzazione del Pronto Soccorso-Mecau-POC Ss.Annunziata di Taranto “Prendersi cura della persona” attuato e sperimentato con successo nel primo semestre del 2022”. E’ quanto chiede il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Renato Perrini, attraverso una interrogazione urgente al presidente Emiliano e all’assessore alla Sanità Palese.

L’abnegazione, la professionalità, l’indiscusso impegno del personale sanitario, per quanto amorevole e compassionevole, non riuscirà mai a compensare l’assenza di un famigliare in momenti particolarmente difficili. Pertanto è necessario e doveroso intraprendere iniziative unitarie che considerino l’umanizzazione delle cure. Per questo auspico una risposta urgente, nell’interesse dell’intera collettività pugliese – aggiunge Perrini che spiega – La situazione di criticità dei Pronto Soccorso interessa anche la Regione Puglia e le rispettive aziende sanitarie con tantissime persone che verrebbero lasciate ad aspettare, spesso in situazioni non confortevoli, in una condizione di stress ed ansia senza paragoni derivanti dal non sapere per ore se il proprio caro sia grave. Mancanza di informazioni che si aggiungono allo strazio. Sono note a tutti le mie iniziative di sopralluogo in larga parte dei Pronto Soccorso degli ospedali pugliesi. Iniziative consequenziali alle continue e ripetute richieste di supporto da parte di famigliari di pazienti abbandonati per tanto tempo in attesa di avere informazioni circa il loro stato di salute”.

Prosegue l’esponente di Fratelli d’Italia: “Tale progetto era finalizzato all’umanizzazione delle cure con l’obiettivo di migliorare la qualità del comfort; la comunicazione interpersonale e le relazioni umane; la comunicazione istituzionale tra la struttura, l’operatore, la persona ammalata e i familiari; la comunicazione sociale volta a diffondere la cosiddetta cultura dell’Emergenza-Urgenza; le performance degli operatori sanitari nella comunicazione interpersonale”.

Conclude Perrini: “Necessaria la prosecuzione delle azioni virtuose concernenti il prendere in carico la persona con interventi finalizzati all’umanizzazione di attività sanitarie svolte in Pronto Soccorso allo scopo di far fronte in modo proattivo alla cosiddetta emergenza relazionale. Vale a dire l’esperienza di abbandono che la persona ammalata può vivere nelle strutture sanitarie, la carenza di informazioni, le disfunzioni della comunicazione tra la struttura sanitaria e la famiglia che perde il contatto con il congiunto ricoverato”.

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