Le Copertine
di Binaria #34
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Lunedì a Binaria Torino arriva Simonetta Sciandivasci Montemurro giornalista de La Stampa e curatrice del libro I figli che non voglio che pone il dibattito sulla (non) genitorialità in un’altra prospettiva.
In Italia non si fanno più figli, dove andrà a finire la nostra civiltà, ma soprattutto: chi pagherà le nostre pensioni? Ma che senso ha insistere a credere che l’unico modo per tenere in piedi il sistema sia mettere al mondo bambini, anche laddove le donne – per la precisione una minoranza di donne quantificata dall’Istat nel 5 per cento – pur essendo nelle condizioni di fare figli, non li vuole? Una carrellata di interventi non ortodossi, pieni di intelligenza e senso critico, un vademecum fondamentale per chiunque sia interessato all’argomento, cui hanno contribuito alcune delle grandi firme di questi ultimi anni (Viola Ardone • Sandro
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Bonvissuto • Maria Cafagna Elisa Casseri • Francesco Ditaranto • Marco Franzoso Flavia Gasperetti • Loredana Lipperini • Elena Loewenthal Andrea Malaguti • Michela Marzano • Daniele Mencarelli Assia Neumann Dayan • Gianluca Nicoletti • Raffaele Notaro Melissa Panarello • Veronica Pivetti • Silvia Ranfagni Francesca Sforza • Caterina Soffici • Giorgia Soleri Elena Stancanelli • Giorgia Surina • Nadia Terranova Maria Sole Tognazzi • Alec Trenta • Carlotta Vagnoli • Ester Viola). Un dibatto promosso e curato da Simonetta Sciandivasci che ci fornisce ottimi strumenti per “smettere di pensare che l’inverno demografico sia una questione morale o economica: è, invece, una questione di prospettiva che impone nuove lenti, è una questione di geografia politica e riorganizzazione del mondo secondo nuovi criteri”.
Sapremo controllare il childfree? Sapremo evitare che non avere figli diventi il fatto di orgogliosa rivendicazione identitaria che è stato – e ancora è – l’averne? Sapremo evitare che diventi un’odiosa ideologia dalla quale, a un certo punto, vorremo e dovremo scappare perché ci avrà rese infelici? Sapremo credere che non fare figli è (anche) un modo di stare al mondo, uno dei tanti, e che come tutti i modi di stare al mondo rivela un’evoluzione, è prodotto di un tempo?
D’altronde “È tempo di sospendere le nostre certezze e di iniziare un viaggio negli universi stravaganti degli altri”. Ce lo dicono Gianrico e Giorgia Carofiglio che ospiteremo in occasione dell’uscita de L’ora del caffè Einaudi Editore il 6 dicembre alle 18,30. Padre e figlia tornano ad affrontare con occhi nuovi alcuni dei temi che più li hanno divisi: il clima, il femminismo, il cibo, la politica. In questa raccolta di saggi brevi gli autori raccolgono la scommessa, audace e allegra, sulle possibilità di un linguaggio comune, di un‘idea condivisa del mondo e del futuro.
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NARRATIVA Robotham, La ragazza che viene dal buio, Fazi – Cortàzar, Salvo il crepuscolo, Sur – Josse, La vertigine dell’aquila, Solferino- Oates, Notte al neon, Carbonio – Pif, La disperata ricerca d’amore di un povero idiota, Feltrinelli
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SAGGISTICA Grazioli, Capitalismo carnivoro , Il Saggiatore – Bunch, Guida tascabile per maniaci dei viaggi letterari, Clichy – Mancuso, La tribù degli alberi, Einaudi – Parcot, Il confine del mondo è verticale, Blu Atlantide – Eversmann, Karl Marx nell’era digitale, Luiss University Press
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INFANZIA Malvaldi-Bruzzone, La molla e il cellulare, Raffaello Cortina editore – Morpurgo, L’uomo del faro, Il Battello a Vapore – Tomlinson, La gallina che non mollava mai, Feltrinelli kids – The fan brothers, Lizzy e la nuvola, Gallucci – Baba, Undici gatti nel sacco, L’ippocampo
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Anche in ambito sportivo il potere del denaro è sempre più predominante. Da pochi giorni sono iniziati i Mondiali di calcio in Qatar, uno degli eventi mediaticamente più seguiti a livello planetario, e come spesso accade dietro le quinte si celano fatti e misfatti poco chiari e di dubbia etica. Per provare ad approfondire vi segnaliamo un articolo de LaViaLibera nel quale si sottolinea la denuncia del calpestamento dei diritti umani durante l’organizzazione della manifestazione (e non solo), ma si parla anche del suo impatto ambientale: “Sarà la prima coppa del mondo a impatto zero”, aveva annunciato trionfalmente l’Emirato a gennaio 2020. Impresa ardua, a cui hanno trovato però una soluzione semplicissima: offsetting, compensazione”. Da poco uscito per Feltrinelli invece un saggio di Marco Bellinazzo, Le nuove guerre del calcio, che affronta su più ampia scala la
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polarizzazione economica che si è insinuata in maniera profonda all’interno di uno degli sport più popolari del mondo. Anche in questo testo si affrontano episodi di sportswashing, allargando però il discorso anche sulle ripercussioni sentimentali degli appassionati, dai quali questo mondo sembra allontanarsi sempre di più.
Un ponte ideologico ci porta virtualmente ad un altro evento sportivo controverso, questa volta tutto nostrano: le Olimpiadi invernali di Cortina 2026. In questo caso la redazione di Altreconomia sta ampiamente approfondendo la situazione. Qui trovate una cronistoria degli eventi e dei finanziamenti. A breve invece in uscita un libro che tratterà in maniera più ampia la questione: Ombre sulla neve, di Luigi Casanova.
Quindi boicottare o sfruttare l’evento per sperare di cambiare qualcosa? Tra inni non cantati, gesti contro la censura e loghi proibiti in favore dalla diversità e del rispetto, questi palcoscenici danno anche la possibilità di manifestare gesti simbolici importanti. Oppure è troppo poco e troppo tardi?
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Dal lunedì al giovedì 9-22 | il venerdì e sabato 9 -23 | la domenica 11-15 / 18-22
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