Unione Naz. Consumatori su manovra: fiacca e insufficiente

COMUNICATO STAMPA DELL’UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI DEL 22-11-22

 

Manovra: Unc, fiacca e insufficiente

 

Male su bollette e benzina, bene su bonus sociale, multe stradali, Iva pane e carta risparmio

 

Evitato aumento multe stradali del 14,9% … minimo

 

“Una manovra fiacca e insufficiente” è il giudizio sulla manovra di Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

“Male sulle bollette della luce e del gas, dove ci si limita a ripetere quanto già fatto dal Governo Draghi con l’eliminazione degli oneri di sistema e la riduzione dell’Iva sul gas al 5%, un provvedimento che se era bastato per contenere gli aumenti nei primi trimestri del 2022, non è servito ad evitare una mega stangata nel quarto trimestre 2022, con un rincaro della luce del 59% su settembre 2022 e del 122,3% sul quarto trimestre 2021, portando la bolletta di una famiglia tipo a 1782 euro su base annua. La cosa assurda, poi, direi uno spreco, è che queste misure insufficienti valgono per tutti, anche per chi ha un contratto a prezzi bloccati nel mercato libero o è ricco milionario, mentre molte famiglie non riescono più ad arrivare a fine mese. Sfugge il motivo, poi, per cui non si tassano gli extraprofitti al 100%, accontentandosi di arrivare solo a un terzo degli utili, il 35%” afferma Dona.

“Malissimo la riduzione del taglio delle accise sui carburanti che, oltre ad essere una stangata per gli automobilisti, avrà effetti nefasti sull’inflazione, il problema dei problemi per gli italiani” prosegue Dona.

“Bene, invece, l’innalzamento della soglia Isee da 12.000 euro a 15.000 euro per ricevere il bonus sociale sulle bollette, che speriamo venga subito erogato, anche se serviva poi innalzare con gradualità questa soglia in relazione al numero dei componenti della famiglia, visto che attualmente si salta da 12 a 20 mila euro per le famiglie con almeno 4 figli a carico” aggiunge Dona.

“Ottima notizia, potremmo dire una vittoria delle associazioni dei consumatori, che i 500 milioni che erano destinati alla riduzione dell’Iva su pane, pasta e latte, meno di 22 euro a famiglia, ricche o povere che fossero, una presa in giro e una mancetta a vantaggio in realtà dei soli commercianti, siano stati invece concentrati sui redditi più bassi con una riedizione della vecchia social card, ora chiamata Carta Risparmio Spesa” prosegue Dona.

“Benissimo, poi, che sia stato bloccato l’aggiornamento biennale delle multe stradali che sarebbe stato pari come minimo, stando ai dati Istat dell’indice Foi di ottobre, al 14,9%” conclude Dona.

 

Ufficio stampa: 338/4031534

 

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