impatto limitato a causa di un coordinamento insufficiente

Comunicato stampa

Lussemburgo, 21 novembre 2022

Finanziamenti dell’UE per la ricerca e l’innovazione: impatto limitato a causa di un coordinamento insufficiente

Secondo una nuova relazione della Corte dei conti europea, le sinergie tra Orizzonte 2020 (il programma multimiliardario per la ricerca dell’UE) e i Fondi strutturali e d’investimento europei (fondi SIE) non sono sfruttate appieno. Nel periodo 2014‑2020 mancavano ancora diversi elementi essenziali per creare tali sinergie. La Commissione europea e le autorità di gestione dei fondi nei paesi dell’UE non collaborano strettamente. Queste ultime, peraltro, spesso operano in rigide strutture di lavoro a compartimenti stagni che impediscono di utilizzare i fondi in maniera complementare. Ciò limita l’attuazione e l’impatto degli investimenti in materia di ricerca e innovazione (R&I) e ostacola gli sforzi volti a colmare il divario esistente in questo settore in Europa.

Tra il 2014 e il 2020, l’UE ha destinato il 12 % del proprio bilancio alla R&I, una percentuale mai raggiunta prima. Di questo importo, 76,4 miliardi provenivano da Orizzonte 2020 e circa 41 miliardi dai fondi SIE. La Corte dei conti europea ha verificato se la Commissione e le autorità di gestione negli Stati membri dell’UE avessero adottato le misure necessarie per creare sinergie tra i due fondi e far sì che, assieme, producessero effetti più incisivi di quelli che si sarebbero ottenuti con singoli interventi.

In un momento in cui i cittadini dipendono dai nostri ricercatori e innovatori in così tanti settori vitali – dallo sviluppo dei vaccini alla transizione energetica, verde e digitale – dobbiamo massimizzare l’impatto dei finanziamenti in R&I”, ha affermato Ivana Maletić, il Membro della Corte responsabile dell’audit. “A prima vista, Orizzonte 2020 e i fondi SIE potrebbero sembrare due pianeti distinti con poco in comune. Ma se agissero in maniera complementare, potrebbero avere un impatto più significativo. Perché ciò avvenga è necessario cooperare sin dall’inizio, nelle fasi sia di concezione che di attuazione dei programmi”.

La Corte ha rilevato che, nel periodo 2014‑2020, mancavano ancora una serie di fattori fondamentali per la creazione di sinergie tra i fondi. Innanzitutto, la normativa riguardante i fondi non era ben armonizzata. La Commissione si è adoperata per ovviare a tale problema nel periodo 2021‑2027, ma resta da vedere se i cambiamenti apportati produrranno l’impatto atteso. In secondo luogo, sebbene la cooperazione in seno alla Commissione sia migliorata nel corso del periodo 2014‑2020, quella tra Commissione e Stati membri e in seno a questi ultimi si è rivelata spesso frammentaria. In terzo luogo, sebbene sia essenziale disporre di informazioni sui progetti e sui beneficiari che ricevono un sostegno a titolo sia di Orizzonte 2020 che dei fondi SIE, fino a marzo 2022 non esisteva una banca dati completa di tutti i progetti finanziati dai fondi SIE. La banca dati introdotta da allora non è tuttavia compatibile con quella relativa a Orizzonte 2020. Un quarto fattore è rappresentato dalla competenza e dalle capacità gestionali delle autorità dei paesi UE, che si sono rivelate inadeguate, nonostante il sostegno fornito dalla Commissione.

Perché le sinergie si concretizzino, è necessario includerle adeguatamente nei documenti di pianificazione strategica sin dalle fasi iniziali. Tuttavia, la Corte ha constatato che i documenti di pianificazione strategica dei fondi SIE facevano scarso riferimento alle sinergie con Orizzonte 2020. Inoltre, le priorità definite in questi documenti strategici erano spesso troppo generiche, il che ha reso difficile indirizzare gli investimenti e creare sinergie. Un ambito particolarmente trascurato è stato quello della sinergia consistente nell’usare i fondi SIE per sfruttare i risultati R&I dei progetti di Orizzonte 2020. Ciò è soprattutto imputabile al fatto che, semplicemente, le autorità di gestione dei fondi SIE non sapevano come creare sinergie o come reperire i risultati dei progetti di Orizzonte 2020. Secondo la Corte, si tratta di unʼoccasione persa per tradurre in pratica i risultati R&I. Un altro esempio viene dal marchio di eccellenza, un vessillo di qualità di cui sono insignite proposte valutate positivamente nell’ambito di Orizzonte 2020 che non sono state finanziate per mancanza di risorse. Questo, sebbene possa facilitare i finanziamenti a titolo dei fondi SIE; è stato sfruttato solo in misura modesta. Erano state invece generalmente realizzate altre sinergie, come il sostegno da parte dei fondi SIE ai centri di ricerca per aiutare i progetti ad ambire ai finanziamenti Orizzonte 2020, più selettivi.

Informazioni sul contesto

Orizzonte 2020 e Orizzonte Europa, destinato a succedergli, mirano al conseguimento dellʼeccellenza, mentre i fondi SIE si propongono di ridurre le disparità tra le regioni, anche sostenendo la R&I. Le sinergie sono particolarmente importanti per i paesi più arretrati nel settore della R&I, in quanto consentono un uso coordinato dei fondi SIE e di Orizzonte 2020 in modo che producano effetti più incisivi di quelli che otterrebbero singolarmente. Nel periodo 2021‑2027, sono state stanziate risorse ancora maggiori a favore della R&I nell’ambito di Orizzonte Europa e dei fondi SIE ed è stata accresciuta l’importanza attribuita alle sinergie tra di essi.

La relazione speciale 23/2022 “Sinergie tra Orizzonte 2020 e i Fondi strutturali e dʼinvestimento europei – Il potenziale non è sfruttato appieno”, disponibile sul sito Internet della Corte, integra la relazione speciale 15/2022 sulle misure volte ad ampliare la partecipazione a Orizzonte 2020.

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