da Moneyfarm – FTX e crisi delle criptovalute: perché non soddisfano i criteri d’investimento

Buon pomeriggio,

 

inviamo di seguito e in allegato il commento “FTX, Binance e la profonda crisi delle criptovalute: perché non soddisfano i criteri d’investimento” a cura di Roberto Rossignoli, Portfolio Manager di Moneyfarm.

Restiamo a disposizione per ulteriori informazioni.  

Un caro saluto,

Giovanni Prati

M. +39 351 5293362

 

FTX, Binance e la profonda crisi delle criptovalute: perché non soddisfano i criteri d’investimento

 

       La crisi di liquidity crunch di FTX e la tentata operazione di Binance hanno messo in subbuglio il mondo delle criptovalute

       Il bitcoin, la criptovaluta più nota, è scesa sotto i 17.000 dollari per la prima volta da due anni

       La maggior parte degli scambi di criptovalute non sono regolamentati. Il mondo cripto soffre della totale assenza di un’istituzione che vigili sul mercato e della mancanza di salvagenti di ultima istanza.

       Considerati gli eventi di questa settimana, le criptovalute non soddisfano i criteri di investimento di Moneyfarm

 

A cura di Roberto Rossignoli, Portfolio Manager di Moneyfarm

 

Milano, 11 novembre 2022– Il mondo delle criptovalute trema, con il valore del Bitcoin che scende sotto quota 17.000 dollari per la prima volta da due anni. Il motivo? Il collasso di FTX che ha messo in subbuglio il mondo delle valute digitali.

 

FTX, uno dei maggiori exchange di monete virtuali al mondo (dal valore aziendale, fino a poco tempo fa, di 25 miliardi di dollari), che ha investitori del calibro di BlackRock, Sequoia e anche l’Ontario Teacher’s Pension Plan Board (fondo pensionistico per gli insegnanti delle scuole della provincia canadese con una consolidata reputazione tra gli investitori istituzionali), ha visto il proprio capitale, sia economico che reputazionale, dissolversi in poche ore a seguito alcuni tweet rilasciati dal CEO di Binance, competitor di FTX, nei quali si evidenziavano alcuni rischi nella struttura del capitale sociale di FTX.

 

Partiamo dal presupposto che il mondo delle criptovalute è uno strano ecosistema. Mentre la maggior parte degli operatori finanziari, incluso Moneyfarm, operano e commerciano in sedi regolamentate, nel sistema delle cripto la maggior parte degli scambi non sono regolamentati e mancano del tutto sia un’istituzione che vigili sul mercato, come ad esempio la Consob in Italia, sia salvagenti di ultima istanza, come quelli che hanno salvato il sistema finanziario nel 1998 o nel 2008.

 

Questa struttura ha dunque permesso la proliferazione e il commercio di prodotti esotici, complessi e potenzialmente rischiosi per gli investitori. Pertanto, quando scoppia la bolla, le ripercussioni sono drastiche se confrontate con i mercati finanziari tradizionali.

 

FTX sta vivendo in questi giorni una vera e propria fuga degli investitori. Non è ancora chiaro come e se si arriverà a una soluzione che permetta alla società di garantire un ripristino delle attivitá. Le vie di uscita sono sostanzialmente due: dichiarare fallimento o il salvataggio da parte di altri operatori del settore. In un feroce scherzo del destino, a un certo punto é sembrato probabile che fosse la stessa Binance a prenderne il controllo, tanto che alcuni osservatori hanno addirittura ipotizzato che facesse tutto parte del piano programmatico. La veridicità di queste affermazioni rimane tuttora non dimostrata, e Binance si è ritirata dalla corsa per rilevare FTX.

 

In questo difficile contesto si inserisce la vicenda che vede tra i protagonisti anche Alameda Research, società di Bankman-Fried, che mercoledì si è ritrovata in pancia una quantità non indifferente di token FTX il cui valore è precipitato, obbligando lo stesso Bankman-Fried a chiuderla. Un crollo che, in meno di 48 ore, ha causato seri problemi di liquidità su tutto il mercato delle criptovalute.

 

Le ripercussioni sul mondo cripto, e non solo…

Il mondo delle criptovalute ha reagito molto male a questi eventi, comprensibilmente. Nel momento in cui scriviamo, le due maggiori criptovalute stanno registrando cali di oltre il 15%, con conseguenze negative non solo per Binance e FTX, ma anche per tutti gli altri investitori di criptovalute nel mondo.

Chi aveva investito in criptovalute e i clienti FTX dove finiscono?  I clienti FTX al momento non possono ancora prelevare i propri fondi e chi aveva acquistato Bitcoin o altre criptovalute ha visto crollare il valore del proprio investimento. Binance, da parte sua, sembra aver pensato a salvaguardare se stessa più che i propri clienti. Mossa che, in futuro, potrebbe non metterla in cattiva luce di fronte a potenziali acquirenti. Alla fine, in un mondo senza regolatori, i clienti sono arrivati all’ultimo posto.

 

Moneyfarm e le criptovalute

L’obiettivo di Moneyfarm è quello di offrire ai suoi clienti prodotti di investimento che li aiutino a gestire il proprio denaro in modo semplice e trasparente. Le risorse dei clienti sono completamente separate da tutto ciò che accade a Moneyfarm come società e le operazioni di investimento si svolgono in ambienti fortemente e ben regolamentati. Inoltre, la collaborazione proattiva con le autorità di regolamentazione garantisce che le risorse dei clienti siano gestite nel modo più sicuro possibile. Attualmente, e soprattutto dopo gli eventi di questa settimana, le criptovalute non soddisfano i criteri di investimento di Moneyfarm, che mette e metterà sempre al primo posto la sicurezza dei suoi clienti.

 

 

Moneyfarm

Fondata nel 2011 da Paolo Galvani e Giovanni Daprà, Moneyfarm è una società di consulenza finanziaria indipendente con approccio digitale, specializzata in investimenti di medio-lungo termine. Con un team di 200 professionisti, Moneyfarm gestisce il patrimonio di oltre 90mila risparmiatori (su una base di oltre 530mila utenti attivi) a un ritmo di crescita che è sempre stato a doppia cifra anno su anno. Grazie all’utilizzo delle tecnologie digitali, Moneyfarm ha sviluppato un modello innovativo che le permette di fornire un servizio di consulenza indipendente e una Gestione Patrimoniale di prima qualità, semplice, trasparente e a costi inferiori a quelli offerti dai gestori tradizionali. È regolata dalla Financial Conduct Authority (FCA) e vigilata in Italia da Consob. L’azienda ha come soci principali il gruppo Allianz, Poste Italiane, M&G plc, Cabot Square Capital e United Ventures, ed è oggi una delle aziende innovative più finanziate in Italia con un totale di oltre 166 milioni di euro di finanziamenti ottenuti. La società ha inoltre stretto importanti partnership commerciali con Poste Italiane, Banca Sella e buddybank, la banca per smartphone di Unicredit, che hanno sancito l’ampliamento del servizio anche al segmento B2B2C. Per ulteriori info si veda www.moneyfarm.com

 

Moneyfarm ufficio stampa – BC COMMUNICATION

Giulia Franzoni | giulia.franzoni@bc-communication.it | +39 334 3337756

Giovanni Prati | giovanni.prati@bc-communication.it | +39 351 5293362

Lucrezia Pisani | lucrezia.pisani@bc-communication.it | +39 347 6732479

 

ARTICOLI RECENTI
Video