I 560 anni dell’Accademia Neoplatonica, alla Regione il premio International Commitee Leonardo da Vinci

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I 560 anni dell’Accademia Neoplatonica, alla Regione il premio International Commitee Leonardo da Vinci

Scritto da Lorenza Berengo, lunedì 7 novembre 2022 alle 16:24

Un planisfero scolpito sulla pietra con la 'L' di Leonardo da Vinci incisa. Lo ha consegnato stamani nelle mani del presidente Eugenio Giani l’International Committee Leonardo da Vinci, in occasione del 560° anniversario della fondazione dell’Accademia Neoplatonica di Firenze: è un premio alla Regione per la sezione dei beni Architettonici, in particolare per il recupero e restauro delle Ville Medicee.

Un altro premio, per la sezione Recupero dei beni artistici, l’International Commitee lo ha assegnato alla Salvatore Ferragamo Spa che rappresenta una delle eccellenze italiane più importanti per il recupero di elementi artistici del patrimonio culturale mondiale.

I due riconoscimenti sono stati consegnati questa mattina nella sala Pegaso di palazzo Strozzi Sacrati dove si è svolta la conferenza “la Bellezza ideale”,  in occasione delle celebrazione della nascita del filosofo Platone, il 7 novembre.

“Il recupero della Villa di Careggi – ha detto il presidente Giani ricordando che l’Accademia Neoplatonica fu fondata nella Villa Medicea di Careggi nel 1462 da Marsilio Ficino, per incarico di Cosimo de Medici – è il segnale di quanto importante sia il neoplatonismo per la cultura del Rinascimento fiorentino e per la nostra cultura in generale. L’ideale neoplatonico della ricerca dell’armonia  e della perfezione è perfettamente interpretato dal genio di Leonardo – ha proseguito Giani- che ha creato un sistema di proporzioni unico e straordinario”. 

L’evento di questa mattina è stato promosso dalla Regione Toscana,  dal Club per l’Unesco di Firenze e dall’International Committee Leonardo da Vinci. Oltre al presidente Eugenio Giani, erano presenti la massima esperta di Leonardo da Vinci e specialista del Neoplatonismo fiorentino Annalisa Di Maria; il presidente del Club per l’Unesco di Firenze Vittorio Gasparrini e il presidente dell’Arci Teatro Stefano Cosi. Presenti anche il  professore emerito della Sorbona Jean-Charles Pomerol, che ha presieduto l’Università Pierre e Marie Curie e tutt’ora presidente del comitato scientifico del CNRS di Parigi e l’artista internazionale Andrea da Montefeltro.

“Cinquecentosessanta anni di  neoplatonismo  – ha spiegato Gasparrini-  ma anche 50 anni di convenzione Patrimonio Mondiale Unesco. Il che significa non solo bellezza, ma anche  la celebrazione della pace attraverso la salvaguardia del valore universale del Patrimonio Unesco. Il neplatonismo nasce nella Villa Medicea di Careggi ma le Ville e Giardini Medicei si trovano anche  per la maggior parte nella zona cuscinetto del sito Centro storico Firenze – Patrimonio Mondiale Unesco. E come nella villa di Careggi nacque il neoplatonismo, mi piace pensare che, nell’ultimo sito toscano iscritto nella lista del patrimonio mondiale, Great Spas Town of Europe,  che include le città termali molte della quali volute dagli Asburgo, il granduca Pietro Leopoldo ebbe l’ispirazione di abolire la pena di morte confrontandosi con altri intellettuali proprio alle terme di Montecatini”.

Il discorso sulla bellezza ideale e il neoplatonismo, affrontato dall’esperta Di Maria, spiega fino a che punto l'Accademia Neoplatonica, creata da Cosimo de' Medici, abbia svolto un ruolo essenziale nello sviluppo filosofico e artistico del Rinascimento. Questo movimento, mirava infatti a riportare alla luce il pensiero di Platone e della scuola di Atene. Durante il Rinascimento, i valori e i canoni artistici dell'antichità rappresentarono quindi un ideale da seguire e costituirono i criteri di giudizio estetico dell'epoca. “Per Leonardo da Vinci,- ha aggiunto Di Maria-  questa bellezza ideale non poteva quindi essere che l'espressione di un codice matematico nascosto o di una geometria, quasi di essenza divina”.

L'intervento di Pomerol ha riguardato la recente pubblicazione scientifica “L'influenza neoplatonica e le proporzioni divine in Leonardo da Vinci” realizzata con Annalisa Di Maria e una collega francese, specializzata nell'applicazione della matematica nell'arte.

Questa recente ricerca ha permesso di dimostrare le misure universali immaginate dal maestro toscano, basate sul rapporto aureo. Leonardo aveva progettato un sistema di proporzioni identiche relative a tutti gli esseri viventi, una metodologia che aveva accuratamente tenuto per sé e che i contemporanei del suo tempo avevano cercato di decifrare. Questa scoperta sconvolge il mondo dell'arte perché permetterà di differenziare le opere del Maestro da quelle dei suoi allievi. Questa metodologia si ritrova perfettamente applicata nell’Uomo Vitruviano e nel disegno a doppio lato, che rappresenta un Cavallo ideale recentemente scoperto. Dai due disegni è emersa infatti la medesima proporzionalità, rappresentando elementi della Bellezza ideale.

 


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