Una cantante, un giornalista, uno scrittore, un conduttore televisivo, tutti con un libro fresco di stampa da fare conoscere al pubblico. Non si ferma “Forum Eventi”: la rassegna – organizzata da BPER Banca con il patrocinio del Comune di Modena – prosegue con altri cinque appuntamenti che portano in città grandi nomi.
Domenica 6 novembre il mese al BPER Banca Forum Monzani si apre alle 17.30 con Donatella Rettore e la sua autobiografia “Dadauffa, Memorie Agitate” (Rizzoli). L’artista ricorda l’infanzia, la musica, l’amore e la malattia. Si avvicina a temi importanti, anche profondamente dolorosi, come la depressione e il tumore. Li racconta come fossero musica, con note ora acute, ora lievi, sempre profonde. Riavvolgendo il nastro dal principio, dall’infanzia castigata – con la mamma Teresita, attrice goldoniana, che rifiuta la sua passione per le canzonette e la manda in collegio dalle suore Dorotee – agli esordi con la Nuova Compagnia di Canto Popolare; dal primo Sanremo al trionfo internazionale con Lailolà; dai brani di denuncia sociale a Splendido splendente, Kobra, Lamette, canzoni e rappresentazioni che hanno costruito un immaginario inimitabile; dalle collaborazioni con Elton John, gli incontri con David Bowie e George Michael, a tutti i grandi successi che l’hanno portata a vendere quasi 30 milioni di dischi in tutto il mondo. Il modo che ha Rettore di approcciarsi al tema – alla vita e quindi alla morte – è dissacrante, beffardo, poetico.
«Cent’anni fa, in questi stessi giorni, la nostra patria cadeva nelle mani di una banda di delinquenti, guidata da un uomo spietato e cattivo. Un uomo capace di tutto; persino di far chiudere e morire in manicomio il proprio figlio, e la donna che l’aveva messo al mondo». Comincia così il racconto di Aldo Cazzullo su Mussolini nel suo nuovo libro “Mussolini il capobanda” (Mondadori) che il giornalista presenta domenica 13 novembre alle 17.30 al Forum. Una figura di cui la maggioranza degli italiani si è fatta un’idea sbagliata: uno statista che fino al ’38 le aveva azzeccate quasi tutte; peccato l’alleanza con Hitler, le leggi razziali, la guerra. Cazzullo ricorda che prima del ’38 Mussolini aveva provocato la morte dei principali oppositori: Matteotti, Gobetti, Gramsci, Amendola, don Minzoni, Carlo e Nello Rosselli. Aveva conquistato il potere con la violenza, facendo centinaia di vittime. La guerra non fu un impazzimento del Duce, ma lo sbocco logico del fascismo, che sostiene la sopraffazione di uno Stato sull’altro e di una razza sull’altra. Idee che purtroppo non sono morte con Mussolini. Anche se Cazzullo demolisce un altro luogo comune: non è vero che tutti gli italiani sono stati fascisti. E l’antifascismo dovrebbe essere un valore comune a tutti i partiti e a tutti gli italiani.
«Ci fu l’epoca dei rivoluzionari, ci fu il tempo dei ribelli. Questa è l’età degli scontenti» scrive Marcello Veneziani, che sarà al BPER Banca Forum Monzani sabato 19 novembre alle 17.30. Scontenti – il titolo del suo ultimo libro edito da Marsilio – non vuol dire infelici, malinconici o inquieti. Esistono trattati e una vasta letteratura sull’infelicità, mentre poco o nulla si è scritto dello scontento. Per comprendere da dove nasce e dove conduce, indagandone ragioni, forme e sbocchi, l’autore compie un viaggio nel malessere che ci corrode, ci fa sentire continuamente inappagati e così arricchisce la fabbrica dei desideri. Ne individua le radici in Occidente e in particolare in Italia, esplora i vari ambiti in cui si esprime lo scontento, analizza errori e responsabilità di quanti, spingendo a immaginare sempre nuovi altrove che sollevano da ogni responsabilità, hanno finito per ignorare la realtà, che oggi però presenta il conto. Se “La Cappa” affrontava l’emisfero che grava sulle nostre teste e ci opprime, qui Veneziani racconta «l’altra metà, l’emisfero in basso, nel quale viviamo noi, gli scontenti. Per capire di chi è figlia, di chi è madre la scontentezza, come coltivarla e mettere a frutto le sue energie. Lo scontento è una fiamma che ci arde dentro, brucia e illumina, ci divora e ci fa vivi. Il mondo si regge su chi accetta la sorte ma cammina sulle gambe degli scontenti».
Domenica 27 novembre alle 17.30 è Paolo Bonolis a presentare il suo romanzo d’esordio “Notte fonda” (Rizzoli). Un uomo e una donna, marito e moglie, escono da un “apericena” e si avviano a piedi verso casa. Era tanto che non passeggiavano insieme e l’occasione è quella di parlare a ruota libera. A lei fanno male le scarpe, ma lui le trova seducenti. Dalle minime cose si fa in fretta a passare ai massimi sistemi nel ping pong verbale. Il Cupolone, cioè la Chiesa, ci opprime o ci incanta? L’Onnipotente: chi è o cos’è? Quando arrivano a casa, il dialogo serrato non si interrompe e basta gettare lo sguardo nella stanza del figlio, al momento in gita scolastica, per veder sorgere delle preoccupazioni, tra un poster di Sferaebbasta e un paio di sneakers dal prezzo astronomico: perché vuole lasciare l’istituto cattolico? Perché se ne sta sempre solo? Da lì, marito e moglie tornano su loro stessi e sulle reciproche gelosie: chi è Mizuko e chi è Rocco, il bagnino che lei ha ripescato su Facebook? Lo scambio di battute lascia senza fiato e intanto i due mangiano, bevono, fanno l’amore. E riprendono a parlare di tutto, dei danni della tecnologia e di scorpacciate di sushi. Per tutta la notte. Fino al mattino.
Tutti gli incontri sono a ingresso gratuito con possibilità di prenotazione sul sito forumguidomonzani.it. Gli appuntamenti sono visibili anche in streaming sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del BPER Banca Forum Monzani
Infoline: BPER Banca Forum Monzani, tel. 059 2021093
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