Agenzia nr. 2393 – Di Gregorio a Crosetto: caro Ministro il porto di Taranto non e’ il posto piu’ brutto del mondo

 
ANNO XIX
Numero 2393
26/10/2022
Pubblicato in Bari

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Di Gregorio a Crosetto: caro Ministro il porto di Taranto non e’ il posto piu’ brutto del mondo


Intervistato a “Porta a Porta” da Bruno Vespa, il Ministro della Difesa Guido Crosetto lamentando i 15 anni serviti per autorizzare l’installazione di dieci pale eoliche in Mar Grande, ha definito il porto di Taranto “il posto più brutto del mondo”.
Questa la replica del consigliere regionale di Taranto Vincenzo Di Gregorio (PD).

“Caro Ministro Crosetto il porto di Taranto non è il posto più brutto del mondo. Anzi. Nonostante la presenza del centro siderurgico, Taranto è stata recentemente dichiarata destinazione crocieristica dell’anno al Seatrade Cruise Award 2022 svoltosi a Malaga. E proprio domani, caro Ministro, Costa Crociere, leader mondiale nel settore, annuncerà ufficialmente il suo arrivo nel porto di Taranto.

“Caro Ministro, piuttosto che usare Taranto come termine di paragone negativo per  gli annosi e insoluti problemi della burocrazia italiana, avrebbe potuto spendere qualche parola in favore di una comunità che, nonostante l’ingombrante presenza del centro siderurgico, sta faticosamente e con successo, avviando nuove strade di sviluppo economico facendo leva sulle bellezze paesaggistiche, sulla storia millenaria, sulle eccellenze enogastronomiche.

“Invece, proprio Lei signor Ministro che in qualità di titolare del dicastero della Difesa, con Taranto dovrà avere un rapporto molto stretto nel corso del suo mandato, per un banale artificio dialettico non ha esitato a definire il nostro porto che è una risorsa per la città e per l’intero Paese, come il posto più brutto del mondo.

“Taranto non merita questa etichetta. Nessun posto d’Italia la merita. Per cui grande è l’amarezza per le parole da Lei pronunciate sia pure per denunciare ritardi e lungaggini burocratiche che certamente non fanno bene al Paese. Però, in questo  caso, Machiavelli mettiamolo da parte: stavolta, caro Ministro, il fine non giustifica i mezzi. In ogni caso buon lavoro, La attendiamo a Taranto”.