Comunicato Stampa: #11535-2022
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CESARE POZZI: “PERCHÈ LO SCOSTAMENTO DI BILANCIO NON È OPPORTUNO”.
Per il Prof. Pozzi uno scostamento di bilancio costituirebbe il segnale, per i mercati finanziari, dell’accresciuto rischio sovrano dell’Italia con conseguenze importanti sullo Spread
(24-10-2022) Una delle più importanti sfide che il nuovo Governo a guida Meloni dovrà affrontare sarà la messa a punto di una Legge di Bilancio che, contialla mano, dovrà ipotizzare nuove forme di intervento soprattutto sul fronte caro-energia, cherischiano di avere un costo che potrebbe arrivare circa 30 miliardi di euro. Si va paventando,pertanto, da vari fronti della maggioranza la necessità di adottare unoscostamento di bilancio.
Su questa questione è intervenuto il Prof.Cesare Pozzi, economista dato tra i papabili alla guida del MEF primadella scelta ricaduta su Giorgetti, il quale sostiene che talemanovra non sia opportuna. Di fatto, spiega l’economista, “lo scostamento di bilanciorappresenta il ricorso all’indebitamento per finanziare misurestraordinarie. Diversi partiti politici hanno evocato tale misura nelcorso della recente campagna elettorale. Tuttavia, numerosi sono imotivi che portano a considerare allo stato non opportuna questa sceltadi politica economica. Non più tardi della scorsa settimana, un reportdel FMI ha segnalato per l’Italia la necessità di mettere ordine neipropri conti pubblici. Il Paese, che già prima della pandemia daCovid-19 aveva il terzo debito pubblico (in rapporto al PIL) più elevatoal mondo, proprio per contrastare la crisi pandemica ha dovuto vararemisure costosissime, che ne hanno gonfiato la spesa, il deficit e ildebito pubblico. Inoltre, le condizioni di mercato sono profondamentediverse: la BCE poté reagire nella primavera del 2020 con il varo delPEPP e la Commissione Europea lanciò il Recovery Fund. I rendimentisovrani crollarono e così i governi poterono finanziare gli aumenti dispesa a interessi zero o persino negativi. Oggi, invece, a causadell’esplosione dell’inflazione, per l’enorme incremento dei prezzidelle commodity, e del continuo e significativo indebolimento dell’eurorispetto al dollaro), la BCE è costretta ad alzare i tassi d’interesse.Ciò comporta, da un lato un aggravio dei costi per chi si indebitaprendendo a prestito denaro, ma dall’altro fa emergere i problemiirrisolti di una comunità non-Stato con apparentemente un’unica moneta.Purtroppo, come statuito nei Trattati dell’Unione, ogni Paese membro èresponsabile del proprio eventuale default e questo implica che, al dilà di aspirazioni e dichiarazioni, esistono di fatto diversi Euro, unoitaliano, uno tedesco etc… Si presta così il fianco alla speculazioneinternazionale sui mercati finanziari, che guarda famelicamente la predagrassa e debole…È in questo quadro che lo scostamento di bilancio costituirebbe ilsegnale, per i mercati finanziari, dell’accresciuto rischio sovranodell’Italia, con la conseguenza che lo spread tornerebbe a innalzarsi,rischiando di far rivivere al Paese le buie settimane dell’avvento delGoverno Monti. Pertanto, lo scostamento di bilancio potrebbe portare, inultima analisi, all’insolvenza fiscale del Paese, con una crisifinanziaria a cui potrebbe accompagnarsi una crisi di liquidità, stantel’inflazione in crescendo e l’impossibilità di una politica monetariaindipendente”.
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